Segue la trascrizione dell’intervista, realizzata prima di Iran-Egitto

Come giudichi il Mondiale dell’Iran finora?
È la seconda volta che disputiamo un Mondiale. Questa volta abbiamo più esperienza e tutti i giocatori disponibili, quindi dovremmo giocare meglio. Nelle prime due partite contro Spagna e Brasile abbiamo giocato molto male, contro la Serbia è andata meglio, eccetto 4-5 minuti nel terzo quarto. Le palle perse e i rimbalzi ci hanno ucciso e non siamo riusciti a rientrare in partita, dobbiamo migliorare. I miei 4 falli? Fa parte del gioco, anche se non ero d’accordo con tutti i fischi. Ma è inutile piangersi addosso, penso alla prossima partita.

Che impressione ti sei fatto dell’atmosfera in Spagna?
È un Paese straordinario, la gente ama la pallacanestro, non c’è differenza con il calcio qui. In Iran, invece, c’è solo il calcio.

Qual è il problema di questo Iran? È fisico, mentale o tecnico?
Qui non è come ai campionati asiatici, è tutto più veloce, c’è grande fisicità, grandi tiratori, i migliori giocatori al mondo sono qui a giocare questo Mondiale. A volte il nostro problema è tecnico, altre volte fisico, altre volte ancora abbiamo difficoltà di squadra. Credo che abbiamo bisogno di maggiore esperienza, se i nostri giocatori giocassero in Europa acquisirebbero l’esperienza necessaria.

Quali aspettative hai per le partite contro l’Egitto e contro la Francia?
Ragioniamo partita per partita, passo dopo passo. Ogni partita è diversa.

Una battuta sulla tua esperienza nella NBA?
È stata una grande esperienza. È la migliore lega al mondo, sono stati i migliori cinque anni della mia vita. Era il mio sogno. Se ci tornassi, vorrei farlo in buona forma e dimostrare quello che posso fare.

Tornerai a giocare in Iran?
Credo di avere ancora la possibilità di giocare 4-5 anni fuori dall’Iran. Dopodichè, se sarò ancora in forma, tornerò in Iran.


A breve la trascrizione in italiano.

Si ringrazia Maimanat Mozhdeh per la collaborazione.