In quel del Ponte Grande, si è giocata una partita maschia, fisica e molto avvincente culminata con la vittoria dei padroni di casa con il punteggio di 74-70. Come vedremo in maniera più approfondita, sono state positive le prove di Gigli e Raspino da una parte, quelle di Callahan e Olasewere dall’altra ma ora ecco le pagelle.

FERENTINO

In foto il neo capitano della FMC, Massimo Bulleri. (foto di Andrea Ciucci)

In foto il neo capitano della FMC, Massimo Bulleri. (foto di Andrea Ciucci)

Bulleri: voto 6. Sicuramente sufficiente la prova dell’ex Treviso che nei sedici minuti di gioco ha dimostrato la leadership che serve alla squadra di coach Fucà. Tuttavia non da quel guizzo alla FMC capace da far aumentare il vantaggio per chiudere la partita precedentemente. Generale.

Gigli: voto 7. Una sicurezza per i ciociari che non si fa prendere dall’emozione nella classica partita dell’ex. Risponde con carattere agli insulti dei suoi ex tifosi realizzando grandi giocate, soprattutto nel terzo quarto. Cinico.

Raspino: voto 6.5. Non male la prova dell’ex Pesaro, molto utile in fase difensiva. Molto buona la sua marcatura su Voskuil ed il pressing attuato nei primi secondi delle azioni della Virtus. Pecca di precisione in attacco. Grintoso.

Benevelli: voto 6.5. Ottimo contributo dalla panchina per l’ex Brescia che, con due triple e quattro rimbalzi in diciotto minuti, ha dimostrato di essere perfetto come ricambio di Gigli e Raymond. Concreto.

Mazzantini: senza voto.

Imbrò: voto 5. Il peggiore dei ciociari ha avuto una serata difficile dopo il grande esordio dello scorso sabato in quel di Rieti. Disastroso in fase offensiva, a causa di banali palle perse e di imprecisione al tiro, in fase difensiva ha fatto il compitino. Rimandato.

Carnovali: voto 6. Una media del 7 del primo tempo, in cui ha segnato dieci punti contribuendo in

In azione il play titolare dei ciociari, Matteo Imbrò. (foto di Andrea Ciucci)

In azione il play titolare dei ciociari, Matteo Imbrò. (foto di Andrea Ciucci)

modo sostanziale all’attacco dei gigliati, e del 5 del secondo in cui è appparso timido e restio in alcuni frangenti dell’incontro. Incostante.

Benvenuti: senza voto.

Bowers: voto 6.5. Buona la prova del trentatreenne di Milwaukee che ha alternato generosità, concludendo con quattro assist il primo tempo, e concretezza con i suoi otto punti negli ultimi venti minuti decisivi in questa sfida molto delicata. Duttile.

Raymond: voto 5.5. Non una prova da uno come lui. Nonostante le sue statistiche, undici ed otto rimbalzi, sbaglia alcuni canestri facili da sotto e soffre molto l’atletismo della squadra romana sotto i tabelloni. Lezioso.

ROMA

Olasewere: voto 6. Ci mette molta grinta ed anche un’inaspettata leadership tuttavia la sua eccessiva foga lo porta a commettere cinque falli in soli diciannove minuti. Focoso.

Meini: voto 6. Nonostante il fatto che sia stato spodestato da Bonfiglio nello starting-five, non si dimostra abbattuto ma non da la scossa ai virtussini. Combattivo.

Maresca: voto 4.5. Pessima la prova del capitano della Virtus tanto da meritarsi la palma del peggiore in campo. Sbaglia tutte le conclusioni che tenta e perde quattro palloni sanguinosi. Così non va.

Leonzio: senza voto.

Callahan: voto 7. Sicuramente è il migliore dei suoi e, con il solo aiuto di Voskuil in alcuni momenti dell’incontro, tiene a galla la Virtus con i suoi diciannove punti. Highlander.

Benetti: voto 6.5. Ottima la prova del classe 95′. Molto fastidioso per gli uomini di coach Fucà a causa del suo grande atletismo, un giocatore da tenere in considerazione. Intrigante.

Voskuil: voto 6. Ombra di se stesso nei primi venti minuti, cerca nei secondi di riacciuffare la FMC ma il suo killer instinct non basta alla squadra della capitale. Arrugginito.

Casagrande: senza voto.

Bonfiglio: voto 6. Tutto sommato buona la prova del nuovo playmaker titolare. Non commette molti errori e resta sempre concentrato in una partita in cui doveva affrontare i temibili Imbrò e Bulleri. Ordinato.

Zambon: voto 6. Positiva la partita dell’ultimo acquisto della Virtus in cui riesce ad infastidire i lunghi avversari. Tenace.

 


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