BaioniGiacomo Baioni è ai saluti. Dopo tre anni a Caserta l’assistant coach ha deciso di salutare la città della Reggia per cedere alle lusinghe della Dinamo Sassari; il pesarese, già ufficializzato dagli ex campioni d’Italia, ha però lasciato un pezzo di cuore in Campania e ha voluto rilasciare, con gli occhi lucidi, la sua ultima intervista con i colori bianconeri al Palamaggiò, nonostante potesse dedicarsi ad occhi chiusi alla sua nuova avventura: “Sono riconoscente alla piazza, in questi anni ho dato veramente tutto. Quando ho cominciato non sapevo a cosa andavo incontro, abituato alle esperienze precedenti vicino casa. Ad oggi so che chi fa questo lavoro deve obbligatoriamente passare da Caserta, città con peculiarità uniche. Sono cresciuto tanto qui a Caserta, ho imparato a saper soffrire per raggiungere un obiettivo, a non piangere sul latte versato e cercare subito una soluzione ai problemi che si presentano. In questi tre anni si sono presentati tantissimi problemi di svariata natura, se in passato mi sarei arrabbiato oggi andrei subito a cercare un modo per tirarmi fuori dai guai. Questo è dovuto anche ai rapporti umani che ho costruito qui. Tra Antimo Lubrano, Mimmo Papa, Antonello Nevola e Sandro Dell’Agnello, ho costruito con tutti un rapporto speciale in maniera naturale, non penso che sarebbe accaduto in altre piazze”. Baioni ha belle parole per tutto l’ambiente bianconero, e non poteva mancare un plauso a Raffaele Iavazzi, suo presidente per questi tre anni: “Una persona incredibile per come intendo i rapporti umani. Ha capito subito che sono un uomo di lavoro, in pochi mi hanno trattato come ha fatto lui durante questa esperienza. L’ho sempre sostenuto e lo farò sempre: ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma ha messo tanti soldi per tenere a galla questa squadra, mi auguro di poter tornare al Palamaggiò il prossimo anno”. Perché lo stesso Giacomo non ha idea del futuro dei bianconeri: “La piazza vive di basket e si vede, già dall’approccio del Palamaggiò. Quando te lo dicono dall’esterno non puoi capirlo, ma quando entri lì dentro capisci che è una esperienza incredibile. A volte il tifo stesso compie degli autogol, come qualche critica di troppo a Iavazzi, ma mi sarebbe piaciuto vederlo aiutato da qualcuno sul profilo economico”.

Baioni tornerà a lottare per grandi obiettivi con la Dinamo, e racconta come è nata la trattativa: “Quando  c’è interesse da entrambe le parti i tempi diventano brevi. Quando la dirigenza sarda mi ha cercato ho dato subito la mia disponibilità e l’accordo è nato quasi subito. Ho visto una società estremamente organizzata, seguendo un progetto avveniristico dettato dal presidente Sardara, tutti mettono prima l’interesse della Dinamo rispetto a quello personale; una gran bella piazza, simile a quella di Caserta”. Intanto la città della Reggia saluta un uomo tutto di un pezzo, dalla grande etica del lavoro e di una ancor più grande integrità morale e umana, come dimostra quest’ultima intervista. Che i suoi tre anni possano essere stati d’insegnamento, perché la città della Reggia, in questo momento, ha necessario bisogno di persone come lui.