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Reynolds è stupefacente (foto da gazzettadireggio.it)

Jalen Reynolds (Grissin Bon Reggio Emilia): Il lungo della Grissin Bon è già entrato in questa rubrica, ma dopo una prestazione del genere non poteva non guadagnarsi la copertina di giornata. L’ex Recanati ha disputato contro Bologna una partita da raccontare ai nipotini riscrivendo alcuni record dell’annata: 36 punti, pareggiando la miglior prestazione stagionale di Randy Culpepper, con 12/13 dal campo e 12/12 ai liberi (nessuno come lui nel 2017/2018); aggiungete 10 rimbalzi ed ecco a voi una fragorosa prestazione da 52 di valutazione. Reggio Emilia dovrà rifondare il prossimo anno, visto anche il probabile addio di Amedeo Della Valle, e se riuscisse a ripartire dal lungo, resistendo alle offerte che arriveranno, metterà una gran bella pietra angolare per il proprio futuro.

Gioia incontenibile per Venezia ( Foto Alessandro Montanari 2017 )

Reyer Venezia: Primo posto più che meritato al termine della regular season per i Campioni d’Italia della Reyer Venezia che, in barba alla scaramanzia (l’ultima volta che ci si giocò ilprimo posto all’ultima giornata chi vinse, la Fortitudo Bologna, fu poi eliminata in semifinale), batte Milano e si guadagna il fattore campo nei playoff. Giusto premio per una squadra ed un gruppo che da gennaio ha viaggiato a grande ritmo infilando ben 11 successi in 12 partite, dopo la sconfitta con Varese (ultima casalinga della stagione al momento) e che, come successo lo scorso anno, in primavera sembra sbocciare e dopo la conquista della Fiba Europe Cup punta decisa ad una storica doppietta. Non sarà per nulla semplice ma questa squadra, se possibile, sembra ancora più forte, solida e convinta dei propri mezzi di quella che si cucì addosso il tricolore nel giugno scorso. In Laguna stanno già facendo gli scongiuri!

(foto Stefano Gandini 2018)

Vanoli Cremona: Così come aveva, a sorpresa, conquistato le Final Eight di Coppa Italia, allo stesso modo Cremona batte capo d’Orlando e grazie ad una serie di risultati concomitanti accede ai playoff con l’ultimo biglietto disponibile. Probabilmente la sorpresa maggiore della stagione, dopo la Coppa Italia di Torino, visto che la Vanoli aveva chiuso la scorsa stagione con una mesta retrocessione, diventata poi ripescaggio per il fallimento di Caserta. La squadra, però, era praticamente fatta per la Serie A2, salvo inserire l’esperienza dei cugini Diener e l’esplosività di Johnson-Odom. Ma è stato soprattutto il gruppo italiano, con in testa Simone Fontecchio rigenerato lontano da Milano, a fare la differenza ed a mettere quei mattoncini fondamentali per il risultato finale. Ora ad attenderli la sfida con Venezia, sicuramente da underdog, ma Meo Sacchetti se la giocherà fino in fondo e siamo certi che per la Reyer non sarà una passeggiata di salute.

DOWNS

Aradori Umeh (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Segafredo Virtus Bologna: Se nemmeno cinquanta giorni fa ci fossimo chiesti chi sarebbe rimasta fuori dai playoff, in pochi avrebbero puntato il dito verso le Vu Nere. Artefici del delitto perfetto…al contrario. Al PalaBigi la squadra di Ramagli affrontava, con il destino nelle proprie mani, una Reggio Emilia che non aveva più nulla da chiedere al proprio campionato. Ed invece, per quasi trenta minuti, è parsa Bologna la squadra che si è avventurata nel reggiano con l’attitudine di chi fa una scampagnata domenicale. Non sono bastate nel finale le prove di Lafayette (32) e Gentile (20), Reynolds è troppo dominante e la Grissin Bon mantiene il vantaggio fino alla sirena finale, condannando Bologna a rimanere fuori dalle magnifiche otto. Ora la testa al prossimo campionato, con Djordjevic vicino a sedersi sulla panchina bianconera; ma se fossero state proprio queste voci a destabilizzare l’ambiente?

Michele Vitali (foto Stefano Gandini 2018)

Gli uomini di punta di Brescia: Una stagione memorabile quella della Germani, che ha fatto la lepre nella prima parte del campionato per poi perdere sì qualche colpo ma assestandosi comunque fra le migliori della classe, strappando un terzo posto impronosticabile a settembre. Terzo posto già acquisito prima della gara con Pistoia, giocata senza particolare verve dagli uomini di Diana. Soprattutto quelli fondamentali: a partire da Marcus Landry, apparso come l’ombra di se’ stesso e distante anni luce dall’ MVP della scorsa stagione (15 punti totali nelle ultime due gare), passando per i fratelli Vitali, 13 punti in due con 4/11 complessivo dal campo. Per questa volta passa, con la partita che era ben poco importante. Ma fra poco iniziano i playoff, e Varese è un osso durissimo da affrontare.

(Alessandro Aita, Fabrizio Quattrini)