Sono ancora molti i verdetti da emanare nell’ultima giornata di campionato. La griglia playoff è ancora da riordinare, mentre la lotta salvezza è aperta più che mai. Ed in alcuni casi le due situazioni vanno ad incrociarsi in questi quaranta minuti che terranno i tifosi con un occhio sulla partita della loro squadra del cuore e l’altro sullo svolgersi degli eventi paralleli; se volete controllare tutti i casi di parità che può offrire la trentesima giornata, li potete leggere QUI.
Chi affronta senza patemi l’ultima trasferta della stagione regolare è Milano. Le scarpette rosse sono già sicure del primo posto e al Palaserradimigni, con un Cinciarini in più, potranno praticamente decidere il loro avversario nel primo turno di playoff che comincerà l’8 maggio. Dall’altra parte c’è una Sassari che si giocherà il posto migliore nella griglia fra le mura amiche, dove dall’avvento di Pasquini si è ritrovata una certa continuità: tre su tre per Logan e compagni dal nuovo cambio di allenatore, a confronto di un bilancio complessivo di poco superiore al 50% (otto vittorie e sei sconfitte). I tifosi sardi hanno letteralmente bruciato la prevendita, finendo i biglietti in un’ora: uno stimolo in più per una vittoria fondamentale per i campioni d’Italia per provare ad evitare una serie con l’Armani.
Derby emiliano ad altissima tensione al PalaBigi. Reggio Emilia, dopo un campionato superbo minato da qualche infortunio di troppo, dovrà difendere il secondo posto dall’assalto di Avellino. Per farlo la squadra di Menetti, che cerca la sua centesima vittoria in massima serie con Lavrinovic probabilmente a disposizione, dovrà piegare una Virtus Bologna carica a mille dopo lo schiacciante successo su Torino di dieci giorni fa. Le Vu Nere affronteranno la gara non al massimo delle condizioni, con Collins, Mazzola, Fontecchio e Vitali che hanno accusato dei problemi fisici in fase di preparazione; ma se vorranno rimanere l’unica squadra a non aver mai conosciuto una retrocessione ci sarà bisogno di una vittoria. In caso contrario bisognerà prestare orecchio a quel che succede a Torino e Caserta.
L’altra squadra che concorre per il secondo posto assoluto, la Sidigas Avellino, si giocherà le sue carte al Taliercio contro una Venezia nell’identica situazione di Sassari: i lagunari sono sicuramente in post season ma la voglia di evitare l’ottavo posto, e di conseguenza Milano al primo turno, li spinge a dover strappare due punti ad una squadra che ha assaggiato la sconfitta solo due volte negli ultimi quattro mesi e mezzo di impegni ufficiali. I tifosi reyerini potranno ammirare per la prima volta il nuovo acquisto Jeremy Pargo e attendono Ousman Krubally in sostituzione di Owens contro una Sidigas che farà di tutto per raggiungere la piazza d’onore per sfruttare il più possibile il fattore PalaDelMauro quando si giocherà per lo scudetto.
Chi rischia di perdere l’accesso al ballo delle grandi è invece Pistoia, dopo un girone di ritorno in cui le forze si sono ridotte al lumicino (5 – 9 il bilancio finora). I toscani potrebbero essere scalzati da Varese in caso di arrivo a quota 30 con i lombardi e Venezia, e perdere la post season così sarebbe veramente una beffa. Gli uomini di Esposito saranno di scena al PalaFantozzi con una Capo D’Orlando già salva e che non chiede nulla al suo campionato, se non quello di salutare i suoi tifosi al meglio. E qualche volta, senza pressioni esterne, lo scherzetto potrebbe anche arrivare.
A formare il duo dell’incertezza playoff è Trento, che è arrivata a giocarsi tutto al fotofinish per via di un periodo oscuro di due mesi e mezzo tra gennaio e marzo, fatto di una sola vittoria in nove gare. Per acquisire più sicurezza e una maggiore identità offensiva è arrivato dalla D-League il realizzatore Will Cummings, che rischia, in caso di ko, di disputare la sua unica partita italiana al Palamaggiò. Perché i trentini avranno di fronte una Caserta che necessita disperatamente di una vittoria per poter evitare la seconda retrocessione in due anni (quella dello scorso anno ‘annullata’ dall’autodeclassamento di Roma); i bianconeri hanno richiamato a sé il pubblico del Palamaggiò, gremito per far forza ai pochi uomini rimasti a disposizione di Dell’Agnello. Unico obiettivo, difendere la massima serie.
Parlato di Pistoia e Trento in bilico, ora tocca alla ‘guastafeste’ Varese, uscita sconfitta in finale di Europe Cup con Francoforte ma con il morale alle stelle per le sette vittorie nelle ultime nove uscite che hanno raddrizzato una stagione ampiamente negativa fino a fine febbraio. I ragazzi di Moretti arriveranno agguerritissimi al derby con Cantù, già salva e con la mente alla prossima stagione. I tifosi brianzoli, ancora ebbri di gioia dopo il titolo nazionale Under 20 conseguito, chiedono un’ultima gioia alla gestione Bazarevich per negare una gioia ai ‘cugini’ e poi voltare pagina. La Openjobmetis ha comunque poche possibilità per arrivare alla post season, ma sognare e provarci non costa nulla.
Ultima, ma non per importanza, gara degna di grande interesse è la sfida tra Torino e Pesaro al PalaRuffini. I piemontesi, sballottolati come un punchball da Bologna nella sfida del 24 aprile, sono all’ultima chiamata salvezza. Sarà necessario vincere contro una Consultinvest già sicura del proprio posto in massima serie nella prossima stagione e sperare in buone notizie da Caserta per essere ai nastri di partenza della prossima Serie A Beko; per i marchigiani sarà invece una passerella prima di un’estate infuocata sul mercato. Motivo principale di alte temperature sarà Austin Daye. Il figlio di Darren vuole rimanere, ma saranno tante le grandi squadre che si metteranno sulle sue tracce.
A chiudere la giornata l’unica gara che non mette nulla in palio. Cremona, certa del quarto posto in graduatoria, ospiterà l’ultima Brindisi di Piero Bucchi, che da domani lascerà il posto a Meo Sacchetti sulla panchina dell’Enel. La Vanoli attende al varco chi uscirà fuori dalla lotteria del quinto posto, ma coach Pancotto, fresco di rinnovo fino al 2018, vorrà chiudere la stagione regolare con una vittoria per tenere il morale alto in vista dei playoff.