Umana Reyer Venezia – EA7 Emporio Armani Milano 89-86

Venezia vince e convince nel big match dell’ultima giornata di campionato (89-86 contro una mia doma Olimpia) e si guadagna il gradino più alto del podio e il fattore campo in questi playoff che si preannunciano sin da subito entusiasmanti. L’avvio del match vede entrambi gli attacchi, a dir poco spaziali, schiantare le seppur buone difese. Dopo 10 minuti il tabellone recita 31-28 per i padroni di casa, con Watt e Goudelock già in doppia cifra (11 punti per entrambi). La seconda frazione, come prevedibile, vede un drastico calo delle percentuali, con l’Olimpia che riesce a rosicchiare qualche punto, portandosi alla pausa lunga ad una sola lunghezza di svantaggio 41-40. Alla ripresa delle ostilità la gara oscilla sul filo del rasoio: al + 10 veneto firmato da Watt (53-43) risponde tutto il collettivo milanese, abile a sfruttare le sei palle perse nel quarto da parte di Peric e soci (67-63 al 30’). L’ultima frazione vede una determinatissima Venezia che, trascinata dal proprio pubblico e da alcune giocate strepitose di Watt, specie dopo pick’n roll, riesce a resistere ai molteplici tentativi di rimonta di Goudelock e soci: al quarantesimo i tabelloni del Taliercio recitano un perentorio 89-86 in favore dei veneti.

Sidigas Avellino – Dolomiti Energia Trento 78-74

Avellino vince ‘gara-zero’ con Trento per mantenere il quarto posto in classifica e relativo fattore campo nella serie di quarti di finale. Una partita che ha avuto sin da subito dei ritmi da post-season, con la Dolomiti che ha provato a spingere sull’acceleratore più volte per poter scalare la montagna di undici punti che la separavano dal quarto posto. Sutton (20) e Forray (18) sono i condottieri di Buscaglia, ma Avellino riesce a toccare il +7 con uno strappo del fresco MVP Rich (15), per poi rispondere al nuovo pari con Leunen e Filloy. Trento prova la carta del fallo sistematico per raggiungere almeno il supplementare, ma non basta.

Grissin Bon Reggio Emilia – Segafredo Virtus Bologna 104-99

Con una grande prova d’orgoglio la Grissin Bon batte nel derby emiliano la Virtus Bologna e la condanna a non disputare i play-off. Miglior marcatore dell’incontro Reynolds con 36. Standing ovation per l’ultima gara in biancorosso di Amedeo Della Valle. Reggio parte in quarta con grande aggressività e trova facilmente la via del canestro a più riprese con tutti gli effettivi, ma in particolare con Reynolds. Bologna, forse un po’ sorpresa da questa intensità, fatica a trovare ritmo e il quarto si chiude sul 25-15. Nella seconda frazione il copione non cambia, Alessandro Gentile segna un paio di canestri, ma Llompart e Markoishvili portano i padroni di casa al massimo vantaggio (+21).  Ramagli prova a interrompere l’inerzia ma all’intervallo lungo è 50-31. La Virtus torna in campo, come prevedibile, con tutta un’altra intensità e grazie a Lafayette e ad Alessandro Gentile si porta sotto di 5, quando è lo stesso Gentile a prendere un tecnico che fa cambiare nuovamente l’inerzia del match con Reggio che riallunga immediatamente (77-63). Nel quarto periodo la squadra di Menetti è brava ad amministrare senza particolari patemi ed a tagliare il traguardo per prima, facendo chiudere la stagione di Bologna.

