Squadra di grande tradizione la Stella Rossa divide con il più titolato Partizan il ruolo di simbolo del basket serbo. Dodici campionati nazionali e tre titoli serbi dopo la frantumazione della ex Jugoslavia, una storica Coppa delle Coppe nel 1974 firmata in panchina dal grande Aza Nikolic, straordinario allenatore della prima “valanga gialla” varesina nei primi anni 70’.

Igor Rakocevic pericolo pubblico numero 1 per la Dinamo

Dopo alcune stagioni contrassegnate da risultati modesti i biancorossi di Belgrado hanno profondamente rinnovato la squadra. Il pezzo pregiato della campagna acquisti estiva è stato l’ex senese Igor Rakocevic, tornato alla base dopo le tante esperienze in giro per l’Europa, oltre alla parentesi NBA con la maglia dei T’Wolves. Roster rinnovato e potenziato con l’approdo di De Marcus Nelson, Boris Savovic ed Elton Brown con il chiaro obbiettivo di far bene sia in campionato (Lega Adriatica) ma anche con prospettive interessanti in Eurocup.

Stagione 2012/2013
Nonostante le premesse positive la partenza della Stella Rossa è stata drammatica in campionato con 4 sconfitte su cinque uscite. Immediate le contromosse dello staff tecnico dei belgradesi che hanno prima tagliato il deludentissimo ex pesarese Morris Almond, poi chiuso il rapporto con coach Lazic al cui posto è arrivato Vlada Vukoicic.

Con il nuovo allenatore Rakocevic e compagni si sono letteralmente trasformati: ben 6 le vittorie consecutive tra Lega Adriatica ed Eurocup, importante il propellente garantito dalla vittoria nel derby con il Partizan al Pionir ma con il fattore campo a vantaggio dei bianconeri. I miglioramenti dei serbi sono arrivati soprattutto da una ritrovata fluidità offensiva, cresciuto il veterano Rakocevic ne hanno giovato anche l’estro e l’atletismo di De Marcus Nelson, importanti anche i progressi di Boris Savovic che ha mezzi atletici e talento per dare molto fastidio ai lunghi sassaresi. Completano il quintetto i due americani Elton Brown, solido atleta e buon rimbalzista, e Mike Scott, arrivato dopo la partenza di Almond ed esploso nella partita casalinga contro Orleans. Dal pino attenzione all’esperienza nel pitturato di Rasko Katic e Bojan Subotic che possono garantire punti e, soprattutto, buon lavoro a rimbalzo.

L’INTERVISTA: coach Vlada Vukoicic

DB: Dopo una partenza difficile siete riusciti ad invertire la marcia conquistando diverse vittorie tra cui quella prestigiosa nel derby contro il Partizan. Quali sono stati i fattori chiave del vostro miglioramento?
VUKOICIC:” La società ha apportato alcuni cambiamenti dopo l’inizio di stagione, un nuovo giocatore come Mike Scott ed ovviamente me in panchina. Abbiamo provato a modificare il ruolo in campo ad alcuni giocatori, altri invece avevano forse solo bisogno di tempo e pazienza per allenarsi bene con i compagni. La ricetta migliore restano sempre le vittorie, dopo aver trovato alcuni buoni successi si è instaurato un clima di grande fiducia in tutto il gruppo ed i risultati recenti sono frutto di questo entusiasmo”.

DB: Sei vittorie consecutive di cui due in Eurocup, qual è stato l’impatto in coppa per la vostra squadra e quali i possibili obbiettivi stagionali in questa competizione.
VUKOICIC:” L’Eurocup è un grande stimolo per tutti noi, il nostro girone è particolarmente difficile ed equilibrato ma credo che possiamo avere buone chance di passare il turno. Il livello della competizione in generale credo sia molto alto con tante squadre di grande potenziale, alcune delle quali hanno giocato e, bene, in Eurolega lo scorso anno. L’ambizione ci porta a pensare di poter provare a tornare in Eurolega il prossimo anno ma sappiamo che sarà un’impresa davvero difficile”.

DB: Domani sera vi aspetta la sfida contro la Dinamo Sassari, quali saranno a suo parere le insidie di questo match e cosa teme di più del Banco di Sardegna.
VUKOICIC:” La Dinamo sta giocando una grande stagione nel campionato italiano, le 6 vittorie che hanno già conquistato sono un passaporto che legittima le qualità dei nostri rivali e quindi dovremo fare parecchia attenzione. Hanno una squadra con giocatori di grande talento ed esperienza: penso a Drake e Travis Diener, ma anche Thornton ed Ignerski sono giocatori di grande spessore e caratura internazionale. Fermare giocatori di questo calibro e talento sarà la nostra priorità, cercando di togliere loro ritmo offensivo, fattore che li farebbe diventare letali. Sarà decisiva la nostra capacità di poter bloccare le loro fonti di gioco attraverso una forte aggressività difensiva, se non saremo adeguatamente concentrati in questo particolare aspetto la gara diventerà davvero complessa per noi”.