Vanoli Cremona

Harris 7,5. Da sempre ottimo baluardo, questa sera spinge al limite non solo le sue abilità difensive ma anche quelle balistiche: 4/4 dall’arco segnati in momenti del match mai banali. Leader carismatico ed esuberante spreme i suoi infondendo loro la cosiddetta garra. 17 punti e 23 di valutazione per il primo soldato biancoblu nei panni di Sergente Hartmann.

Carlino 7,5. Penetra, spara da tre punti e acchiappa un rimbalzo difensivo in poco più di due minuti nel primo quarto. Nella seconda frazione raddoppia sfoderando la sua ultima , ma preziosa, tripla della serata. Solita inusuale propensione a rimbalzo con 6 palloni raccolti, segna 14 punti in 17 minuti innamorandosi della lunetta dove piazza un 6/6. Tra i candidati come miglior attore non protagonista.

Darius Johnson Odom (Foto R.Caruso 2015)

Darius Johnson Odom

Johnson-Odom 7. Decide di dedicarsi all’arte della regia confezionando 7 assist attraverso i quali raggiunge quota 200 in A. 12 i punti totali determinati da una mira generalmente non perfetta ma decisiva, come la tripla nel finale di terzo quarto che respinge un primo tentativo di rimonta orogranata. Premio alla miglior regia.

Turner 7. Segna poco in avvio apparendo in fase di carburazione. Con lo scorrere dei minuti cresce di intensità e fa la voce grossa con una bomba dall’arco che chiude la seconda frazione di gioco. 3/4 dalla lunga, 1/6 da due punti ma E.T dà l’impressione di aver ritrovato ufficialmente la serenità, la spontaneità e la leggerezza tipica quasi di un film d’animazione. Oscar al miglior film d’animazione.

Biligha 7. Distinto il 4/7 totale dalla media distanza e il 3/3 ai liberi che vanno a disegnare una prestazione complessiva di 11 punti in 29 minuti sul parquet. Perde il duello interno sotto canestro con Thomas fotografando i suoi rimbalzi (3); tuttavia, sostiene i compagni facendosi trovare pronto nei momenti opportuni quasi come un fotografo, pronto a scattare al momento giusto. Premio alla migliore fotografia.

La capacità al tiro di Turner

Wojchiechovski 6,5. 4 punti e 3 rimbalzi in 9 minuti per l’italo polacco sempre più in palla nei meccanismi Leporiani. Si muove bene nel pitturato agendo da vero centro e segna soprattutto nella seconda frazione; 2/2 dalla media tra cui è da rimarcare la schiacciata in rovesciata su alley oop di Johnson-Odom. Oscar ai migliori effetti speciali (questi ultimi anche felicemente insoliti).

Mian 6. 13 minuti in campo e poco contributo se non quello di far rifiatare i compagni. Preserva gli equilibri in campo dei suoi compagni da vero Capo Tecnico del dietro alle quinte.

Gaspardo S.V. Molto poco sul parquet per un giudizio appropriato. Comparsa.

 

Le parole di coach Lepore in conferenza stampa:

 

Reyer Venezia

Haynes 8. MarQuez – attenti alla grafia, altrimenti si arrabbia – spara un 7/10 dall’arco per un totale di 25 punti in 29 minuti sul parquet. Recita con onore la parte dell’eroico condottiero che vuole salvare a tutti i costi la nave Reyer dal naufragio. I 26 di valutazione testimoniano come la statuetta del match avrebbe potuto essere sua se non fosse stato per l’esito infelice della partita. Miglior attore non protagonista.

Haynes MarQuez (Foto R.Caruso 2015)

MarQuez Haynes

Peric 5,5. L’ex Cremona – autore di un 4/10 da due e 6 rimbalzi – sfonda con incursioni da peso massimo nel pitturato avversario nella prima parte di gara giocando di mestiere con i compagni. Tuttavia, viene annichilito da Thomas con 3 stoppate subite e appare complessivamente fuori forma, nonostante il recupero dall’infortunio. Inibito e poco Peric (oloso).

McGee 5,5. Si mostra inquietante dalla lunga distanza solo in avvio quando prova a rompere il ghiaccio col Pala Radi. Non male la mira dalla media con un 4/7 per un totale di 14 punti a cui si aggiungono, però, 5 insolite palle perse. Disputa un match ampiamente al di sotto delle sue potenzialità, evidentemente turbato dai bei ricordi del periodo biancoblu. Mal di Oscar.

Bramos 5,5. L’impiego in Champions League di mercoledì ha scaturito una prestazione di carenza fisica per il giocatore col passaporto greco, che in 29 minuti mette insieme 9 punti con un 2/7 dall’arco e con 4 rimbalzi acchiappati. Partita sottotono e con poca Bramos(ia).

Ejim 5. Impiegato in Champions League durante la settimana mostra cenni di stanchezza fisica per tutto il match. Scarse percentuali dal campo nonostante un 2/4 dall’arco che comunque non salva una prestazione culminata con il raggiungimento dei 5 falli personali. Stanco.

Michael Bramos

Filloy 5. L’ex Cremona cerca di costruire la scenografia veneta dalla cabina di regia ma senza sortire particolari effetti nel pitturato cremonese. Sfruttato per 25 minuti da De Raffaele sforna 3 assist e 6 punti con pessimi numeri dall’arco che denotano la forma precaria. Niente Oscar alla scenografia per l’italo argentino.

Hagins 5. Mai decisamente in partita. Viene abbastanza inibito dalla coralità della squadra di casa in fase offensiva. In 11 minuti di gioco mette a segno 6 punti con un 3/3 dalla media; niente male per un giocatore normale, ma da lui ci si aspetta molto di più. Poco incisivo e indolenzito, perde la corsa a qualsiasi candidatura.

Ress 5. Il lungo ex Siena in 12 minuti sul parquet non riesce a sfruttare quella che è sempre stata una della sue armi letali: il tiro da tre. Per lui 1/3 dall’arco per un totale di 3 punti complessivi e qualche rimbalzo spicciolo. L’unico Premio a cui potrebbe ambire sarebbe quello alla carriera, tralasciando stasera…

Viggiano 5. E’ il secondo giocatore meno utilizzato da coach De Raffaele. Per lui una gara di un decina di minuti dove mette a referto un 1/4 dal campo, tra cui si distingue la tripla arrivata nel terzo quarto. E dire che poteva essere un papabile candidato all’Oscar al miglior cortometraggio.

Ortner S.V. Molto poco impiegato il lungo austriaco per una valutazione degna di nota. Comparsa

 

Le parole di coach De Raffaele in conferenza stampa:

And the Oscar goes to…

TaShawn Thomas

T.Thomas 9. 22 punti, 13 rimbalzi, 3 stoppate, 1 assist e il secondo 35 di valutazione raggiunto in questa stagione. Basterebbe questo. Parte bene diventando immediatamente top scorer del match con 7 punti nel primo atto. Decisamente in partita, il prosieguo è fatto di una leadership silenziosa ed efficace; infatti, trafigge la difesa veneta a fari spenti e raccoglie rimbalzi come fossero margherite. MVP della serata, star delle pagelle da Oscar e i festeggiamenti del suo compleanno. E’ il non plus ultra che permette – forse – la  sua consacrazione