Marco Crespi (foto di E.Zito 2013)

Marco Crespi (foto di E.Zito 2013)

Marco Crespi (All. Montepaschi Siena)Se guardiamo solo all’aspetto numerico la partita l’abbiamo persa nel primo minuto del terzo quarto. Se invece ci soffermiamo sull’aspetto tecnico il mio pensiero va al primo quarto, alla difesa che abbiamo messo in campo in quel frangente. Abbiamo iniziato con grande aggressività, con la voglia di eseguire e lo abbiamo fatto molto bene e i 23 punti sono lì a dimostrarlo, però in difesa abbiamo concesso troppo e questo aldilà dei 26 punti realizzati dal Khimki ma proprio perchè non mordevamo come è nostro costume fare in difesa. Ecco questo è forse l’unico rammarico tecnico in una prestazione ancora complessivamente molto buona della mia squadra. Ricordiamoci che abbiamo giocato contro una grande squadra, che in stagione ha 19 vittorie e 1 sola sconfitta, che non merita certamente di essere qui in Eurocup bensì su palcoscenici più importanti, quindi il fatto di essere stati in partita fino alla fine non può che essere motivo di orgoglio per noi. Ripeto resta solo il rammarico per quel primo quarto in cui non siamo stati la solita Siena, aggressiva in difesa. Le rotazioni? La grande intensità a inizio ultimo quarto mi è piaciuta ed è sicuramente figlia del fatto che avevamo ancora tante energie da spendere. E’ vero adesso abbiamo delle rotazioni molto lunghe, lo stesso Udom deve entrare nell’ordine delle idee che da oggi in avanti giocherà anche diversi minuti. Questa deve essere la nostra nuova forza, i ragazzi devono capire che quando entrano in campo devono spremere tutte le proprie energie fisiche e nervose, perchè in panchina c’è sempre qualcuno pronto ad entrare per non far calare mai la nostra intensità. Per fare un paragone con altri sport potremmo pensare alle linee dell’hockey ghiaccio. E’ ovvio che tutto questo è bello e facile a parole, una cosa che anche i giocatori condividono, però far si che questo sistema diventi efficace servono giorni di allenamento e partite, e questo è il nostro compito“.

foto di Rudolf Getel

Rimas Kurtinaitis (fonte Wikipedia; Rudolf Getel)

Rimas Kurtinaitis (All.Khimki Mosca)Siena è una grande squadra, che arriva dall’Eurolega, e sapevamo sarebbe stato molto difficile giocare qui in Italia contro di loro. Sono contento per l’intensità che abbiamo messo in campo per almeno 35′. Abbiamo mollato un pò nel finale ma siamo stati comunque bravi a recuperare la concentrazione e a portare a casa una vittoria molto importante. Dite che meritavamo il posto in Eurolega? Mah non lo so, io sono lituano e non è facile per me dare queste risposte. Certamente in Russia si sta investendo tantissimo nel basket, ci sono molti soldi ed è strano che si abbia un solo posto sicuro per l’Eurolega, magari ci potrebbero aiutare visti i grossi investimenti che si stanno facendo, come si è fatto con il basket greco e turco in passato. Poi per noi quest’anno è stato molto complicato giocare il Qualifying Round perchè ho avuto i giocatori solo qualche giorno prima delle gare di Vilnius, per via degli Europei. Adesso siamo qui e cercheremo di vincere questa competizione, perchè ci teniamo tanto. Sull’ultimo time-out non ho voluto fare alcun dispetto a Crespi, anzi alla fine Siena ha segnato quindi forse ho fatto un favore a Siena. Ho chiamato time-out solo perchè ci tenevo alla differenza canestri e volevo giocarmi bene gli ultimi possessi“.

Erick Green, ottimo il suo avvio di gara (foto Alessia Bruchi 2014)

Erick Green (foto Alessia Bruchi 2014)

Erik Green (guardia, Montepaschi Siena)Abbiamo giocato contro una grande squadra, non riuscendo però a mettere sempre in campo la stessa intensità. Alla fine abbiamo perso per soli 6 punti, giocando un grande ultimo quarto soprattutto in difesa. Se avessimo messo in campo la stessa intensità per tutti i 40′ forse l’avremmo portata a casa, ma sappiamo dove abbiamo sbagliato e lavoreremo per correggere gli errori. I nuovi arrivi? Non c’entrano niente con questa sconfitta, loro sono eccezionali sia come uomini che come giocatori, si sono subito integrati umanamente con noi ma anche tecnicamente nel nostro sistema e ci stanno dando una grande mano. L’unico motivo per cui si è perso è perchè abbiamo trovato davanti a noi una squadra più forte che ha fatto le cose meglio di noi per tutti i 40 minuti


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