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Tyler Cain (Foto Stefano Gandini 2017)

Tyler Cain (Openjobmetis Varese): Prestazione da incorniciare per il classe 1988 già visto in Italia anche a Forli in A2 nella stagione 2013/2014.  Il lungo di 203 cm timbra il suo high stagionale contro Capo D’Orlando segnando 22 punti col 100% da due (10/10) al quale aggiunge ben 14 rimbalzi nei 30 minuti di impiego concessogli da coach Caja, dominando così il pitturato.  Per il nativo di Rochester, alla prima stagione in maglia biancorossa e ferma fino alla scorsa domenica a soli sette punti di media, anche 39 di valutazione che ne fanno l’MVP di giornata. Il numero 16 della Openjobmetis è alla prima doppia doppia stagionale seppur sia abitudinario della doppia cifra a rimbalzo essendo alla quinta volta con più’ di dieci dalla prima giornata. Cain è stato sin d’ora giocatore di quantità più che qualità e se riuscisse ad essere più coinvolto nell’attacco di Varese nelle prossime settimane, come successo nella larga vittoria con la Betaland Capo d’Orlando, la squadra di Caja potrebbe togliersi qualche soddisfazione in più.

Simone Fontecchio (Foto R.Caruso 2016)

Simone Fontecchio (Vanoli Cremona): è un piacere inserire un giocatore del genere in questa classifica, già al quarto anno in massima serie ma con l’età ancora dalla sua. Sembravano infatti lontani i tempi in cui si imponeva alla stregua di un veterano con la maglia della Virtus Bologna, mentre stiamo parlando solo della stagione 2014/2015. Sembrava un talento pronto a sbocciare, ma nell’anno successivo, culminato con la retrocessione, ha mostrato alcuni limiti anche normali per un ventunenne. L’anno e più in panchina a Milano poteva rischiare di farlo sbiadire definitivamente, ma coach Meo Sacchetti ha voluto puntare sul ragazzo e dargli un ruolo importante nella sua Vanoli, anche in ottica di una futura crescita per le qualificazioni con la maglia della Nazionale. Fontecchio ha fatto benissimo alla sua ‘prima’ al PalaRadi, collezionando una gara da 15 punti nella vittoria con Avellino, riconsegnando alla nostra pallacanestro un ragazzo che forse non sarà il fenomeno che si aspettavano in molti, ma un giocatore capace di acquisire enorme peso specifico nell’economia del campionato italiano.

William Hatcher (Fonte Court-side.com)

William Hatcher (Banco Sardegna Sassari): La vittoria al fotofinish di Sassari contro la capolista Brescia al fotofinish, e già questa è una notizia da prima pagina. In pochi però si sarebbero aspettati soltanto un mese fa che uno dei maggiori artefici dell’impresa sarebbe stato il playmaker proveniente dal Partizan Belgrado. L’esterno 33enne aveva un po’ lasciato a desiderare nelle prime settimane in Italia, complice anche un infortunio che ne ha rallentato la preparazione, risultando quasi ininfluente nell’economia delle gare. La dirigenza guidata da Stefano Sardara stava anche pensando a sostituirlo, ma si è preferito concedergli qualche settimana in più: prime positive avvisaglie con il Krasnoyarsk, definitiva esplosione al PalaGeorge, dove sono le sue triple a colmare quasi interamente il gap che Vitali e compagni avevano creato in precedenza. Con il suo 5/7 da tre punti (19 con 26 di valutazione) Sassari è arrivata a giocarsela punto a punto e a guadagnare due importanti punti per entrare definitivamente nel novero delle grandi del campionato, ricoprendo il ruolo della guastafeste.

Grissin Bon Reggio Emilia: Eccoli i biancorossi che conosciamo. La banda di Max Menetti torna prepotentemente a ruggire e strappa il terzo successo nelle ultime quattro gare (unico ko arrivato sulla sirena con Milano) prendendosi lo scalpo della Reyer Venezia. Gli infortuni a catena (era assente anche Della Valle) sembrano non pesare sulle spalle della Grissin Bon, che trova energie indispensabili in ogni suo effettivo. In primis, dalla crescita di Jalen Reynolds, lontano parente di quel giocatore pigro visto ad ottobre (15 e 9 rimbalzi di media nelle ultime tre gare disputate), passando dai tuttofare Julian Wright e James Wright e per il cervello cestistico di Llompart, che condisce la sua prestazione con quattro recuperi. A finire in prima pagina è però Niccolò De Vico, da molti considerato inadeguato alla massima serie ad inizio stagione; l’ex Biella risponde con una partita solidissima e la tripla che decide le sorti della sfida del Taliercio. Ora bisognerà svuotare l’infermeria, ma se Reggio Emilia ha questa grinta, gli acciaccati possono recuperare in tutta calma.

