Ecco Danilo Gallinari, autore di quarantasette punti.

Ecco Danilo Gallinari, autore di quarantasette punti.

Nella notte tra il 10 e l’11 aprile del 2015, la storia del basket italiano è stata riscritta ulteriormente grazie a lui: Danilo Gallinari. E pensare che la partita per i suoi Denver Nuggets non era iniziata benissimo, anzi. La squadra del neo-coach Melvin Hunt è sotto 52-73 all’intervallo ed un Gallinari, forse troppo timoroso sin a quel punto, chiude un primo tempo da nove punti con due tiri segnati sui quattro tentati ma al Pepsi Center inizia a succedere qualcosa, qualcosa di storico. Trascorre un minuto dopo l’inizio del secondo tempo ed il Gallo rilascia in aria un jumper dall’angolo, va dentro. Novanta secondi dopo tenta una tripla, dentro e poi ancora un fade-away, una bomba ed uno step-back dall’arco dei 7.25, dentro, dentro ed ancora dentro. Il Gallo counter raggiunge quota ventidue mentre i suoi Nuggets si affacciano agli ultimi dodici minuti di gioco sotto di quattro, 89-93. Nel Colorado le lancette trascorrono ed il Gallo continua a segnare in tutti i modi, da un palleggio,arresto e tiro in cui pianta i piedi di Richard Jefferson ad un lay-up che supera le grandi leve di Tyson Chandler fino ad un tiro in allontanamento in faccia a Devin Harris ma tutto ciò non basta, si fa all’overtime sul 121-121. Il ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano è a quota trenta ma non si ferma qui perché nel primo dei due supplementari realizza due liberi ma soprattutto due triple che ammazzerebbero qualsiasi squadra ma non questi Dallas Mavericks. Nonostante ciò non si demoralizza e nel secondo overtime finalizza prima un coast to coast con un lay-up dolcissimo, poi una delle sette triple, sulle dodici tentate, e poi schiaccia uno dei suoi nove rimbalzi con tutta la sua forza. I punti a referto sono quarantasette con soli ventitré tiri tentati dal campo ma tutto ciò non basta. Raymond Felton con quel tiro c’ha messo lo zampino, i texani sbancano il Colorado: 144-143.

Tutto ciò rappresenta una beffa atroce ma non è la prima volta che accade in quel di Denver perché nel lontano 9 aprile 1978, i Nuggets persero 137-139 nonostante David Thompson realizzò 73 punti. Ma in questo caso si può parlare di una sconfitta positiva, l’ambiente si è rivitalizzato, il Gallo ha dimostrato ancora una volta che è ritornato quello del 2013 e coach Hunt si sta dimostrando un valore che Denver può sfruttare in futuro. Che dire, grazie Gallo!

Qui la performance di Gallinari:   http://www.youtube.com/watch?v=HAqhXv955cI

INTANTO FUORI DAI PARQUET – C’è da segnalare una ottima notizia, Chris Copeland, vittima di un accoltellamento durante la notte tra il 7 e l’8 aprile a New York, è stato rilasciato dall’ospedale in cui era ricoverato. Il giocatore ha subito un intervento chirurgico all’addome e al gomito e, dopo ulteriori accertamenti, si è deciso di dimetterlo. Nel frattempo un altro giocatore coinvolto nella serata movimentata ovvero Thabo Sefolosha deve terminare qui la stagione poiché, durante la famosa notte di NYC, si è rotto una caviglia.

In azione con la maglia dei Sacramento Kings, David Stockton. (Fonte:www.csnbayarea.com)

In azione con la maglia dei Sacramento Kings, David Stockton. (Fonte: www.csnbayarea.com)

SOTTO L’OMBRA DI JOHN – From Stockton to Malone to Stockton to Cousins? Da oggi si può. Ciò perché il figlio del grande John, David, ha avuto una possibilità da parte dei Sacramento Kings. Il play uscito da Gonzaga nel 2014 ha siglato un contratto valevole sino alle ultime tre partite della stagione e se dovesse interessare a George Karl, potrebbe ritagliarsi un posto nel roster della prossima stagione. Nel primo dopo il primo ten-day contract firmato a febbraio, i Kings lo hanno rispedito in D-League ma nella stessa lega di sviluppo, con la maglia dei Reno Bighorns ha fatto registrare statistiche interessanti. David ha una media di 20.1 punti, 4.2 rimbalzi, 9.4 assists (secondo nella D-League) con 2.5 rubate, tirando con il 46.1 percento dal campo ed il 39.8 percento da tre in 43 gare. Riuscirà ad assicurarsi un posto fisso nella lega? Solo il tempo lo dirà.


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