FERENTINO – Dopo quattro sconfitte consecutive, la FMC Ferentino ottiene una vittoria scaccia crisi a scapito della Moncada Energy Group Agrigento con il punteggio di 85-72. Inoltre con questo successo, i ciociari si assicurano aritmeticamente un posto ai playoff di A2 che per Ferentino risulta essere la prima volta nella storia. Nel successo ottenuto il migliore è Omar Thomas che guida i suoi con una doppia-doppia da sedici punti e dodici rimbalzi a cui si aggiungono Markel Starks, ventitré con sei assist, e Ryan Bucci, diciassette per lui. Ad Agrigento non sono bastati i quattordici di Dave Dudzinski e di Marco Evangelisti poiché le palle perse hanno penalizzato gli ospiti, in particolare le sei del play Alessandro Piazza e le cinque del centro Quirino De Laurentiis. Con questo successo, Ferentino rimane sesta a quota ventisei punti mentre Agrigento rimane settima a ventiquattro ma ora passiamo alla partita.

Qui i due MVP dell'incontro, Markel Starks ed Omar Thomas. (foto di Andrea Ciucci)

Qui i due MVP dell’incontro, Markel Starks ed Omar Thomas. (foto di Andrea Ciucci)

QUINTETTI

FERENTINO: Starks, Bucci, Thomas, Ghersetti, Biligha.

AGRIGENTO: Piazza, Williams, Chiarastella, Udom, Dudzinski.

L’inizio partita è subito molto intenso poiché gli attacchi commettono diversi errori, soprattutto nei primi cinque minuti che si chiudono con il punteggio di 6-7. Nei restanti cinque minuti del periodo però, le esecuzioni degli schemi migliorano e di ciò ne beneficiano Ryan Bucci da una parte, nove per lui al decimo, e Dave Dudzinski dall’altra, dieci nella prima frazione. Per questo motivo lo scarto tra i due team è basso e ad decimo il punteggio è 19-18. Nel secondo quarto, l’equilibrio resiste per pochi minuti perché dal tredicesimo al quindicesimo i padroni di casa realizzano un parziale di 11-0 in cui Francesco “Ciccio” Guarino segna cinque dei suoi sette punti issando così la FMC sul 34-24. Ciò anche a causa della difesa con la zona 3-2 di coach Gramenzi che costringe i siciliani a perdere ben undici palloni nel solo primo tempo, troppi se si vuole vincere una partita, infatti il punteggio nel primo tempo è 45-37. I migliori sono Markel Starks per Ferentino, tredici punti e quattro assist ma realizzando solo quattro dei suoi dodici tiri, e Dudzinski che però non è capace di segnare un tiro dal campo nei secondi dieci minuti di gioco. Ad inizio ripresa, Agrigento prova a rimontare ma i ciociari sono bravi a controllare i ritmi della partita allungando abilmente grazie ad un parziale di 16-4 nella parte centrale del terzo periodo che li issa sul 66-48 del ventinovesimo, massimo vantaggio raggiunto sino a quel momento. Così, dopo un minuto in cui non vi sono particolari emozioni, finisce il terzo periodo con il punteggio di 68-51. Nell’ultimo quarto, i padroni di casa gestiscono sapientemente l’impeto degli uomini di coach Ciani e grazie alla predominanza a rimbalzo ed alle eccessive palle perse di Agrigento, ben venti , la FMC porta due punti in cascina con il punteggio di 85-72.

 FERENTINO-AGRIGENTO (19-18; 26-19; 23-14;)

TABELLINO

FER: Starks 23, Bucci 17, Thomas 16, Biligha 10. Rim 37 (Thomas 12). Ass 15 (Starks 6).

AGR: Dudzinski ed Evangelisti 14, Udom 13. Rim 32 (Udom e De Laurentiis 7). Ass 15 (Piazza 6).

PAGELLE

FER: Guarino 6, Starks 7, Allodi 6.5, Bucci 7, Pierich 6, Ghersetti 6, Martino 6, Biligha 6.5, Thomas 7.

AGR: Evangelisti 6.5, Williams 5.5, Chiarastella 6.5, De Laurentiis 5, Saccaggi 5.5, Piazza 5, Udom 6.5, Dudzinski 6.5.

SALA STAMPA

Gramenzi (coach Ferentino): “Mi aspettavo una partita difficile perché loro venivano da un eccellente periodo di forma avendo vinto sei delle ultime otto sfide e per il fatto che sono un ottima squadra, essendo aggressiva e particolarmente fisica, soprattutto a rimbalzo. Fortunatamente l’abbiamo gestita bene ed abbiamo portato a casa i due punti.”

Ciani (coach Agrigento): “Sicuramente è un rammarico aver perso perché non abbiamo approcciato bene l’incontro anche perché venivamo dal match vinto con Brescia che ci ha dato molta euforia mentre loro venivano dalla batosta di Casale. Sicuramente troppe palle perse derivate dalla poca precisione ed abbiamo subito troppo a rimbalzo.” 

 


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