Georgi Joseph (ASVEL) in gancio contro Marko Scekic.  (Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Georgi Joseph (ASVEL) in gancio contro Marko Scekic. (Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Non ci fosse una partita da giocare, la “gita” nella città dei fratelli Lumière potrebbe pure essere piacevole. Invece nessuna aspirazione turistica per la truppa biancorossa, che domani sera (ore 20:00) dovrà scendere in campo all’Astroballe in un match che definire inutile per i ragazzi di Frates è scrivere poco. Ma da qui alla fine di dicembre sarà sempre così: gli errori, l’inesperienza, le difficoltà in generale che hanno caratterizzato il claudicante cammino europeo della Cimberio hanno chiuso presto, troppo presto, le speranze di qualificazione ed ora costringono la squadra a sobbarcarsi trasferte e partite (ancora tre) che varranno solo per le statistiche e, perché no, per l’onore. Guardarsi indietro e recriminare è esercizio simile ad un amabile chiacchierata con la propria eco, dunque in casa varesina si riparte dal “brodino caldo” della vittoria contro Pesaro in campionato che ha posto fine all’orribile novembre cestistico sotto il Sacro Monte, fornendo al contempo qualche spunto da cui ripartire. L’avvento del figliol prodigo Banks è uno di questi. Al di là del test poco probante per via dei limiti della Vuelle, la guardia di ritorno da Israele è sembrata dare una certa dose di vivacità ad una squadra in preda al pessimismo ed alla paura, mostrando allo stesso tempo peculiarità (visione del gioco, arresto e tiro, tagli sotto canestro a muovere un attacco altrimenti statico) che i due mesi di Coleman avevano fatto scordare. E’ certamente ancora presto per esprimersi senza timore di essere contraddetti sull’impatto che Adrian potrà avere a livello tecnico e di squadra, ma la strada sembra giusta. Ed una partita in più nelle gambe (a maggior ragione senza l’ansia del risultato) può servire a favorire l’integrazione dell’ultimo arrivato. La contesa contro Villeurbanne (e le altre a seguire) sarà un test anche per chi, in casa Cimberio, non può più dormire sonni tranquilli: si fanno i nomi di Clark, di Hassell e di Scekic, tre giocatori che per il momento non hanno reso secondo le attese (Scekic), non sembrano adatti a questa squadra (Clark) o stanno vivendo un’involuzione marcata (Hassell). La volontà della società di non fermarsi all’innesto di Banks e di proseguire oltre nel “restayling” della rosa (sebbene non nell’immediato), li potrebbe chiamare in causa: starà a loro “salvarsi”.

Per l’Asvel, invece, il match in programma assume ben altra valenza. I francesi non hanno assolutamente messo nel cassetto il sogno di proseguire in Eurocup, sebbene le ultime due sconfitte – in casa contro Ulm e crollando (86-48) a Lubiana – abbiano complicato la strada dei “verdi”. E’ probabile che tutto si deciderà all’ultima giornata nello scontro diretto con Valencia, ora terza, ma è basilare per i francesi non perdere ulteriore terreno. All’andata gli uomini di Pierre Vincente espugnarono Masnago al termine di un match condotto dall’inizio alla fine e giocato esaltando l’intero collettivo a disposizione. Nove uomini a segno, apporto considerevole della panchina ed attacco pregevole: queste le immagini scolpite nella memoria. Insieme alle giocate del play Cedric Jackson (15 punti, 8 rimbalzi e 6 assist per lui), vero leader offensivo di Lione, la solidità di Sy e Nsonwu sotto le plance ed il talento di Keselj.

Arbitreranno l’incontro i signori Jovcic (Serbia), Cici (Albania) e Putenko (Russia).


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati