Lyetuvos Rytas Vilnius-Fiat Torino 101-68

La trasferta in Lituania della Fiat Torino viene affrontata da Poeta e compagni con lo stesso spirito della gita fuori porta: il Lietuvos Rytas si prende la prima vittoria della seconda fase di EuroCup imponendosi facilmente sul proprio parquet per 101-68, con la gara mai in discussione. La Fiat non riesce mai ad entrare in partita, tirando malissimo e concedendo tantissimo sotto le proprie plance. I padroni di casa sono infatti dominanti a rimbalzo, strappandone ben 23 nella metà campo della squadra di Recalcati (58-35 il computo totale), concretizzando al meglio tirando 26/39 nell’area (Echodas 22 punti con 7/8 al tiro). Di contro, Poeta e compagni hanno la mira appannata al tiro, litigando con i ferri della Siemens Arena dall’arco: solo 2/14 da tre punti, con la prima conclusione che accarezza la retina soltanto dopo 28 minuti, quando lo scarto era già a quota 20. Una gara mai in discussione, con il Lietuvos Rytas che preme subito sull’acceleratore e butta subito indietro la squadra di Recalcati, sotto 30-14 già dopo 10’. Torino non reagisce e non mette in piedi una reazione credibile, lasciando il pallino del gioco in mano alla squadra di Kurtinaitis che controlla a piene mani, sfiorando anche il +40 nel finale.

Dolomiti Energia Trento-Buducnost Podgorica 105-106 d2ts

Trento dice addio alla EuroCup dopo una maratona di 50′, piena di pathos ed adrenalina ed in cui si è visto tutto ed il contrario di tutto. Una gara in cui Trento ha subito, ha avuto in mano il match, è stata graziata, ha ingenuamente permesso al Buducnost di allungare la sfida fino al secondo overtime, dove l’Aquila era riuscita con una magia di Shields a riprenderla prima che una follia di Beto la regalasse di nuovo al Buducnost. La squadra di Buscaglia perde un match in cui tira con il 48% da 3 punti, domina a rimbalzo, smazza 22 assist e chiude con una valutazione migliore. Paga alla fine la solita serata storta ai liberi di Hogue e Sutton (8/18 complessivo per loro), l’ingenuità di non commettere fallo sul +3 alla fine del primo overtime ed il fallo di Beto sull’ultimo tentativo di Ivanovic. Il Buducnost ringrazia lo stesso Ivanovic e Gordic, in una partita in cui tira peggio di Trento (ma segna la tripla più importante) e soffre l’intensità difensiva e l’aggressività a rimbalzo dell’Aquila. Dopo 20′ di sofferenza, in cui solo il 50% da 3 e gli 8 rimbalzi offensivi consentono a Trento di restare in scia, è un break di 17-0 a metà terzo quarto, ispirato da Hogue e da un Toto Forray da 27 punti e 4/5 da 3, che sembra spaccare la partita ed indirizzarla verso Trento, che però non riesce a chiudere la pratica, nonostante si riveda un Gutierrez aggressivo nell’ultimo quarto. Anzi l’Aquila deve ringraziare Landry che non concretizza il “criminale” antisportivo di Sutton a 16″ dalla sirena, portando il match all’overtime. Come miracolata Trento riprende in mano la partita che sembra finita a 60″ dalla fine del primo supplementare quando Sutton firma il +5, ma dopo il 2/2 ai liberi di Nikolic il Buducnost ha la palla per il nuovo pareggio che Gordic sfrutta allungando la partita, che in realtà si ferma per diversi minuti per capire prima se il tiro di Gordic è da 2 o da 3 e poi, causa un blocco del cronometro, se il canestro della vittoria di Ilic sia o meno arrivato in tempo utile. Dopo un’attesa infinita si torna in campo e senza più energie si gioca solo di nervi, con un finale da raccontare. Sehovic trova la tripla del +3, Flaccadori riavvicina sul -1 e dopo l’errore di Gordic, Shields trova una magia per il +1, lasciando meno di 2″ al Buducnost. Sulla rimessa Nikolic riceve a 2 metri dal canestro ma fuori equilibrio, Beto però contrasta con troppa foga e commette un sanguinoso fallo che Nikolic converte nel 2/2 che vale successo e qualificazione.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Grissin Bon Reggio Emilia-Unics Kazan 76-75

La Grissin Bon batte ancora Kazan dopo una grandissima rimonta, coronata con un ultimo quarto eccezionale. Kazan parte meglio e tocca in fretta il +17 (13-30), poi Della Valle si mette a lavoro e con 15 punti in 20′ trascina i compagni rimettendoli in partita. Nonostante tutto Kazan sembra tenere in mano l’inerzia tanto da allungare ancora oltre la doppia cifra nel finale di terzo quarto, chiuso ancora davanti di 10 punti. La gara però cambia improvvisamente ad inizio ultimo quarto, quando un Ejim molto nervoso commette due falli in meno di 1 minuto, e dopo il quinto fallo continua a protestare beccandosi un tecnico che di fatto gira l’inerzia. Reggio è brava ad approfittarne e riportare il match in equilibrio. Il finale è thrilling, con Wright che mette il +1, di fatto decisivo, a 60″ dalla sirena. Kazan sbaglia tre attacchi consecutivi, poi Ponkrashov commette antisportivo su Reynolds che fa 1/2 dalla lunetta, stesso score per Wright, sempre su un antisportivo a Lasme. Poi Della Valle sempre dalla lunetta fa 2/2, Colom da 9 metri trova la bomba della speranza con 7″ da giocare, ma Reggio è brava a rimettere e trovare con Mankoishvili il lay-up della sicurezza. Reggio adesso è prima e basterà battere Limoges per staccare una meritatissima qualificazione.

(a cura di Alessandro Aita, Fabrizio Quattrini e Matteo Meli)


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