Dell’Agnello (Foto R.Caruso 2016)

È tempo di playoff per il campionato italiano. Dopo trenta giornate combattutissime inizia la volata scudetto, con sette serie concentrate in poco più di cinque settimane. Una scorpacciata di basket per tutti gli appassionati per scoprire chi si appunterà il tricolore sulla propria canotta. Si comincia oggi con i quarti di finale, e per presentarveli abbiamo scelto un analista di eccezione: Sandro Dell’Agnello.

Venezia – Cremona

Da una parte c’è Venezia, la miglior squadra in assoluto per continuità di rendimento della stagione, contro il basket di Sacchetti che sappiamo tutti essere molto legato al tiro e all’attacco. Per me facile da criticare ma difficile da mettere in pratica, ho una grande ammirazione per il gioco di Meo, redditizio e vincente alla stessa maniera, oltre ad essere utilizzato in maniera consona da ben pochi allenatori. In molti puntano il dito sulla difesa, ma il loro obiettivo è segnare un punto in più degli avversari e spesso ci riescono. Ma nel computo delle cinque partite, vedo la Reyer avvantaggiata per la profondità ed il talento del suo roster, difficilmente pareggiabile dalla Vanoli. Cremona darà filo da torcere ma Venezia parte avanti.

La chiave della serie: la qualità totale dei due roster. Venezia ha tanto talento anche in panchina, con giocatori che hanno la capacità di spaccare le partite, a differenza di Cremona, che dipende molto dal suo quintetto.

Milano – Cantù

Milano, la squadra favorita da sempre, ma arriva con qualche scricchiolio. Basta pensare alle esternazioni di qualche giocatore sui social, il non aver centrato il primo posto come obiettivo minimo della stagione che tutti davano per scontato. Dall’altra parte Cantù è una squadra che merita la sua posizione in classifica, non è una sorpresa: un attacco d’elite, come dimostra il primo posto per punti segnati in massima serie, e che arriva alla post season senza pressioni. Una serie che metterà sul piatto tanto talento da entrambe le parti, la differenza reale fra le due squadre è tutta nella qualità della panchina: la Red October ha la coperta corta al contrario della EA7, che ha l’imbarazzo della scelta.

La chiave della serie: la difesa. Milano ha una doppia dimensione, mentre Cantù dipende dal proprio attacco. Se la Red October vuole giocarsela dovrà fare uno step in più nella propria area, dove è risultata la peggiore del lotto, a raffronto della EA7, la migliore di tutte.

Brescia – Varese

In primis faccio il complimento allo staff tecnico e agli allenatori che hanno tirato il massimo dal loro roster. Questa è una sfida per intenditori: due squadre che hanno tantissima qualità difensiva, con Varese che si affida costantemente alla sua marcatura a uomo e Brescia che preferisce una matchup 3-2. Il tifoso medio di solito preferisce l’attacco, ma questa serie si giocherà molto sul rendimento della propria retroguardia, che inciderà veramente tanto. Le tifoserie sono calde e passionali in entrambi i casi, si faranno sentire molto in ogni partita, assisteremo ad una bella serie fra Brescia e Varese.

La chiave della serie: il fattore campo. Mi viene da dare una chance in più alla Germani per l’eventuale gara 5 in casa, ma in generale vedo una serie discretamente equilibrata.

Avellino – Trento

Non potrebbero esserci due squadre più diverse ad affrontarsi. Una serie che mette avanti talento e tiro da fuori, nel caso di Avellino, contro la fisicità e la capacità di attaccare il ferro da parte di Trento. Il bianco ed il nero, in pratica. Al di là del fattore campo, regnerà l’equilibrio totale per tutta la serie proprio per questa estrema diversità fra i due modi di giocare di Buscaglia e Sacripanti. In un filotto di cinque partite, quale sarà lo stile di gioco che riuscirà a dominare sull’altro? Non ci è dato saperlo in anticipo, ma sicuramente ci divertiremo in una serie che si preannuncia equilibratissima.

La chiave della serie: la fisicità di Trento. In una serie lunga cinque partite, le caratteristiche della Dolomiti potrebbero prendere il sopravvento andando avanti. Avellino dovrà contrastare al meglio questa fisicità per andare avanti nel tabellone.

(Alessandro Aita)