Stefan Markovic (foto Virtus Segafredo Bologna)

Segafredo Bologna – AX Armani Exchange Milano 83 – 70 (24-20; 22-20; 17-16; 20-14)

Bologna – la Virtus colleziona un Derby dopo l’altro. Reduce dal successo nella stracittadina bolognese, la Virtus batte Milano nella sfida tra le due squadre più titolate d’Italia. E’ amaro il ritorno a Bologna di Ettore Messina, con la sua squadra che è stata schiacciata dall’intensità e dall’aggressività dei bianconeri. L’Armani Exchange ha tirato con percentuali bassissime (39% da due e 33 da tre punti) ed è stata troppo dipendente dalle invenzioni di Rodriguez, nonostante le rotazioni infinite. La Virtus ha ottenuto un’altra vittoria convincente, controllando i rimbalzi e segnando 19 punti in contropiede, a conferma dell’ottimo approccio difensivo. Si conclude nel migliore dei modi il 2019 della Segafredo che l’ha vista tornare a vincere una coppa europea (la Basketball Champions League) ed ora la vede in vetta alla SerieA, capace di battere una squadra di Eurolega come Milano.

Cronaca: I due protagonisti più attesi sono Teodosic e Rodriguez, con quest’ultimo che non parte subito in quintetto. Messina è però costretto a gettarlo nella mischia dopo pochi minuti perché il playmaker serbo è particolarmente caldo dalla lunga distanza e la Virtus si porta sul +7 (17 – 10). La risposta del Cacho non si fa attendere e lo spagnolo, con due triple, riporta a contatto Milano. 24 – 20 al termine della prima frazione di gioco. Djordjevic vuole cervello in campo e schiera nel secondo quarto tre playmaker con Teodosic, Markovic e Pajola contemporaneamente sul parquet. La reazione dell’Armani Exchange non si fa attendere e porta la firma di Micov. Milano, dopo una lunga rincorsa, si porta in vantaggio con una tripla di Cinciarini. Il rientro in campo di Hunter e Ricci ridà fisicità alla Segafredo e la fine del primo tempo è tutta di marca bianconera: 46-40 al ventesimo. Al rientro dagli spogliatoi la Segafredo ruba palla a metà campo e vola a schiacciare in contropiede. Messina è costretto a chiamare subito time. E’ la fotografia del match, con l’Olimpia incapace fino all’ultimo di cambiare l’inerzia della partita nonostante la vorticosa girandola di cambi. L’MVP del match, Markovic, mette la tripla che vale il vantaggio in doppia cifra per i padroni di casa: 55 – 45. La Virtus non cala mai l’intensità e l’aggressività e domina sotto i tabelloni sfruttando un Hunter scatenato da 19 punti e 6 rimbalzi (26 di valutazione). Con un canestro da tre punti di Teodosic, Bologna vola a +16 (81 – 65). Milano è troppo asfittica in attacco per stare a contatto e alza bandiera bianca. Finisce 83 – 70

MVP: Stefan Markovic. Si dice che tra i due litiganti il terzo gode, e allora tra l’attesissimo duello Teodosic-Rodriguez è Markovic ad emergere. Il playmaker serbo fa sempre viaggiare la palla dove vuole lui e alla fine colleziona la bellezza di 12 assist.