Nel ricordo di Kobe e con una cornice di pubblico niente male scendono in campo Trieste e Sassari guidata dal beniamino di casa Pozzecco .

Per i giuliani Justice preferito a Cooke che si accomoda in tribuna, per Sassari esordio di Coleby.

La differenza di valori in campo e di obbiettivi è evidente ma Trieste deve crederci avendo vinto in trasferta proprio contro i sardi ed avendo un disperato bisogno di punti per tenersi aggrappata alla zona salvezza.

Parte fortissimo Sassari che vuole subito imporre il suo ritmo di gioco, la fisicità della squadra ospite è nettamente superiore e Trieste deve giocare d’astuzia per rispondere colpo su colpo e tenere in equilibrio il match. Tutto sommato il primo quarto è gradevole, Jones ne segna 7 , Biran risponde per Sassari , le due squadre sono fresche e si affrontano a viso aperto. Mitchell si fa notare con un paio di canestri che costringono il coach Pozzecco a rivedere le giocate difensive spesso in ritardo, primo quarto chiuso con un buono score 20-24.

Si torna in campo e Sassari sembra molto più lucida, la differenza tra una squadra di campioni e una di giocatori che lottano per salvarsi si vede tutta nella capacità di rimanere calmi, ogni azione d’ attacco della squadra ospite costringere i giuliani a rincorrere il pallone, Sassari non sbaglia un passaggio e pian piano logora la retroguardia nemica e la colpisce da tutte le posizioni.

Hicman è ancora fuori forma e l’ unica cosa che gli riesce bene è una tripla per smuovere il punteggio ma Trieste è troppo frettolosa in attacco e troppo molle su tutti i rimbalzi regalando seconde palla agli avversari e facendo imbestialire il pubblico di casa.

Punteggio sul 34-44 alla fine della prima metà di gara e primo allungo serio di Sassari.

Il ritorno sul parquet regala un quarto abbastanza anomalo, dominio in lunetta per Bilan che ne mette 15 e sovrasta Mitchell subito cambiato con Cervi per aggiungere chili e centimetri.

Sassari ci mette del suo per tenere viva una partita che sembra destinata a chiudersi rapidamente visti i continui errori offensivi dell’ Allianz , ciò nonostante il punteggio si mantiene, Fernandez è il solito guerriero, Cavaliero si sacrifica molto e la Dinamo pecca di sicurezza.

Cervi soffre moltissimo il confronto diretto con Bilan e non sembra nemmeno lui la soluzione giusta per frenare la capacità offensiva avversaria, punteggio al termine del terzo quarto 53-64 e Trieste ferita ma ancora non morta.

Siamo arrivati alla quarta  e ultima frazione, tutto il pubblico presente si rende conto che recuperare 11 punti ad un’ avversaria cosi forte sarà impresa quasi impossibile, ciò nonostante tutti ci credono e i tifosi sono i primi a non aver ancora mollato.

Sassari gioca tranquilla con tiri precisi e calcolati punendo costantemente ogni tentativo di recupero dei giuliani, è evidente a tutti che serve uno strappo e un cambio di mentalità sopratutto in difesa per provare a riprenderla.

Ci si mette anche la sfortuna con 3 tiri che girano sul cerchio ed escono, sembra che tutto remi contro Trieste ma non è cosi. Washington con 4 punti a cui segue la tripla di Fernandez portano il punteggio sul 74-75, attacco di Sassari arrestato dall’ intensità improvvisa di Trieste che per 35 minuti sembrava incapace di frenare le giocate ospiti. Sassari si trova a 1 minuto dalla fine a  doversi giocare il match ai tiri liberi e non era per nulla previsto.

Il palazzo diventa una bolgia tutti ci credono ormai, Gentile mandato in lunetta realizza 2 su 2 , risposta immediata di Fernandez glaciale e altri 2 punti dalla lunetta, fallo su Spissu e possibilità di chiudere il match con i due liberi a 10″ dalla fine, ma Spissu ne sbaglia 1, punteggio 82-80.

Parte l’ ultima azione, Sassari non fa fallo…. Sono secondi lunghissimi Trieste arriva rapidissima nella metà campo avversaria, la palla arriva nelle mani di Fernandez a circa due metri da dove si trova coach Pozzecco che lo fissa, Fernandez non ha tempo di ricambiargli lo sguardo, tiro fulmineo in elevazione dai 3 punti, canestro !

Match finito in un palazzetto che esplode !! 83-82 e Trieste è ancora viva .