Alcuni dei protagonisti della sfida: Hervelle, Martínez, Dubljević e Vasiliadis

Alcuni dei protagonisti della sfida: Hervelle, Martínez, Dubljević e Vasiliadis

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Valencia-Bilbao: quel che si dice uno spot per il basket. Il big match tra i taronja e l’Uxue, valido per la sedicesima giornata ACB, regala al pubblico della Fonteta uno spettacolo da 124 punti totali (113-111) in 45’ di gioco intenso, balzi, splendidi canestri e strabilianti giocate difensive, suggellati dal minuto di “follia” di Kostas Vasiliadis (11 punti negli ultimi 60” del quarto quarto) e – per la gioia dei tifosi di casa – dal successo finale degli uomini di Velimir Perasović. Con 113 punti segnati è impossibile che almeno un giocatore non sia salito in cattedra, così è stato infatti per Bojan Dubljević, autore di 32 punti con 13/13 dalla lunetta e capace di catturare anche 6 rimbalzi per 37 di valutazione. Ad appena ventun anni, il lungo montenegrino sta già diventando una delle stelle più brillanti del massimo campionato spagnolo.

Zach Wright

Zach Wright

Zackary Wright (play/guardia, Spartak San Pietroburgo): lo Spartak prende di sorpresa il Lietuvos Rytas rifilandogli un ventello a domicilio, e lo fa ricorrendo alla miglior prestazione stagionale di un giocatore finora deludente, Zack Wright, che mette a referto 23 punti, 7 rimbalzi e 7 assist con ottime percentuali di tiro per un eccellente 38 di valutazione. L’entità del suo exploit è meglio resa se si pensa che finora superava di poco i 6 punti di media in VTB League, pochi persino per un giocatore conosciuto per le abilità difensive e che tira da tre meno di un centro. La squadra di Jure Zdovc lascia così indietro in classifica i lituani e continua l’inseguimento dell’Unics Kazan.

Matteo Boniciolli.

Matteo Boniciolli

Astana: il periodo del Khimki non è dei migliori e l’Astana di Matteo Boniciolli, annusata l’”impresa”, non se la fa sfuggire rifilando la seconda sconfitta consecutiva alla corazzata russa. Nel primo incontro per entrambe nel 2013, il calendario di VTB League portava in Kazakistan i gialloazzurri di Rimas Kurtinaitis, affossati dai 44 punti equamente suddivisi tra Lonniel Rush e Branko Cvetković, senza sottovalutare i 19 di David Simon. Una vittoria netta (92-77) maturata nonostante una partenza ad handicap (primo quarto 19-27), in cui a far brillare gli occhi del tecnico triestino è soprattutto il nuovo arrivato Rush, autore di 41 punti nelle prime due gare in maglia Astana. Le prime posizioni del girone rimangono piuttosto distanti, ma il primo passo – fermare il Khimki – è stato fatto in modo deciso.

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Il figlio d'arte Pat Ewing Jr., nuova speranza di Valladolid (foto acb.com)

Il figlio d’arte Pat Ewing Jr., nuova speranza di Valladolid (foto acb.com)

Blancos de Rueda Valladolid: è vero che c’è chi sta decisamente peggio, ad esempio il fanalino di coda Lagun Aro capace di incassare un passivo di quasi 50 punti a Barcellona nella prima uscita del 2013, ma il Blancos de Rueda, per buona parte dell’andata annoverabile tra le sorprese positive della stagione, ha accusato un calo preoccupante, per non dire un crollo, nelle ultime cinque giornate: due KO interni, tre esterni su campi non impossibili, ben 34 punti di scarto presi a Santiago nello scorso weekend, e la rescissione di Uroš Tripković, in cerca di un ingaggio a più alto livello, non può essere l’unica causa (l’ala serba sarà comunque sostituita da Pat Ewing Jr.). La Coppa del Re, ormai, è diventato un sogno irrealizzabile, ed è meglio che Alex Renfroe e compagni inizino a guardarsi alle spalle piuttosto che abbandonarsi a voli pindarici.

Saso Filipovski (foto R. Caruso 2012)

Saso Filipovski (foto R. Caruso 2012)

Union Olimpija Lubiana: ricomincia la crisi dell’Olimpija, che dopo quattro vittorie consecutive cade a Spalato e si fa sorprendere in casa dalla Stella Rossa, ritornando nella mediocrità di mezza classifica in Lega Adriatica. Una squadra, quella di Saso Filipovski, che rischia di rimanere a breve senza obiettivi di rilievo, situazione che getterebbe ancor più benzina sul “fuoco” del mercato e potrebbe privare la squadra dei suoi pezzi migliori anche prima dell’estate. E’ di pochi giorni fa la notizia del passaggio – mancato per un soffio – di Jaka Blažič al Fenerbahçe, ma è chiaro che di questo passo anche gli altri gioiellini lubianesi potrebbero voler abbandonare la barca a stagione in corso cogliendo la palla al balzo. Una situazione davvero triste per uno dei club più gloriosi dei balcani, acuita dall’evidente paradosso tra la nuovissima (e spesso semivuota) arena e le sempre più vuote casse societarie.