Gli azzurri della nazionale Over 40 di Alberto Bucci in festa dopo la finale vittoriosa contro la Grecia - Foto di Savino Paolella

Gli azzurri Over 40 di coach Bucci in festa dopo la vittoriosa finale con la Grecia  – Foto di Savino Paolella

Tre medaglie pesanti – Tre titoli mondiali a Salonicco, è il maggior successo di sempre di formazioni italiani in competizioni straniere. Alle medaglie d’oro due nazionali azzurre (categorie Over 40 e 50) si è aggiunta quella della formazione indipendente Master Basket Italia nella categoria Over 45. Nessuna nazione ha riportato ai mondiali di

L'articolo che 'Metro Sport' ha dedicato a Mario Boni

Il quotidiano greco  ‘Athletikà Neà’ definisce  Mario Boni il “pazzo italiano”

maxibasket un successo così ampio. Un successo che vale tanto non solo per il numero di titoli, ma anche per la loro importanza, il peso specifico – diciamo così – delle medaglie d’oro. L’Italia infatti ha dominato nella fascia di età dai 40 ai 50 anni: nelle  tre categorie, cioè, in cui si iscrive il maggior numero di squadre e in cui la concorrenza è maggiore.
Selezione naturale – La categoria più affollata è stata quest’anno la Over 50, con 25 squadre. Dalla Over 55 in poi fino alla Over 75 il numero delle squadre in lizza decresce sempre più per selezione naturale – diciamo così – fino ad arrivare alle due della categoria Over 75 (Brasile e Cile), che hanno disputato il girone eliminatorio assieme alle tre della categoria Over 70. Il Brasile ha vinto l’oro nella categoria Over 75. Agli Usa è andato il titolo fra gli Over 70.
Pazzo italiano – I giornali sportivi greci hanno fatto a gara nell’intervistare Mario Boni, che ha giocato nelle file dell’Aris Salonicco nel 1986 conquistando una Coppa Korac, una Coppa di Grecia e soprattutto il cuore dei greci di parte Aris. Il quotidiano ‘Athletikà Neà’ (Notizie Sportive) ‘Metro Sport’  ha pubblicato un bel pezzo sul nostro Mario Boni. Titolo: “Il ‘pazzo italiano’ di nuovo in piedi”. Un altro quotidiano, ‘Metro Sport’ che riporta le foto delle due nazionali azzurre vincenti, ha un riquadro in cui mette in rilievo l’impresa di Mario nella giornata conclusiva: “Il ‘pazzo italiano’ ha segnato 46 punti nella finale contro la Slovenia”.
Boni Forever – Ancora ‘Metro Sport’ a pag 37 ha un articolo dedicato al nostro magnifico  ‘pazzo’ Boni. Titolo: “Adesso (Mario Boni) presenta un biglietto a lunga scadenza”. In altre parole: a 50 anni si è

Le foto delle nazionali azzurre Over 40 4 e 50 nel quotidiano greco 'Metro Sport'

Le foto delle nazionali azzurre Over 40 4 e 50 nel quotidiano greco ‘Metro Sport’

presentato nelle competizioni della Fimba di maxibasket e promette di rimanerci per molti anni ancora. Per quanto? A giudicare dal tipo, diciamouna ventina d’anni. Sempre che ci siano altri ‘pazzi italiani’ disposti a giocare in una formazione Over 70.

E pensare che un anno fa Boni aveva dichiarato in Sky Tv di chiudere la carriera. Ma il successo di Salonicco lo ha rivitalizzato. Al quotidiano ‘Il Cittadino’ di Lodi Mario ha dichiarato: l’anno prossimo potrei giocare nella squadra di Monsummano Terme, in Divisione Nazionale C. Per chi non lo sa Monsummano è attaccata a Montecatini, dove Mario ha giocato per tanti anni, adorato dai tifosi.
Quarantenni incredibili – Se Boni ha colpito l’attenzione con i suoi 46 punti nella finale Over 50, l’impresa più grossa e sorprendente è stata quella degli azzurri Over 40, che – dopo un imprevisto scivolone nella prima gara (contro la Germania) si sono riscattati compiendo un percorso con ostacoli sempre più alti: Serbia, Montenegro campione d’Europa in carica, Ucraina e Grecia: tre avversarie tutte degne della finale. Sì, possiamo dire che la nazionale Over 40 ha giocato tre finali. E le ha vinte tutte e tre.
Capolavoro di Bucci – L’incredibile rimonta della nazionale Over 40 è stato il capolavoro di Alberto Bucci, che ha

 Zudetich e Esposito felici con medaglia e coppa

Zudetich e Esposito felici con medaglia e coppa (Foto Savino Paolella 2013)

saputo risvegliare l’orgoglio, lo spirito di squadra, una forsennata voglia di vincere. L’unica sconfitta, nella prima giornata, è venuta proprio perché Bucci non aveva avuto il tempo materiale di plasmare la squadra secondo il suo stile.
Zudetich, emozione azzurra – Nella sconfitta iniziale con la Germania qualcuno ha reso poco per la stanchezza, altri per la scarsa intesa con i compagni. E anche chi, come Stefano Zudetich, è stato vinto dall’apprensione di vestire la maglia azzurra: “Era la prima volta, e forse ho sentito troppo la responsabilità. Certo, un’emozione molto forte, difficile da spiegare”.  Ma Stefano ha assorbito presto l’emotività e nelle successive gare il suo rendimento è cresciuto di partita in partita. Chi gli ha dato la carica? Semplice, la maglia azzurra.
mario natucci


Foto di Savino Paolella 2013