Vanoli Cremona – Betaland Capo d’Orlando 119-95

La Vanoli Cremona giganteggia contro la Betaland Capo d’Orlando con un punteggio in stile NBA e chiude in bellezza la regular season conquistando la seconda qualificazione ai PlayOff della sua storia. Non riesce il decantato miracolo all’Orlandina, che viene retrocessa in cadetteria dopo una stagione tribolata nonostante gli ultimi risultati positivi. Dopo un primo tempo frizzante ed equilibrato, dettato da continui tira e molla tra le due squadre sul parquet, la gara assume le pieghe biancoblu grazie alla consueta fluidità nella manovra seguita da una buona prova corale a decretare la vittoria su di una Betaland dotata di mordente solo per metà gara ma rimaneggiata nella qualità complessiva delle rotazioni. Fattore determinante della gara, Martin con 17 punti nel solo secondo tempo. Per la Betaland non sono sufficienti le prestazioni di Smith e Atsur (17 punti entrambi), mentre D.Diener tarda ad appendere le scarpette al chiodo (7 punti).

Banco di Sardegna Sassari – VL Pesaro 112-81

Larga vittoria che non basta a Sassari per entrare nei playoff, larga sconfitta ma indolore per Pesaro che strappa l’ennesima salvezza. Mai storia al Palaserradimigni, dove la squadra di Markovski strapazza gli avversari sotto ogni punti di vista. Planinic (18) e Jones (10+13 rimbalzi) sono dominanti in pitturato, mentre Stipcevic e compagni fanno letteralmente piovere da tre punti con un 17/37 complessivo (il quintetto base tira con un irreale 16/26). Pesaro ci mette poco a deporre le armi, Clarke, Mika e Braun provano a fare la loro parte ma le orecchie sono puntate verso il PalaRadi, dove arriva la notizia del ko di Capo d’Orlando. Facendo esultare, in un modo paradossale, la squadra perdente.

Red October Cantù – Happy Casa Brindisi 98-85

Obiettivo playoff raggiunto per Cantù, che chiude la pratica Brindisi nell’ultimo parziale e si presenta alla post season con il settimo posto. La Red October di Sodini ha dovuto faticare veramente tanto contro la Happy Casa, che giocava libera dalle classiche ‘ansie da prestazione’. Il roster di Vitucci ha infatti trovato in Smith (23) e Iannuzzi le armi per mettere in difficoltà gli avversari, Culpepper e Thomas rispondono a tono per trenta minuti. Ma per chiudere le speranze di vittoria pugliese ci vuole una fiammata di Jaime Smith, che assieme a Thomas firma il break di 11-0 che fa scorrere i titoli di coda sulla gara con pochi minuti da giocare.

Fiat Torino – Openjobmetis Varese 92-83

Si fermano due strisce al PalaRuffini. Dopo tanti ko che l’hanno estromessa dalle migliori otto d’Italia, Torino ritrova il sorriso all’ultima giornata facendo inchinare al proprio cospetto Varese; il tutto grazie ad una gragnuola di triple piovuta sulla testa della squadra di Caja (16/33 a pochi minuti dal termine). Dopo venti minuti equamente divisi tra le due squadre, è il finale di terzo parziale a far pendere la bilancia dalla parte della Fiat, con le triple di Jones, Poeta e Vujacic (21 con 5/9 ad ora) a risultare decisive. Varese non ci prende da fuori, gli unici due sono Okoye (23) ed il sorprendente Tambone (16 con 4/7 dall’arco), ma sono due conclusioni di Valerio Mazzola a chiudere i conti.

The Flexx Pistoia – Germani Basket Brescia 90-85

Pistoia chiude la sua quinta stagione in massima serie con una vittoria che fa morale contro una Brescia sicura del terzo posto in classifica. La partita è nel segno di Tyrus McGee e Dejan Ivanov, autori di 22 e 20 punti; la Leonessa, senza Moss a riposo, si appoggia du Lee Moore e l’ultimo arrivato Bryce Cotton (19 per entrambi, ma il secondo con 16 tiri). La squadra di coach Diana, con i fratelli Vitali e Marcus Landry con pochissima verve, si tiene in piedi anche con l’ottima prova di Mastellari (12 con 4/6 da tre in 17′) e mette anche il naso avanti negli ultimi minuti, ma alla fine è McGee a far mettere la freccia per Pistoia, facendo probabilmente chiudere l’avventura di Enzo Esposito in Toscana con una vittoria.

(Alessandro Aita, Federico Ionata, Matteo Meli, Simone De Palma, Lucio Usai)