DOWNS

Fiat Torino – EA7 Emporio Armani Milano (Foto Maxwell Dembo)

EA7 Emporio Armani Milano: Neanche il migliore degli sceneggiatori poteva scrivere una trama così ben congegnata, consegnandoci la peggiore Olimpia della stagione proprio nella partita del PalaRuffini di Torino, laddove lo scorso anno iniziò quasi sicuramente il tracollo dell’Olimpia di Repesa. La differenza è che 13 mesi fa (era il 6 Novembre) fu l’allenatore croato, dopo una vittoria sudata ma ai 100 punti, a scoperchiare il male profondo dello spogliatoio delle scarpette rosse. Ieri sera, invece, il brutto è stato davanti agli occhi di tutti per circa un’ora e mezza di una partita che descrivere a parole è difficile per quanto è stata brutta. Milano ha offerto il peggio di sé dal punto di vista offensivo, segnando 59 punti, di cui 18 negli ultimi 7 minuti, cioè 2.6 a minuto dopo averne segnati 1.25 nei precedenti 33; tirando 20/60, 6/30 da 3 punti; perdendo 15 palloni. Eppure, in una serata del genere, Milano ha avuto addirittura la palla per tornare a due soli possessi di distanza nel finale convulso. Forse allora ha ragione Simone Pianigiani quando in conferenza stampa difende la sua squadra, che in un momento di difficoltà fisica e con il roster ai minimi termini è riuscita a reagire nell’ultimo quarto. Forse, perché intanto Fontecchio va via da Milano e gioca da protagonista alla prima a Cremona. Un caso, forse, ma non certo il primo.

foto di Alessandro Giuntoli

Happy Casa Brindisi: Dopo dieci giornate salta il primo allenatore del campionato. Sandro Dell’Agnello lascia la panchina pugliese e viene sostituito temporaneamente da Massimo Maffezzoli. Sandrokan paga sicuramente l’ultimo posto in classifica, con sole due vittorie all’attivo, ed un atteggiamento parso troppo molle nel primo tempo della sfida contro Trento, ma la situazione creatasi al PalaPentassuglia non ha sicuramente aiutato l’ex coach di Caserta. L’ambiente brindisino ha avuto a che fare con una enorme diminuzione del budget che ha fatto abbassare il tiro alle ambizioni societarie e si è preferito scommettere in sede di mercato. Per un Cady Lalanne che fa pentole e coperchi, ci sono un Cat Barber troppo turbolento per l’ambiente e l’azzardo Brian Randle che non ha minimamente pagato, con l’ex Maccabi costretto addirittura al ritiro dal parquet. Degli equilibri da ricostruire in casa Brindisi, con la rivale Reggio Emilia che pare aver ingranato: l’esonero del coach si rivelerà il modo di rivitalizzare l’ambiente o il primo passo verso il baratro?

Alessandro Ramagli (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Segafredo Bologna: a Cantù la Virtus si riscopre fragilissima ed ora i campanelli di allarme cominciano ad essere tanti e rumorosi. La Segafredo ha perso cinque delle ultime sei partite e l’unica vittoria è arrivata con Cremona in modo molto rocambolesco. Bologna non è stata in grado di arginare l’attacco della Red October e ha subito 94 punti (28 per Culpepper) senza mai dare l’impressione di poter realmente sbancare il Pianella. I problemi dei bianconeri, privi ancora di un americano per scelta societaria, sono tanti e la panchina di Ramagli inizia a scricchiolare. In caso di esonero sono circolati i nomi di Recalcati, Bucchi, Moretti e Vitucci.

 

 

 

(Alessandro Aita, Marco Bogoni, Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini)