UPS

McGee al tiro (foto Pasquale Cotugno)

Tyrus McGee (The Flexx Pistoia): Per ogni giocatore la partita contro una sua ex squadra è sempre segnata con il circoletto rosso. È stato così anche per la guardia uscita dal college di Iowa State, che nella gara di ieri sera contro la Reyer Venezia, maglia con cui si è potuto appuntare lo scudetto nel suo personale palmarès ha riscritto il proprio record di punti nel campionato italiano. L’esterno nativo di Stringtown regala una vittoria fondamentale per la salvezza alla sua Pistoia aggiornando a 29 il suo career-high nel Bel Paese; uno score dovuto alla serata di grazia al tiro, con il numero 3 che si avvicina quasi all’80% dal campo con il suo 6/8 da due punti ed uno stratosferico 5/6 dai 6,75. Per la The Flexx arriva così la quarta vittoria casalinga nelle ultime cinque, con Pesaro e Capo d’Orlando che arrancano la permanenza in massima serie non è un miraggio. Se ci metti un McGee così…

Alessandro Gentile (Foto Stefano Gandini 2017)

Segafredo Virtus Bologna: Vince e convince, Bologna. La Virtus si vendica della gara di andata e strapazza Brindisi, proponendosi come la favorita al quinto posto in classifica. Nel 94-85 della sirena finale è il cuore italiano della Segafredo a essere protagonista: se Pietro Aradori si mantiene sulle solite medie con 17 punti, Alessandro Gentile sfodera una prova da leader andando vicino a ritoccare il proprio career high con i 31  punti del PalaDozza spazzando così via Nic Moore e compagni. Risalta anche la prova del giovane Alessandro Pajola, in campo per nove minuti e autore di buoni due punti nel secondo quarto, quando la gara era in equilibrio. Il ragazzo si farà.

 

Marcus Landry e Aleksa Avramovic (foto Stefano Gandini 2018)

Marcus Landry (Germani Basket Brescia): Finalmente Landry. Durante l’annata il numero 8 di Brescia è stato sì il solito realizzatore, ma non si è espresso sui livelli di MVP della scorsa stagione. Nella sfida con Capo d’Orlando (seppur la Betaland non si contraddistingue per essere una vera e propria corazzata…) Landry è tornato ad essere il killer che abbiamo tanto ammirato, chiudendo a 24 punti ed un buon 50% al tiro sia dentro che fuori dall’area. Così facendo la Leonessa coltiva ancora i suoi sogni di altissima classifica, in attesa di recuperare il match con Reggio Emilia; con un Landry in forma, riuscire a strappare il fattore campo almeno per i quarti di finale può diventare una formalità.

 

 

DOWNS

Pino Sacripanti (foto Stefano Gandini 2018)

Sidigas Avellino: Momento delicato per la Sidigas di Stefano Sacripanti che subisce la terza sconfitta nelle ultime 4 uscite, la quarta delle ultime 5 se consideriamo anche la sconfitta in Coppa Italia con Cremona. Una mini-crisi, a dire il vero, più di risultati che di gioco visto che a Cantù la sconfitta era arrivata all’ultimo tiro e con Milano in un complicato ultimo quarto, mentre a Varese la squadra aveva reagito nella seconda metà ad un approccio soft. Detto questo, però, l’assenza di Ndiaye ed un Lawal non ancora pronto, stanno pesando sulle rotazioni e scelte tattiche di Sacripanti, anche perché Fesenko se supera un certo minutaggio rischia di perdere lucidità. Avellino deve rimettersi subito in carreggiata perché sta perdendo contatto con chi sta davanti e da dietro Bologna potrebbe anche risalire mettendo a rischio uno dei primi quattro posti.

Rotnei Clarke ai tempi dei Illawarra Hawks

Rotnei Clarke (Vuelle Pesaro): La Vuelle rimane ancorata sul fondo della classifica dopo il ko con Trento. Un secondo quarto da incubo fatto da un break di 28-10 in favore della Dolomiti ha condannato Pesaro alla diciottesima sconfitta stagionale e a rimanere all’ultimo posto in compagnia di Capo d’Orlando. In assenza di Dallas Moore (che potrebbe saltare la completa volata salvezza) si ci aspettava che le redini della squadra le prendesse Clarke, l’eroe della scorsa stagione con percentuali da urlo che hanno trascinato Pesaro alla permanenza in massima serie. Invece nel primo tempo di domenica il playmaker tornato dopo un intermezzo in Australia è stato praticamente invisibile assieme ad Omogbo, chiudendo con zero punti al 20’ e rimpolpando il suo bottino soltanto ‘a babbo morto’. Se Pesaro vuole salvarsi, dovrà avere un Clarke sui livelli dello scorso anno

Nic Moore (Foto R.Caruso 2017)

Nic Moore (Happy Casa Brindisi): Situazione simile a quella di Clarke, ma i risultati in campo sono anche peggiori. Il regista passato per Nanterre ad inizio anno si fa letteralmente travolgere dalla Virtus Bologna e non riesce a lasciare il segno nella sfida del PalaDozza. Partito in quintetto, il playmaker ha sbagliato tutte le sue sette conclusioni dal campo, chiudendo con un rotondo zero alla casella punti. Ci sono otto assist da inserire nel contesto della gara, ma non sporcare il referto non è ammissibile per lui, giocatore da cui passano le fortune di Brindisi per la salvezza.

 

(Alessandro Aita, Fabrizio Quattrini)