ACQUA VITASNELLA CANTU’
Johnson Odom 7+ “Oggi ve la fa vincere, la partita. Ma le mie riserve tecniche restano”. Werther Pedrazzi, il nostro Grande Maestro, profetizza così, 20 minuti prima della palla a due, davanti a Carlo Perotti e me, la partita di DJO. Che chi scrive, dopo averlo ribattezzato il Kadir, reputa essenziale per i destini di Cantucky. 20 punti in 32 minuti, eppure solo 12 di valutazione, frutto di 5 palle perse, alcune brutte, ma nel conto ci vanno anche 5 assistenze, 5 rimbalzi, la fantastica schiacciata dopo la rubata a metà campo che gli è valsa un tecnico. Ma, se è frutto di trash talking, per dei facinorosi come noi NON andava sanzionato. 6 su 12 da 2, 2 su 7 da tre. Un paio di triple in più non sarebbero guastate. Ma il Kadir è essenziale. Essenziale
Feldeine 6.5 Abulico e insufficiente per larghi tratti, the Secret Weapon (poi vi diremo di chi è il merito del nomignolo..) alla fine produce per 9 punti, 6 rimbalzi e 4 assist. Il voto è una media ponderale, ma tutti hanno capito che il dominicano sarà il metronomo dei successi canturini. E delle sconfitte
Abass 6+ Partita double face: da 7+ nei primi minuti di impiego dalla panca (19), quando infila punti e mette un agonismo debordante. Poi si esclissa. Però cresce, the Black Cantuckyan Heart. Avanti così
Mbodj 5.5 Idem come sopra. Parte fortissimo in attacco, Pelle d’Ebano, 6 punti in un amen. Poi il volpone di Anosike lo carica di falli, e lui scompare. Le lezioni, tuttavia, servono sempre. Se metabolizzate
Jones 5+ Gioca da quattro e mezzo, the Crazy Dunker, ma alla fine compie un gesto bellissimo: si ferma dopo la gara ad esercitare il tiro, come faceva l’immenso Sasha Danilovic, come faceva Drazen. Ha una fisicità debordante, ma conoscenza del gioco e QI del cesto ancora insufficienti. Ma può crescere, enormemente. Forza e coraggio
Hollis 7- Doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi in 28 minuti, per Easy Shot, che palesa netti miglioramenti in attacco e in difesa. Ogni tanto commette ingenuità comprensibili, per un esordiente in lega maggiore. Ma è pregiato, molto pregiato..
Buva 6,5 6 punti, 3 rimbalzi, recuperi e 14 di valutazione in 20 minuti. Il Legionario Croato, come detto saggiamente dal solito e grande Werther Pedrazzi, è un vero old timer, preziosissimo ed essenziale. Ottima scelta, quella di confermarlo
Gentile 6+ Cresce, il figlio di Nandokan, dopo un avvio di stagione molto deficitario. 9 punti e 2 assistenze in 25 minuti, un paio di triple che potevano entrare e avrebbero dato a Cantù la vittoria prima del 39′. Ma l’importante era crescere
Williams 5 Non c’è ancora, the Second Chief, volto truce come quello del grande Robert Parish. Pochi punti, poca energia a rimbalzo, per quanto le mani siano educate e i movimenti cristallini. Serve tempo. Forza, Eric
Pino Sacripanti 7 Vince, il Profeta in Patria, e il resto non conta un belin. La squadra cresce, ma ha ancora molto da metabolizzare. Difesa, difesa, difesa: certo. Ma noi vorremmo anche rivedere l’armonicissimo attacco visto contro Milano al Lombardia. E’ questa, la mission di Pino
SIDIGAS AVELLINO
Anosike 7+ 14 punti e stranamente solo 8 rimbalzi, 21 di valutazione per il Signore degli Anelli. Bella presa davvero, per la Sidigas. A differenza di altre..
Gaines 5 Siccome ieri era l’anniversario della morte di Aldo Giordani, Superbasket ai tempi d’oro l’avrebbe definito ‘indisponente’. 9 punti in 23 minuti, tanta confusione e scelte discutibili
Hanga 6+ Prodigioso in avvio, quando segna molti dei suoi 9 punti. Poi si eclissa. Ma i numeri ce li ha. E pure l’eleganza del gesto
Banks 6.5 Rimane a secco per 21 minuti, poi segna 13 punti tra terzo e ultimo quarto. Aggiunge 4 rimbalzi. Da rivedere per l’orribile pettinatura (una brutta copia di Hackett) e la discontinuità di rendimento
Cavaliero 6+ Volitivo, spesso letale dall’arco. Esulta in modo scomposto alla fine del terzo quarto, mancando di rispetto al Pianella. Però è uno che ha i coglioni. Piace
Lechraler Sv Mah…
Trasolini Sv Bah…
Harper 6+ 8 punti e 7 rimbalzi, una fisicità maiuscola e sicuramente tale da essere un fattore. Ma va sgrezzato. Niente male davvero, tuttavia
Frank Vitucci 5.5 Premessa: è uno dei coach che ammiriamo di più. Ha talento, mestiere, esperienza. L’anno scorso i suoi hanno ciccato la stagione. E a vedere la sua espressione facciale, prima e durante il match, abbiamo letto la preoccupazione che questa squadra possa bissare l’insuccesso. Toccherà a lui smentirci e smentire la sensazione. Ne ha i numeri