La Formazione del Maxibasket Milano Over 55, medaglia di bronzo ai Mondiali di Helsinki.

Il 4 agosto ai Mondiali FIMBA di Espoo, quando nella finalina per il 3° posto la Over 55 del Maxibasket Milano batteva 66-53 i padroni di casa della Finlandia aggiudicandosi la medaglia di bronzo, più di qualche persona si chiedeva “ma chi sono questi? Da dove vengono?”. Le stesse domande rimbalzavano sui social: l’altra formazione italiana, la Over 55 Fimba allenata fino all’anno scorso dal compianto Alberto Bucci e quest’anno dall’ottimo Lino Lardo ha vinto l’oro a Helsinki, calca i campi di tutto il mondo del basket master da almeno 10 anni, da quando erano Over 45. Loro hanno vinto tante medaglie, hanno o hanno avuto giocatori con palmares di tutto rispetto, basti pensare al compianto Marco Solfrini, a Flavio Carera, Marco Tirel, Roberto Bullara, Stama, Bonino, Ponzoni e altri campioni degli anni ’90 e oltre. Ma i “milanesi” chi sono? Come mai saltano fuori solo ora? Dove sono stati fino ad oggi? 

Mario Vignati, Andrea Bassani, Luca Valsecchi e Nino Petrosino.

Pensate che il presidente Gabriele Camorani ci ha rivelato che le aspettative iniziali non erano molto elevate e la squadra aveva previsto di rientrare in Italia la domenica mattina, quando si giocano le finali, alle quali non pensavano certo di arrivare. Hanno dovuto spostare i voli alla sera o al giorno dopo, visto che la finale per il 3° posto si è giocata alle 11.15 di domenica mattina e non è stato possibile anticiparla al sabato.

La società Asd Maxibasket Milano Over 55, nasce esattamente 2 anni fa, fondata da Giorgio Papetti (medico, ex-Simmenthal e Mobilquattro, creatore del Museo del Basket) e presieduta da Gabriele Camorani. Si erano appena conclusi i Mondiali di Montecatini del 2017 e il MaxiBasket si era affacciato prepotentemente anche in Italia. I milanesi appassionati di basket non mancano ed ecco che nel giro di pochissime settimane una quarantina di soci iniziano a ritrovarsi… contribuendo all’espansione del Maxibasket anche a Milano, con idee e risultati legati al concetto di progettualità sostenibile.

 

Tutto è stato curato con semplicità e chiarezza, allorquando la Società, dopo aver disputato con due formazioni Over 55 e Over 60 un ottimo torneo over 45 nel campionato Provinciale Uisp, a maggio ha selezionato 12 soci per un torneo internazionale in Spagna e, a seguire, altri 13 destinati a rappresentare in maglia azzurra Maxibasket Milano.

Nino Petrosino con Volkov della nazionale Ucraina, sconfitta 51 a 47.

In particolare quest’ultimo gruppo, coordinato da un affiatato staff tecnico,  attraverso regolari e specifici allenamenti settimanali, ha preparato soluzioni tecniche che hanno consentito il percorso che ha condotto lo scorso 4 Agosto al podio mondiale.

Giovanni Bassi, top scorer assieme a Luca Valsecchi.

Ai mondiali Fimba di Espoo ha partecipato a vario titolo la metà dei soci, e la squadra ha colto un prestigioso terzo posto assoluto con 4 vittorie consecutive nelle fasi preliminari contro Cile, Estonia, Uruguay e Ucraina, che hanno poi consentito alla squadra di misurarsi con la forte Fimba Italia 55 di Lino Lardo (che come dicevamo è la più forte formazione presente al torneo over 55, poi vincitrice del titolo) senza sfigurare e andandosi poi a prendere il bronzo dopo un’autorevole gara contro i padroni di casa della Finlandia B.

