Foto V.V.2017

Ventottesimo turno che inizia stasera, con il derby fra Cremona e Brescia. Oramai conta soltanto la vittoria per raggiungere qualunque obiettivo, e anche questa partita non fa eccezione. La Vanoli necessita dei due punti per poter tenere aperta la finestra playoff nonostante il destino non sia completamente nelle sue mani: c’è bisogno di un passo falso di una delle squadre avanti per poter rientrare prepotentemente nella lotta. Brescia, che ha vinto tre delle ultime quattro trasferte e col morale a mille dopo il successo con Milano, con una vittoria può quasi mettere al sicuro il terzo posto dalle grinfie di Avellino. Sacchetti ha dovuto preparare la gara senza Henry Sims, volato in settimana negli USA per un lutto, ma l’ex Philadelphia sarà della partita.

Stanley Okoye (foto Stefano Gandini 2018)

Dopo questa piccola appendice, il turno corrente si svolgerà tutto nel pomeriggio domenicale. Avellino – Sassari è una gara che, per motivi sportivi, somiglia tanto a quella precedente. La Scandone, uscita sconfitta dalla finale di andata di Europe Cup con Venezia, deve difendere il suo quarto posto, con il terzo ai limiti dell’utopia (Brescia dovrebbe perdere due delle prossime tre gare visto lo scontro diretto a favore); un successo al PalaDelMauro chiuderebbe i giochi per il seed #4, grazie anche agli 11 punti di margine da difendere su Trento all’ultima giornata. Sassari ha bisogno necessario dei due punti per giocarsi tutte le sue possibilità per la post season, ma finora non ha trovato il cambio di passo necessario con l’avvento di Zare Markovski in panchina, solo una vittoria in tre gare; un ko in Irpinia saprebbe di chiusura di stagione.

Andrea Cinciarini (foto Stefano Gandini 2018)

Il caso, o il calendario, ha voluto che il 29 aprile mettesse in calce gli scontri fra le prime e le ultime della classe a distanza fra 30 minuti: Milano – Pesaro e Venezia – Capo d’Orlando. La EA7 ha visto chiudersi la sua striscia di nove vittorie consecutive al PalaGeorge, con Brescia che ha saputo giocare da grande squadra. Il ko ha significato anche la perdita del primo posto, con Venezia che ha sopravanzato le ‘scarpette rosse’ per il gioco degli scontri diretti. Nel mentre i lagunari, che sono a tanto così dalla Fiba Europe Cup, pensano già al prossimo anno, cercando di confermare buona parte della squadra di questa stagione. Pesaro e Capo d’Orlando però non devono più guardare agli avversari, ma soltanto a conquistare punti. Se la Vuelle dovrà rialzarsi da due sconfitte consecutive con l’aiuto di Rotnei Clarke ed attendendosi l’Omogbo di inizio stagione, la Betaland sembra rigenerata dalla cura-Mazzon, tornando alla vittoria in casa di Brindisi e sfiorando il colpaccio con Avellino. Due sfide che pendono dalla parte delle prime, ma potrebbe arrivare qualche sorpresa.

Shields e Barović (foto Pasquale Cotugno)

Il match fra Torino e Trento, qualche mese fa, poteva significare lotta playoff. Invece, a tre giornate dal termine, non lo è soprattutto per demerito della Fiat, che dalla gara d’andata a oggi ha conquistato solo quattro vittorie in quindici gare, una media da retrocessione. La testa di Torino è più improntata verso la prossima stagione con la ricerca dell’allenatore adatto, mentre Paolo Galbiati tornerà al ruolo di assistente. Tra i nomi più gettonati c’è proprio quello di Maurizio Buscaglia, coach Dolomiti, che in questo momento ha in testa soltanto di mantenere il quinto posto per presentarsi ai playoff come la mina vagante del lotto. In questo momento nessuno vorrebbe affrontare Trento, che ha trovato in Shavon Shields un’arma offensiva devastante.

Jamil Wilson in maglia Fiat Torino (r-caruso-2016)

Scontro delicato per Bologna, che andrà a casa di una Pistoia ormai quasi sicura della permanenza in massima serie. La Segafredo deve difendere il suo risicato ottavo posto dagli assalti di Sassari e soprattutto Cremona, con cui ha lo scontro diretto a sfavore.  Il ko in casa con Varese ha inguaiato la squadra di Ramagli, che avrà al PalaCarrara un Jamil Wilson in più ma che dovrà ancora fare a meno di Alessandro Gentile e Michael Umeh. Dall’altra parte la The Flexx, che viene da tre sconfitte in fila, vorrà regalare un’ultima gioia ai suoi tifosi, essendo le ultime due partite proibitive con Milano e Brescia. Un’ultima gioia che potrebbe anche essere l’ultima targata Enzino Esposito, molto ricercato sul mercato allenatori.

Aleksa Avramovic (foto Stefano Gandini 2018)

La scalata di Varese continua fra le mura amiche, con Brindisi che arriva al Pala2A. La OpenJobMetis è oramai sulle ali dell’entusiasmo, con Avramovic con le redini della squadra per le mani ed un tifo indiavolato; forse anche troppo, visti gli scontri di domenica con Bologna che hanno portato all’accoltellamento di un tifoso virtussino. In campo però la squadra di Caja sembra inarrestabile, anche per una Brindisi allo sbaraglio dopo l’infortunio del faro Nic Moore, ma che ha dalla sua gli scontri proibitivi di Pesaro e Capo d’Orlando per dormire sonni tranquilli. I tifosi chiedono comunque una reazione, ma contro una Varese lanciatissima sembra molto difficile ottenerla.

Il posticipo domenicale è quello fra Cantù e Reggio Emilia. Una Red October anche lei nel pieno della lotta ai primi otto posti contro una squadra che ha nel suo cuore una flebilissima speranza. Cantù, che punta a mantenere Marco Sodini in panchina per la prossima stagione, merita questo posto in post season, per quello che ha passato in stagione e per come si è comportata, ma non è dai sentimenti che si ottengono risultati. Sentimenti che non avrà dall’altra parte Manu Markoishvili, letteralmente on fire contro Torino con il suo 7/7 dall’arco e che verrà premiato prima della partita per il suo passato in Brianza. Per Cantù sarà l’ennesima prova di maturità.

(Alessandro Aita)