Dolomiti Energia Trento – Zenit San Pietroburgo 103-81

Schiacciasassi Trento. Maurizio Buscaglia trova le risposte che voleva dai suoi ragazzi dopo le crepe messe in mostra con Capo d’Orlando e fa a brandelli sotto tutti i punti di vista (76-59 il conteggio dei tiri dal campo, 37-20 a rimbalzo) uno Zenit arrivato in Italia col favore del pronostico, rilanciando le sue ambizioni di qualificazione in un girone molto equilibrato. Non c’è praticamente storia al PalaTrento: Shavon Shields parte a razzo e nei primi tre minuti fa vedere i sorci verdi alla difesa di coach Karasev, che non sa che pesci prendere ruotando i suoi giocatori in maniera vorticosa, vedi l’ex Brindisi Reynolds che si accomoda in panchina dopo nemmeno 40’’. Il 17-0 con cui la Dolomiti ammazza la partita nei primi 3’ non è frutto dell’attacco, di per sé ottimo (7/11 complessivo), ma della difesa. Gordon e compagni non riescono proprio a creare una occasione buona per realizzare punti, rimbalzando sul muro chiamato Luca Lechthaler: lo Zenit colleziona quattro palle perse e tre miseri tiri presi, spiegando così il volo della Dolomiti. Gli ospiti non riescono ad entrare minimamente in partita, mentre i bianconeri non hanno minimamente voglia di uscirne: il vantaggio si mantiene sul 28-9 al 10’, mentre prima dell’intervallo Trento tocca addirittura il +30, con l’intensità che non cala nemmeno sotto tortura. Nel mentre lo Zenit, già scosso dall’avvio bruciante degli avversari, perde totalmente fiducia nei suoi mezzi sparacchiando dal campo (6/19 da tre punti, ma dopo uno 0/8 nei primi 20′, e 15/25 ai liberi) e affondando sotto i colpi della squadra di Buscaglia, che ribalta anche lo scontro diretto sfiorando anche il +40 prima di allentare la tensione quando la vittoria è già in cassaforte

Gli altri risultati

Lietuvos Rytas -Partizan Belgrado 93-75

Alba Berlino – Lokomotiv Kuban 84-89

Limoges – Bilbao 86-74

(Alessandro Aita)