Il gruppo ha sostenuto nel giro di 8 giorni 6 partite (5 vinte e una persa), senza particolari infortuni, interpretando ogni gara con finale crescente, segno di ottima preparazione sia tecnica, che fisica che parimenti mentale, confermata anche dalle cifre espresse nel torneo, concluso con un punteggio medio di 57 a 48 (almeno 3 possessi palla in più), indice di attacco regolare e buona difesa. 

Giò Bassi a segno ai Mondiali di Helsinki contro l’Estonia

Il roster presentato ad Helsinki, sotto la guida di Andrea Bassani (si, proprio lui, il manager italiano di Euroleague) e del suo assistente Mario Vignati, includeva un’eccellente copertura nei ruoli ove alle guardie Bassi (osteopata tra l’altro anche dell’AX Olimpia Milano), Biffi, Petrosino e Valsecchi si sono affiancate le ali Blasi, Brambilla (già giocatore in A1 con Xerox), Donato e Grassi, i jolly Villella e Cannizzaro e i lunghi Albique, Marchetti (con presenze nella massima serie a Pesaro) e Fausto Bargna (quest’ultimo con all’attivo esperienze internazionali con Cantù, Olimpia, Bancoroma).

Luca Valsecchi a canestro.

Coach Andrea Bassani è stato una delle rivelazioni: si è indubbiamente divertito in questo ruolo per lui insolito ma che ha interpretato al meglio, lo si vedeva lontano un miglio, quando con piglio e decisione gestiva situazioni difficili, anche emotivamente. I giocatori Over non sono facili da gestire, sono adulti fatti e formati, talvolta pensano di sapere tutto loro, devono riconoscere la leadership del coach o in campo si rischia di avere tanti “salvatori della patria”. In questo Andrea è stato un vero maestro, restando amico gioviale fuori dal campo e allo stesso tempo riuscendo creare un gruppo affiatato e focalizzato in campo. A coadiuvarlo in panchina un prezioso Mario Vignati, grande esperto e conoscitore di basket. Certo, la squadra ha avuto per 2 anni coach del livello di Paolo Casalini, e c’erano anche Cesare Angeretti e Igino Fucci ad allenare, nomi che non hanno bisogno di presentazioni. E’ evidente che la Qualità delle persone paga, e in Finlandia lo si è visto chiaramente.

 

Lo staff si è dimostrato vincente quindi anche per l’eccellente aspetto umano fatto da immediata coesione fra persone apparentemente molto distanti per storia, palmares e livello di pratica raggiunto nella propria esperienza agonistica, in cui giocatori che hanno disputato e vinto competizioni nazionali ed internazionali hanno avuto atteggiamenti inclusivi e di incoraggiamento verso chi non ha vissuto tali dimensioni competitive, favorendo momenti di goliardica convivialità che hanno rafforzato lo spirito di gruppo sino ed oltre il raggiungimento del risultato.

Andrea Bassani chiede ai suoi un ultimo sforzo per portare a casa la vittoria, “…in onore della maglia azzurra che portiamo!”.

Bisogna ricordare che quando gli attuali Over 55 erano 20-30enni, a Milano giocavano ben 2 squadre in Serie A, Simmenthal e All’Onestà, poi divenute Innocenti/Tracer e Mobilquattro/Xerox, con ottimi vivai giovanili e dunque gli ex-giocatori milanesi non dovrebbero mancare. C’è chi non ha mai smesso di allenarsi o di giocare, e chi invece ha fatto altri sport e ha ripreso col basket proprio per entrare nelle squadre Maxibasket Milano e disputare allenamenti, partite e campionato Uisp. 

In sintesi, un’ottima esperienza per tutti, frutto di un importante percorso di sviluppo per la relativamente giovane società milanese, attesa per la prossima stagione a conferma di questo interessante trend evolutivo. E il Maxibasket continua la sua crescita travolgente in tutta la penisola, l’entusiasmo non manca e ad oggi è diventato anche un veicolo pubblicitario appetibile per le aziende che vogliono comunicare alla “silver economy”, gli over 40-50 con potere e disponibilità economiche superiori ai 20enni.


testo Mario Vignati e Savino Paolella - Foto di Savino Paolella