Lo avevamo promesso, arriva la terza puntata del nostro Power Ranking (qui la PRIMA e la SECONDA parte). Da qui la temperatura inizia ad alzarsi: scopriamo assieme chi sono le squadre che, ad oggi, gravitano tra l’ottavo ed il quinto posto

8: Acqua Vitasnella Cantù

JaJuan Johnson sarà il leader sotto canestro di Cantù (Foto R.Caruso 2016)

JaJuan Johnson sarà il leader sotto canestro di Cantù (Foto R.Caruso 2016)

Anche l’estate brianzola è stata oltremodo travagliata. La società di Gerasimenko ha iniziato molto tardi a scandagliare il mercato e a costruire il roster da mettere a disposizione a Rimas Kurtinaitis, sbarcato in Italia dopo un quinquennio al Khimki coronato da due Eurocup. C’è voluto un po’ per capire quale volesse essere l’impronta di gioco per i bianco blu; sotto i dettami del coach lituano, è stata costruita una squadra esperta in ambito europeo. JaJuan Johnson, che resta la pietra angolare del gruppo, compone con Gani Lawal una coppia di lunghi dall’alto tasso di verticalità; Zabian Dowdell, Tremmel Darden e Romeo Travis sono giocatori che nel corso degli anni hanno messo le tende nel vecchio continente, mentre Fran Pilepic somiglia tanto alla variabile impazzita, che potrebbe regalare ai tifosi canturini delle belle soddisfazioni. Manca ancora l’amalgama, ma quella arriverà col tempo

7: OpenJobMetis Varese

Eric Maynor (Foto R.Caruso 2015)

Eric Maynor (Foto R.Caruso 2015)

Dopo la stagione 2012/2013, anno nel quale l’allora Cimberio sembrava potesse ripetere l’impresa del 1999, sembravano essersi aperte le porte dell’elite del basket italiano. Invece quelle semifinali restarono un episodio isolato, seguite da tre salvezze senza accesso alla post season. A Varese c’è però voglia di cambiare e di tornare ai fasti di un tempo, consegnando nelle mani di coach Moretti una gran bella auto sportiva che può plasmare in una fuoriserie. Per cominciare, la dirigenza ha optato per la reunion della coppia Maynor-Eyenga, elettrizzante in quelle 15 partite giocate assieme due anni fa; le aggiunte di un solido centro come OD Anosike e di Melvin Johnson, guardia che ha le stimmate della scommessa vinta, non fanno altro che aumentare l’entusiasmo attorno alla squadra, rimasta nei restanti ruoli molto simile al passato. Restano le problematiche che deriveranno dall’impegno europeo…e la fragilità di Maynor, fermo in pratica per tutto lo scorso anno. Se resta sano, è a mani basse il miglior playmaker del nostro campionato.

6: Fiat Torino

DJ White potrà fare ancora grandi cose in una rimaneggiata Torino

DJ White potrà fare ancora grandi cose in una rimaneggiata Torino

Lo scorso anno l’ambiziosa Auxilium ha rischiato di tornare subito nell’inferno dell’A2. Una squadra che sembrava costruita per poter vivacchiare nella seconda metà di classifica è dovuta ricorrere alla sagacia tattica di Frank Vitucci per poter evitare il crollo. E dopo aver imparato dai propri errori, in Piemonte si è pronti per il secondo tentativo. Trattenuto DJ White, lo scorso anno devastante dopo il rientro dall’infortunio, il PalaRuffini è pronto ad applaudire Deron Washington e Chris Wright, gli americani più sottovalutati della nostra massima serie che con l’ex Charlotte Bobcats possono formare un terzetto veramente devastante. Dietro le loro spalle potranno crescere con calma i rookie Jamil Wilson e Tyler Harvey, mentre scalpita anche il nucleo italiano composto dalle spalle larghe di Valerio Mazzola, l’esuberanza di Mirza Alibegovic e il fosforo di Peppe Poeta.

5: Sidigas Avellino

Con l'addio di Nunnally, sarà Joe Ragland la prima bocca da fuoco di Avellino

Con l’addio di Nunnally, sarà Joe Ragland la prima bocca da fuoco di Avellino

In Irpinia c’è voglia di rimanere nelle primissime posizioni di questo campionato. L’intelaiatura in titanio messa in mostra da gennaio a giugno doveva essere semplicemente particolareggiata, ma il compito per Sacripanti e Alberani è diventato più difficile dopo l’addio dell’MVP James Nunnally, del rigenerato Riccardo Cervi e della sorpresa Ivan Buva. Per sostituirli la Scandone ha puntato su un nugolo di rookie che hanno dato buoni spunti nel weekend di Supercoppa; Levi Randolph, Retin Obashoan e Adonis Thomas sembrano già pronti ad avere un buon impatto nel campionato italiano. Se era difficile sostituire le braccia lunghissime di Cervi, la dirigenza ha puntato sull’abbondanza con gli innesti di Cusin e Kyrilo Fesenko; ma l’argomento più interessante è quello di aver mantenuto con ben pochi patemi i leader della squadra. Ragland, Green e Leunen non hanno avuto remore a restare in Campania, per continuare a sognare qualcosa semplicemente sfiorato lo scorso anno.

Si chiude qui la terza puntata del nostro Power Ranking, appuntamento a domani per le prime quattro posizioni.