Un'immagine dell'incontro tra Treviso e Reggio Calabria

Un’immagine dell’incontro tra Treviso e Reggio Calabria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TREVISO – Treviso e Reggio Calabria sono due nobili decadute della pallacanestro tricolore, e la sfida di oggi al Palaverde ha fatto tornare in mente quella dei playoff del 2003, serie A, quando l’allora corazzata biancoverde guidata da Ettore Messina rischio l’eliminazione per mano della cenerentola reggina e recuperando miracolosamente dallo 0-2 al 3-2. Come in quell’occasione Treviso fatica le proverbiali sette camicie per avere la meglio dei reggini, ma alla fine la spunta sul filo di lana, confermandosi come una delle formazioni più solide del campionato ed onorando appieno il ritorno al Palaverde.

Inizio di partita contraddistinto dall’anarchia tattica, con l’eccezione del solito pick and roll centrale, ormai l’ABC della pallacanestro moderna. Treviso vive delle sfuriate offensive di Marshawn Powell che è presto costretto a uscire per il secondo fallo commesso, mentre i reggini si affidano all’atletismo dell’ex varesino Rush e alla transizione. Sono, infatti, gli uomini di Benedetto a meglio sfruttare gli errori in fase offensiva dei trevigiani per ripartire in maniera efficace, ed è proprio nell’ennesimo ribaltamento che Azzaro chiude con una schiacciata un primo quarto vinto ai punti dai reggini, che chiudono avanti 19-14. Rush continua poi a dimostrarsi giocatore di categoria superiore, sia attaccando il canestro che dalla media, chiudendo il primo tempo a 12 punti. Treviso è invece ancora costretta a fronteggiare i problemi di falli di Powell, ma nel momento di difficoltà sale in cattedra Agustin Fabi (10 punti nel primo tempo), che guida con Rinaldi e Pinton la rimonta dei suoi fino al +1 del 20’.

Il medesimo spartito si ripete nella ripresa, con la Viola a vivere di transizione e del solito indemoniato Rush, pur senza mai riuscire a scavare un solco importante nell’incontro. Treviso si affida alla superiorità sotto i tabelloni e con Rinaldi e Powell (autore di una poderosa schiacciata) riesce a mantenere l’esiguo vantaggio anche all’ultimo intervallo, 59-57. L’equilibrio resta il marchio di fabbrica anche dell’ultimo quarto, con entrambe le squadre a rispondersi colpo su colpo senza mai riuscire a scavare un divario risolutivo. Negli ultimi due minuti i padroni di casa sono più lucidi e determinati, e con una bomba di Fabi e i liberi di Powell portano a casa la vittoria all’esordio stagionale per 83-76. La Viola paga la mancanza di continuità e un ultimo quarto incolore di Rush, fin li vero protagonista dell’incontro.

DE LONGHI TREVISO – VIOLA REGGIO CALABRIA 83-76   (14-19; 37-36; 59-57)

 Treviso: Fabi 20, Pinton, Powell, Rinaldi 14. Rim. Powell (12) Rinaldi (7). Ass. Fabi (4)

Reggio Calabria: Rush 21, Deloach 13. Rim. Ammannato (7), Deloach (5). Ass. Deloach (4)

 MVP: Agustin Fabi, il capitano della De Longhi sciorina una prestazione solidissima, mettendo i canestri chiave dell’incontro.

LVP: Coron Williams, polveri bagnate e poca incisività, a Treviso serve di più dal secondo USA.

 Pagelle:

Treviso: Williams 5,5, Pinton 6,5, Malbasa N.G., Fabi 7,5, Busetto NG, Cefarelli 6, Powell 7, Rinaldi , Negri 6,5, Vedovato 6.

Reggio Calabria: Deloach 6, Casini 5,5, Azzaro 6, Rezzano 6,5, Lupusor NG, Rossi 5,5, De Meo NG, Latella NG, Rush 7, Ammannato 6.