Se il PalaCarrara fosse una discoteca, diremo che Roma ha fatto ballare gli avversari suonando la propria musica per quasi l’intera partita. Quasi perchè il primo pezzo lo ha messo l’OriOra ma si è trattato di “Flash in the night” ed è durato il tempo di un disco durante il quale i padroni di casa hanno rifilato un parziale di dieci a zero che sembrava presagire il ritorno alla vittoria casalinga, dopo un tempo immemorabile del Pistoia Basket. Invece la Virtus ha deciso che era arrivata l’ora di mandare alla console i propri dj ad iniziare da Jefferson che fino all’intervallo ha guidato i suoi prima riagguantando il risultato per poi andare al riposo in vantaggio di sei lunghezze. Fin lì niente di compromesso per Pistoia e la serata sembrava poter proseguire all’insegna dell’equilibrio. Bell’agonismo e per rimanere in tema qualche scaramuccia tipica dei locali da ballo tra Della Rosa e Dyson nella parte del suo quasi omonimo pugile alle operazioni di peso. Al ritorno in campo dopo l’intervallo le luci del palazzo hanno abbagliato i padroni di casa e la Virtus ha potuto suonare la musica che preferiva prendendo in mano le redini del gioco e chiudento virtualmente la partita con un tempino di anticipo. Vero che Pistoia era priva di un titolare importante come Salumu, vero che in settimana acciacchi vari avevano condizionato gli allenamenti dei ragazzi di Carrea ma nessuno si sarebbe aspettato una formazione a tratti priva di idee ed energie fino a questo punto. Pessimi nel tiro da tre ( 3/20 contro il 8/19 degli ospiti ) sopraffatti nei punti in seconda opportunità i toscani hanno avuto in Angus Brandt il miglior giocatore (mpv della serata con 23 di valutazione) raccogliendo solo due punticini dalla panchina contro una Virtus che ha trovato nella coralità l’arma vincente per riportare due punti nella capitale dopo la vittoria contro Cremona. Pistoia deve ritrovarsi in fretta: l’attendono due trasferte consecutive in Emilia Romagna contro Reggio Emilia e Bologna sponda Fortitudo. Da quelle parti sono maestri di ballo liscio: dalla discoteca alla balera si rischia che la musica cambi ma a menar le danze siano ancora gli avversari. A Carrea e company un duro lavoro affinchè così non accada.

OriOra Pistoia – Virtus Roma 67-81 ( 19-22 / 35-41 / 52-65 )

OriOra Pistoia : Della Rosa 4, Petteway 13, D’Ercole 0, Quarisa n.e., Brandt 18, Landi 0, Dowdwll 13, Johnson 17, Wheatle 2 All. Michele Carrea : “ Abbiamo giocato i primi due tempini in linea con quanto avevamo preparato in settimana e siamo rimasti sostanzialmente in partita. Abbiamo iniziato bene poi è salito in cattedra Jefferson che ci ha messo in difficoltà ed è stato determinante per tenere la partita in equilibrio fino all’intervallo. Nel terzo quarto c’è stato un bero black out tecnico ed emotivo di cui a caldo mi è difficile capirne i motivi. Abbiamo perso possessi, subito contropiedi e poi non siamo stati capaci di reagire. Ci siamo spenti e tutto si è compromesso. Le difficoltà che abbiamo avuto in settimana non giustificano la prestazione di stasera. Sappiamo di avere un roster destinato a sputare sangue per cercare di ottenere la salvezza e dobbiamo provarci tutti insieme.

Virtus Roma : Cusenza n.e., Moore 3, Alibegovic 13, Dyson 13, Baldasso 10, Pini 4, Farley 0, Spinosa n.e., Jefferson 16, Buford 10, Kyzlink 12 All. Piero Bucchi : “ Faccio i complimenti ai miei ragazzi.Sapevamo che Pistoia ci avrebbe aggrediti sin dall’inizio ed eravamo preparati ma nonostante questo siamo rimasti comunque sorpresi dall’avvio dei padroni di casa. Poi la nostra personalità ci ha permesso di aggiustare le cose ed avere la meglio controllando il loro gioco sia in attacco che in difesa. Così nonostante qualche piccolo periodo di appannamento siamo riusciti a far nostra la partita gestendo i tentativi di Pistoia di tornare in gara. Forse la vittoria contro Cremona ci ha dato quella consapevolezza di noi stessi, determinante per affrontare al meglio la sfida di questa sera.

Arbitri: Massimiliano Filippini – Beniamino Manuel Attard – Guido Federico Di Francesco


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