Gli Over 65 scherzano mostrando la grinta. Da sinistra ecco Papetti Talamas, Giannini, Napolitano, Tomasella e Veronesi. (Foto Paolella)

Verona – Nel Sud ha lasciato un buon ricordo, al Nord è meno noto. Luciano Giannini, un passato prestigioso nella Juve Caserta, si è presentato venerdì 3 marzo per la prima volta a coach Tonino Zorzi e ai suoi nuovi compagni di avventura infilando il canestro da ogni posizione. E negli esercizi ordinati dal coach, quando c’era da correre, filava senza affanni e senza lingua fuori. A chi gli chiedeva una spiegazione, dava una risposta assai semplice e convincente: da cinquant’anni – diceva – non ho mai smesso di giocare. Beh, se siete ancora giovani e avete voglia di giocare un bel giorno nella nazionale Over 70 o giù di lì, ora sapete come fare: non smettete di giocare, e il vostro momento azzurro verrà di sicuro.
Eccezione – Giannini, fra gli ‘Over’ che si stanno preparando per i mondiali di Montecatini, è un’eccezione. La regola è quella di recuperare il tempo passato lontano dai campi da gioco allenandosi e faticando. Nel secondo allenamento nella città di

Marco Veronesi a segno sotto lo sguardo di  Carlo Napolitano (Foto Paolella)

Giulietta gli Over 75, 70 e 65 di coach Tonino Zorzi hanno fatto registrare progressi lungo la strada che li porterà ai mondiali di Montecatini (30 giugno – 9 luglio). Certo, c’è ancora parecchio da fare, ma i nostri highlander hanno riserve di entusiasmo e spirito di sacrificio che non si sono esaurite con i tanti anni che sono passati. Abbastanza da osservare che se i giovani d’oggi ne avessero la metà, il nostro basket non sarebbe gravato dai problemi che lo tormentano. Si dirà che questo è un discorso tipico da terza età (anche il sottoscritto ci è dentro) ma così non è. Chi ha vissuto anche la prima e la seconda età, è in grado di fare un confronto. Che è piuttosto impietoso per i giovani.
Progressi, dicevamo. Claudio Turra è irriconoscibile – ovviamente in meglio – rispetto al suo primo allenamento. A quattro mesi dall’intervento chirurgico al ginocchio Giorgio Cedolini corre senza problemi, e continua a far centro con buona regolarità. Marco Veronesi spicca con sempre maggiore padronanza ai rimbalzi e ha migliorato il tiro. Giuliano Ceper, new entry, si è presentato già in discreta forma. In breve tutti

Nino Comelli in entrata lungo la linea di fondo, controllato da Vasco Properzi. A destra Peppe Vento e Giorgio Bortolozzi (foto Paolella)

hanno fatto un passo o due in più da un mese a questa parte. Gli stagionati azzurri stringono i denti e insistono, secondo il suggerimento di coach Zorzi, che raccomanda di allenarsi nelle città di residenza per conto proprio, di riprendere confidenza con pallone e canestro, di togliersi di dosso la ruggine degli anni.
 C’è anche chi di ruggine non ne ha ormai più, e ha solo il problema di mantenere la forma. Come il già citato Giannini, e come Peppe Vento, che praticando livello internazionale il tennis per i Master, vanta una freschezza atletica invidiabile, e che ha ritrovato in fretta  tiro e fondamentali del basket, lo sport che è la sua vera passione. Dalla Campania con passione – All’allenamento di Verona  un nutrito contingente di giocatori dalla Campania: a Paolo Gambardella e a Pino Maresca si sono aggiunti Claudio Talamas, Carlo Napolitano, e per l’appunto il bomber mancino Luciano Giannini. Il Veneto è la regione che dà il maggior numero di giocatori: Bonetto, Properzi, Flaborea, Cedolini, Bortolozzi, Arrigoni,

Ceper realizza in semigancio davanti a Bortolozzi e Cedolini (Foto Paolella)

Rama, ai quali sono aggiunti nel secondo allenamento i veronesi Zanardi e Menato. Notevole anche il contributo della Venezia Giulia: coach Zorzi, Turra, Comelli, Ceper, Tomasella, Devetag.
Generosa l’ospitalità offerta da Verona, e in particolare dall’associazione ‘Amici del Basket’, rappresentata dalla presidente Paola Dalla Longa. Presente all’allenamento l’assessore allo Sport del Comune di Verona Alberto Bozza, che ha detto di essere orgoglioso di aiutare vere e proprie glorie del basket a prepararsi per l’appuntamento mondiale.
Giuseppe Biasi, presidente provinciale veronese dell’ U.S. Acli ed ex giocatore, ha invitato le formazioni di coach Zorzi ad allenarsi prossimamente nella palestra del magnifico Centro sportivo del Sacro Cuore. Invito accettato al volo: la truppa di coach Zorzi sarà di nuovo a Verona il 17 marzo.
Alessandro Spinetti, illustre ex della Stella Azzurra di Roma, ha fatto sapere che intende prenotare presto l’albergo a Montecatini nel periodo  dei Mondiali per applaudire gli azzurri e fare il tifo per loro. Con lui saranno nella città termale altri campioni del passato – a cominciare da Paolo Vittori e Claudio Velluti – che, per

Properzi in entrata cerca di evitare la guardia di De Rossi. A destra Ceper.     (Foto Paolella)

vari motivi non hanno potuto aggregarsi ai giocatori impegnati nella rassegna iridata.
La previdenza di Spinetti non è esagerata, visto che i mondiali di quest’anno hanno già stracciato il primato mondiale di squadre e che porteranno a Montecatini migliaia di ospiti da tutto il mondo. Ormai sono quasi 400 le formazioni delle varie categorie – fra maschili e femminili – che si sono già iscritte. Precedente record: 232 squadre a Orlando (Florida) nel 2015. L’attrazione fatale degli stranieri per l’Italia – e in particolare per la Toscana – funziona a meraviglia. Solo gli atleti  saranno 6 mila. Ma, come succede di regola nelle competizioni del maxibasket, molti di loro porteranno con sé moglie o compagna, figli, nipoti, parenti e amici: sicché Montecatini sarà invasa da oltre 10 mila persone.

Coach Tonino Zorzi catechizza i suoi highlander                                                                        (Foto Paolella)

Maxibasket da record – Non esiste al mondo nessun altro sport che, come il basket, sia in grado di radunare tanta gente per oltre una settimana. La maggior parte degli atleti che partecipa ai mondiali si muove per fare una vacanza che, in più, offre la possibilità di giocare a basket. I rimanenti atleti – fra un terzo e un quarto – si muovono per vincere o per salire sul podio e, ciò che non guasta, fare in più una vacanza. L’Italia appartiene a questo ristretto gruppo. E negli ultimi 8 anni ha legittimato le ambizioni portando a casa dieci titoli europei e 5 mondiali nelle categorie Over 40, 45 e 50. Adesso tocca ai senatori imitare i colleghi più giovani.
mario natucci


testo Mario Natucci, Foto di Savino Paolella