UPS

Marco Sodini (foto R.Caruso 2017)

Marco Sodini (foto R.Caruso 2017)

Pallacanestro Cantù: Formazione brianzola che non smette di sorprendere dimostrando talento ed attributi in campo e conquistando pure l’accesso alla prestigiosa kermesse delle Final 8 di Coppa Italia in programma a Firenze. Otto vinte e sette perse per il sesto meritato posto sono un bel biglietto da visita alla faccia dei problemi esterni societari degli ultimi mesi che hanno fatto lavorare coach Sodini non certo nelle migliori condizioni. Cantù che sbanca il PalaPentassuglia grazie alla tripla allo scadere di Charles Thomas. Mattatore Burns con doppia doppia e ben 32 di valutazione ma anche la qualità del leader Culpepper che tira col 50% dal campo (8/16) smazzolando 3 assist come Cournouh.

Johnson-Odom in maglia Sassari (Foto Caruso 2016)

Darius Johnson-Odom (Vanoli Cremona): Se la squadra di Meo Sacchetti ha strappato un pass per le Final Eight di Firenze, deve molto ad un giocatore che soltanto un anno fa sembrava essersi fatto terra bruciata attorno ed incapace di poter essere decisivo nel nostro Paese. DJO era considerato una testa calda, invece dal suo arrivo a Cremona ha lavorato duramente e si è imposto finalmente per ciò che è, un realizzatore mortifero e quasi incapace di sbagliare se prende ritmo. Nella sfida con Capo d’Orlando gli bastavano 14 punti per scollinare quota 500 in maglia Vanoli, ma invece ha voluto fare di più chiudendo la sfida con Capo d’Orlando con 25 punti e 6 assist, mantenendo così in maglia lombarda una media superiore ai 18 ad allacciata di scarpe. Se Cremona sogna, è anche merito suo e di Sacchetti capace di indirizzarlo al meglio.

Filippo Baldi Rossi (Foto Stefano Gandini 2017)

Filippo Baldi Rossi (Segafredo Virtus Bologna): Un nome che non ti aspetti in prima linea nella vittoria della Virtus su Reggio Emilia. L’ala forte arrivata in corso d’opera da Trento ci ha messo un po’ per entrare negli schemi di coach Ramagli, ma alla settima partita in casacca bianconera, quella con cui è cresciuto nelle giovanili, è finalmente riuscito a mettere sul piatto il suo arsenale offensivo. Baldi Rossi ha difatti chiuso con 14 punti, frutto del 3/5 da due e di un 2/4 da tre punti, 2 recuperi ed un assist, entrando così nella storia di una partita dominata nel pitturato da Marcus Slaughter segnando canestri importanti sia nella rimonta del primo tempo che nel tentativo di fuga nel secondo. Ramagli potrebbe aver trovato il 4 tattico che cercava.

DOWNS

Simone Pianigiani: La faccia tosta, per un allenatore, può essere un pregio, e per il tecnico senese lo è certamente stato quando, ancora molto giovane, ha preso in mano le redini della corazzata Montepaschi scrivendo nuove pagine della storia della Mens Sana e del campionato italiano.  Ma diventa un difetto quando, di fronte alla finora fallimentare esperienza milanese, in un’intervista all’ANSA Pianigiani dà alla sua EA7 (e di conseguenza a se stesso) una “sufficienza piena” dopo i primi cinque mesi di stagione. Se l’ultimo posto in Eurolega, sotto diverse compagini con budget nettamente più bassi, e il faticato secondo posto in Serie A a pari merito con Brescia e Venezia (per non parlare di un’identità di squadra inesistente) non bastano a convincere l’ex CT dell’esigenza di un cambiamento di rotta radicale, cos’altro dovrebbero fare Theodore e compagni per meritarsi non diciamo un 4, ma almeno un 6 meno meno?

Luca Banchi (Foto Stefano Gandini 2017)

Fiat Torino: come un fulmine a ciel sereno arriva il comunicato della risoluzione consensuale tra Luca Banchi e la Fiat Torino. Nonostante il quinto posto al termine del girone di andata e la qualificazione alle Top16 in Eurocup, i rapporti tra il patron Forni e l’allenatore toscano non sono mai stati idilliaci. Già in estate erano usciti i primi malumori, inizialmente sopiti: “C’è stato qualche contrasto nelle scelte dei giocatori. Non tutto è andato come speravo. Un po’ di disappunto c’è. Io esigo sempre il massimo rispetto dei ruoli”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata dopo la vittoria con Varese di domenica scorsa. Banchi ha avuto un acceso diverbio con Francesco Forni, il figlio del patron dell’Auxilium. Le strade si separano e al suo posto arriva Charlie Recalcati. Mossa astuta, ma riuscirà Torino a ritrovare serenità?

La rottura di Orelik: intendiamoci, non è un vero è proprio Down riferito al giocatore, ma più che altro a quello che ci perderemo nel girone di ritorno. L’ala lituana è stata in questa prima metà di stagione una delle note più liete dell’intero campionato, risultando più volte un punto cardine della Reyer. L’ex Banvit si è imposto in poco tempo come uno dei leader della squadra di Walter De Raffaele, con molti dei possessi decisivi che passavano nelle sue sapienti mani, capaci di segnare con continuità (quasi 15 punti con il 54% da due ed il 41% dall’arco) e di non far mancare il suo apporto verso gli altri con quasi tre assist ad allacciata di scarpe. La lesione del tendine rotuleo è una bruttissima notizia in questo inizio di 2018: Orelik resterà infatti fuori per 6-8 mesi, costringendo i campioni d’Italia ad intervenire sul mercato per rimpiazzare una vera e propria gemma che ci stava regalando il nostro campionato.

(Alessandro Aita, Marco Bogoni, Fabrizio Quattrini, Andrea Rizzi)