Diciamo la verità: su quella poltroncina della tribuna tutti sognavamo che, un giorno o l’altro, Kobe Bryant si sarebbe seduto per tornare a respirare aria di casa, al PalaCarrara, magari proprio per assistere ad una sfida contro Reggio Emilia, sua seconda città di adozione, in cui arrivò dopo l’infanzia pistoiese. Stasera ricacciando in gola la commozione per un desiderio che non potrà più realizzarsi, su quella seduta, due squadre hanno deposto dei mazzi di fiori mentre lo speaker leggeva la lettera con la quale il figlio di Joe si congedava dal basket, la sua vita, e idealmente adesso, dalla vita stessa. Bella la coreografia della curva toscana e la gigantografia nella quale il campione è stato ritratto ritratto accanto alla figlia GiGi. Peccato per l’assenza della tifoseria emiliana anch’essa orfana di tale leggenda. Ma poi la parola è passata al campo ed allora dobbiamo scrivere di una Grissin Bon che nella prima frazione di gioco ha tentato subito di mettere in cassaforte la partita accumulando nel secondo quarto (sul 28-37) il massimo vantaggio. Vero è che i ragazzi di Carrea già nel primo quarto avevano ricucito il tentativo di fuga degli ospiti, ma il secondo allungo reggiano ha rievocato antichi fantasmi di gare perse dai padroni di casa a causa della mancanza, nel finale, delle necessarie energie esauritesi nella rincorsa. Invece al rientro dall’intervallo i ragazzi di Carrea hanno trovato la giusta concentrazione ma soprattutto una serie di canestri pesanti di Petteway che nemmeno i time out chiamati ad arte da Buscaglia sono riusciti ad arginare. E quando c’è stato da consegnare il testimone Justine Johnson ha risposto presente e, pur gravato di quattro falli, ha ricompensato il coraggio del coach di non toglierlo dai giochi, con una serie di canestri giusti al momento giusto per tenere davanti la propria squadra. Questo è quanto recepito a pelle, guardando il match dalla tribuna stampa. Ma il basket è anche lavoro magari meno appariscente e succede che più di un fiume in piena fa danni un gocciolio continuo ed ininterrotto: ed allora leggendo i numeri ti rendi conto della partita monumentale di Angus Brandt mpv della serata con  sedici rimbalzi conquistati, due assist ed una percentuale importante al tiro. Dall’altra parte spicca il solito Johnson- Odom anche se il migliore dei suoi per valutazione, spesso ha peccato andando a fallire tiri facili, anche dalla lunetta, e, pure se abile a far prendere al suo diretto avversario Johnson il quarto fallo (doppio tecnico), è sembrato cedere al nervosismo quando il pubblico lo ha beccato anche per un brutto gesto rivolto alla curva fortunatamente non notato dagli arbitri. Raggiunto ad inizio dell’ultimo tempino il massimo vantaggio (66-52) Pistoia ha saputo gestire il vantaggio conquistando due punti che le valgono il quartultimo posto in condominio con Roma e tornerà in campo ancora al PalaCarrara contro la Fortitudo con un nuovo giocatore del calibro dell’ex canturino Culpepper (e per questo la pausa cade a puntino). Anche Reggio Emilia approfitterà della sosta per recuperare energie e fiducia e siamo certi che Buscaglia sarà abilissimo a curare le ferite.

OriOra Pistoia – Grissin Bon Reggio Emilia 86-79 (22-20 / 37-41 / 63-52)

OriOra Pistoia : Della Rosa 3, Petteway 21, D’Ercole 0, Quarisa n.e., Brandt 15, Landi 4, Salumu 10, Dowdwll 12, Johnson 19, Wheatle 2 All. Michele Carrea : “ Sono contento perchè siamo riusciti ad essere consistenti e soprattutto sono contento di aver visto i ragazzi rimanere concentrati anche sugli errori commessi. Nella prima fase la nostra pecca è di non essere riusciti ad arginare le ripartenze di Reggio nei primi otto secondi, poi nella ripresa alcuni canestri ci hanno ridato la fiducia necessaria. Contento, anche se sono consapevole che la strada da fare sarà lunga e difficile, ma questi ragazzi stasera hanno dimostrato di meritare il rispetto di tutti e questo non dovrà mai venire meno anche quando arriveranno momenti meno felici. Il prossimo step sarà fare un passo in avanti a cospetto di squadre più fisiche come Treviso o Brindisi, per fare due nomi. La sosta ci servirà per accogliere il nuovo acquisto e decidere se passare al 6+6 o rinunciare ad uno degli attuali componenti della rosa. Se questa fosse la decisione della società, chiunque dovesse lasciare il gruppo, sia chiaro, lo farebbe per necessità e non certo per demerito

Grissin Bon Reggio Emilia: Johnson-Odom 23, Cherry 11, Fontecchio 18, Pardon 7, Candi 3, Poeta 0, Vojvoda 8, Soviero n.e, Owens 0, Upshaw 9 , Diouf 0 All. Maurizio Biscaglia: “ Purtroppo non riusciamo ad essere consistenti per tutta la durata della partita: abbiamo bisogno di qualcosa in più e ne parleremo nei prossimo giorni per trovare la soluzione giusta. In pratica non siamo rientrati dall’intervallo non riuscendo a trovare risorse tecniche contro l’energia messa in campo da Pistoia. Dobbiamo fare qualcosa ed anche io stesso dovrò riuscire a fare capire ai miei ragazzi che debbono essere più consistenti e non dobbiamo commettere l’errore di stasera di far tornare in partita giocatori che all’inizo eravamo riusciti a limitare, permettendo così a Pistoia di accendersi. Noi non ne siamo stati capaci.

Arbitri: Michele Rossi – Gabriele Bettini – Sergio Noce


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