Montepaschi Siena vs EA7 Milano 84-73

(Foto Savino Paolella © 2012)

Lavrinovic contro Radosevic (foto Paolella © 2012)

SIENA – La Montepaschi Siena scrive un’altra pagina di storia del basket italiano, sesto successo consecutivo per gli uomini di Simone Pianigiani che piegano la resistenza di Milano e si godono il settimo scudetto biancoverde. Straordinario ancora una volta Lavrinovic, splendido in regia Zisis, non sono mancate nella ripresa le incursioni di un fantastico Mc Calebb. Non basta all’EA7 il solito combattivo Hairston ed un Bourousis positivo.

Non era per nulla semplice l’approccio per la Mens Sana che arrivava da una secondo tempo piuttosto opaco disputato al Forum. Tutto l’entusiasmo per l’ottimo finale di gara 4 trascina gli uomini di Sergio Scariolo, è ancora un super Mancinelli che piazza le triple per il 6-0 con cui Milano apre le danze. Tanta fatica e poca lucidità per la MPS che patisce l’energia e la vitalità della difesa biancorossa, EA7 sempre in avanti ancora con le bombe, questa volta è Fotsis a colpire, 5-11. Mc Calebb è ben contenuto dal lavoro di squadra dell’Olimpia, Stonerook prova a metterci la sua esperienza ma è l’insistita ricerca del tiro pesante a penalizzare gli ospiti che subiscono il rientro della Mens Sana. Lavrinovic è un assoluto maestro e con il suo gioco dentro e fuori imbarazza i lunghi milanesi, del lituano la tripla sulla sirena del primo quarto che regala ai biancoverdi il primo vantaggio della partita, 19-18.

Molta tensione e mani piuttosto fredde anche in apertura di secondo quarto, la sapienza cestistica di Zisis e qualche libero di un Aradori meno timido rispetto a gara 4 danno un minimo respiro ai padroni di casa, 25-18. Scariolo prova a mescolare tutto il suo fornitissimo mazzo di jolly, anche Bremer si iscrive alla partita, ma il coach bresciano arreca un danno ai suoi esplodendo dopo un fallo, discutibile, assegnato a Bourousis. Il conseguente tecnico porta il margine a favore della Mens Sana ad una pericolosa doppia cifra per Milano, nonostante un orrido Kaukenas i biancoverdi virano avanti di 11 dopo l’unica magia di tutta la gara di Bo Mc Calebb, 42-31 all’intervallo.

Dopo la pausa lunga Siena tenta l’allungo, i campioni d’Italia aggrediscono in modo sistematico i biancorossi con raddoppi efficaci che producono due recuperi letali. Stonerook piazza la tripla del più 14, arriva la risposta di Fotsis ma Facchini annulla dopo aver visionato l’instant replay, 49-33 MPS. L’Olimpia si intestardisce misteriosamente a cercare soluzioni dal perimetro quando la sua forza, e possibile superiorità, è in mezzo all’area colorata. Il re delle triple è invece Lavrinovic che realizza un gioco da 4 punti che fa volare la Mens Sana al massimo vantaggio, 55-34. L’EA7 va in corto circuito e solo i danni di un Kaukenas irriconoscibile non fanno lievitare il vantaggio dei padroni di casa.
Milano sceglie il quintetto da battaglia con i giovani leoni Melli, Gentile ed Hairston, i benefici dei ragazzi di Scariolo vengono vanificati dalle gestioni disastrose di Bremer, scintille tra Rocca ed Andersen ma alla penultima sirena è ancora la MPS a tenere saldamente il comando, 63-44.
Prova l’ultimo arrembaggio la squadra biancorossa, la fiammata di Cook ed Hairston apre uno spiraglio nella corazzata senese con Thornton che mostra tutti i segni degli anni,  64-52. Milano sembra avere più energie e risorse, Siena si aggrappa alla coppia delle meraviglie Lavrinovic-Mc Calebb, 72-57 al 34′ dopo un miracolo del play con passaporto macedone. Hairston è letteralmente indiavolato e non accetta di perdere, una schiacciata dell’ex senese (dopo una tripla fortunosa di Bourousis) fa tremare il PalaEstra, 72-64. Serve tutta la freddezza di Stonerook e la classe di Lavrinovic che viene lanciato in contropiede da Mc Calebb per il nuovo più 11, 82-71. L’EA7 ammaina bandiera bianca ma esce a testa alta da questa partita, resta ai biancorossi il rammarico di avere fallito la grande occasione di allungare la serie in gara 3.

MVP: Lavrinovic – Prova commovente e strepitosa del centro lituano che si issa sulle spalle nel primo tempo la squadra che stava patendo l’energia e la fisicità di Milano. Il totem biancoverde offre tutto il campionario della sua classe: rimbalzi, tiri da fuori, esperienza, dopo l’epoca di Tmac oggi è la sua giornata da vero MVP.