milanoASSAGO – La priorità era la vittoria, per evitare di trovarsi in una situazione di difficoltà e per cominciare a puntare in alto per davvero. Missione compiuta, per ora. Sono rimasti solo i resti dell’Aris, raccolti con il cucchiaino da coach Priftis in vista dell’impegno in trasferta contro il Panathinaikos di Sasha Djordjevic.
Dopo 20 minuti la questione era già ampiamente chiusa, sul +30 per Milano e senza fornire il minimo spiraglio riguardante una reazione degli ospiti. La squadra che ha battuto, la scorsa settimana, il Neptunas per 84-58 è stata asfaltata, lasciando davvero poco spazio alle interpretazioni. Sei giocatori in doppia cifra per Milano e ben 4 elementi che sono riusciti a collezionare una valutazione pari o superiore a 20. Aspettando la sfida tra Alba e Neptunas, la squadra di Repesa sembra aver mandato un messaggio molto chiaro agli altri gironi.

Logo_EurocupQuesta Olimpia, uscita con le ossa rotte dall’Eurolega, vuole vincere il campionato e arrivare in fondo in Eurocup. Sarebbe realmente cosa buona e giusta cercare di portare a casa un trofeo che, soprattutto in questa edizione, vede un numero sempre crescente di partecipanti di alto livello. Non bisogna farsi condizionare da alcune squadre viste fino a questo punto che, ovviamente, si attestano su di una fascia di media-bassa competitività. Cercare di vincere ogni partita nel girone, per poi presentarsi al prossimo turno candidandosi come una delle più accreditate per salire sul gradino più alto del podio: questo deve essere l’obiettivo di una squadra che, per svariati motivi, ha regalato più delusioni che soddisfazioni negli ultimi anni.
Tra una settimana, stando alle dichiarazioni congiunte di coach Repesa e di Claudio Limardi, dovrebbe tornare ad allenarsi con la squadra anche Rakim Sanders. Un elemento che sa bene cosa possa significare vincere nel campionato italiano e che, senza dubbio, vorrà confrontarsi anche in Eurocup con le altre maggiori avversarie. Un fattore, un giocatore duttile al servizio di un allenatore che ha accusato molto l’assenza di una rotazione profonda nella prima parte del campionato e che non vorrebbe assistere al ripetersi di una situazione analoga.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Altra buonissima prova per Lafayette (Foto Savino PAOLELLA 2015)

Un eccellente Macvan, un’altra prova più che buona per Lafayette, un Jenkins sempre più indispensabile per questa squadra e un Barac che fatica a carburare ma che poi trova la sua dimensione.
Gentile deve ancora acquisire la forma migliore e Simon deve capire quanto può essere davvero leader in questa squadra, in un modo differente dal figlio di Nando, ma allo stesso modo efficace.
Una partita in cui tutti gli elementi a disposizione del coach croato hanno messo piede in campo, nonostante ci si sarebbe aspettati di vedere un minutaggio superiore per Andrea Amato e, forse, qualche minuto in meno concesso a Daniele Magro, acclamato dal pubblico una volta uscito per cinque falli: una partita pessima per il lungo di riserva, nonostante la partenza in quintetto e le tante possibilità di fare bene contro una squadra nettamente inferiore, conclusa con un -2 di valutazione che stona tremendamente con la prova collettiva. Se non si dimostra in grado di sfruttare occasioni come queste per mettersi in mostra e guadagnarsi la fiducia dello staff tecnico, allora sarà ben difficile vederlo vestire la maglia biancorossa ancora a lungo.
Un risultato frutto di tanto lavoro in difesa, ricollegandosi alle parole di coach Repesa, e poco lavoro in attacco, per cercare di essere aggressivi per 40 minuti e perfezionare le rotazioni. Notevole come siano riusciti a mettere a segno 95 punti contro una delle migliori difese dell’Eurocup, ma di sicuro bisogna considerare che molti buoni attacchi sono il frutto di un atteggiamento corretto in difesa, elemento che è drammaticamente mancato ai greci.


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