Popović e compagni festeggiano il titolo nazionale

UPS

Žalgiris Kaunas: a dirla tutta non ci sono grosse novità nel basket lituano. Ancora una volta è lo Žalgiris a fare la voce grossa, vincendo il quattordicesimo scudetto sulle 19 edizioni che si sono disputate dal 1993-94. E nelle altre cinque occasioni a primeggiare erano stati i rivali storici del Lietuvos Rytas. Nemmeno a dirlo le due squadre anche quest’anno hanno dominato la stagione regolare per poi affrontarsi di nuovo in finale, in cui la squadra di Aleksandar Trifunović ha chiuso la pratica 3-0 mettendo in cassaforte una stagione in cui, play-off compresi, ha chiuso con 26 vittorie e una sconfitta. Nella finale a distinguersi è stata la guardia croata Marko Popović che, partendo dalla panchina, ha segnato 20 punti (2/4 da 2, 3/6 da 3, 7/8 ai liberi), catturato 3 rimbalzi e distribuito 6 assist.

John Little del S. Oliver e Torin Francis dell'Alba

S. Oliver Baskets Würzburg: c’è una nuova meteora nel basket tedesco ed è l’Oliver Baskets Wurzuburg. Finora la città bavarese era conosciuta soprattutto per aver dato i natali a Dirk Nowitzki e averlo fatto esordire tra i pro nel 1998/99 come trampolino verso Dallas e la Nba, ma dopo una crisi finanziaria grave a metà dello scorso decennio, negli ultimi anni si è cominciato a investire nuovamente nel basket e dopo due promozioni consecutive, che hanno portato in due stagioni la squadra dalla Pro B alla Bundesliga, nell’estate del 2011 si è presentata al via della massima serie come matricola. E ha disputato una stagione esaltante chiusa al sesto posto con 20 vittorie e 14 sconfitte. Ma gli uomini di coach John Patrick hanno dimostrato di non essersi accontentati e così eccoti servito il blitz in quattro gare ai danni dell’Alba Berlino, un colosso del basket tedesco che aveva finito al terzo posto. Una scalata iniziata con una sconfitta e terminata con tre vittorie di fila e la s.Oliver Arena in tripudio. E ora sotto con il Ratiopharm in una storica semifinale.

Jerel Blassingame

Jerel Blassingame (playmaker, Asseco Prokom Gdynia): tutto come previsto, finora, nel massimo campionato polacco, con la finale agevolmente conquistata dalle quasi concittadine Asseco Prokom Gdynia e Trefl Sopot, ma è opportuno rilevare la grande prestazione di Blassingame che è valsa la vittoria esterna del Prokom sul campo dello Zastal Zielona Góra (77-90). Il successo dei ragazzi di Tomas Pacesas, utile a chiudere a gara3 evitando un insidioso prolungamento della serie, ha infatti avuto un assoluto protagonista nel play di Brooklin, capace di abbinare 23 punti ai già abbondanti 14 assist per 33 di valutazione in 30 minuti. Un acuto davvero notevole per un giocatore che, a trent’anni suonati, non è mai entrato nel “giro” che conta in Europa.
Ci è invece entrato, passando anche per il nostro campionato, è Łukasz Koszarek che, tornato in patria per guidare il Trefl Sopot, è riuscito intanto a portarlo in finale eliminando per 3-1 il PGE Turow. Gara4 di semifinale straordinaria per l’ex Caserta, che ha firmato 18 punti, 3 rimbalzi, 7 assist ed altrettanti falli subiti per un trentello tondo di valutazione.

DOWNS

 

Alba Berlino: il rovescio della medaglia dell’impresa di Würzburg è la debacle dell’Alba che, nonostante la media di 10.971 spettatori che gli garantisce il primo posto a livello europeo, perde per due volte in sette giorni alla O2 World Arena e completa l’opera in gara4 in Baviera, uscendo anzitempo dai playoff BBL. La squadra della capitale, costruita ancora una volta in modo ambizioso a cominciare dagli arrivi di coach Gordon Herbert e DaShaun Wood (“rubati” a Francoforte), ha disputato una stagione regolare dignitosa chiudendo alle spalle di Bamberg e della sorpresa Ulm, ma si è fatta sorprendere al primo turno dalla neopromossa Würzburg rimanendo ancora una volta lontana dal titolo.
Curiosamente, se il Bayern Monaco dovesse espugnare Quakenbrück in gara5 e passare il turno, nelle semifinali di Bundesliga ci sarebbero tre bavaresi ed un club (Ulm) del Baden-Württemberg, tutti del sud del paese.

Evan Fournier

Evan Fournier (guardia, Poitiers 86): pare una follia ma in Francia si è scatenata una polemica su questo giocatore che ora rischia di essere sanzionato da parte della Lnb che lo ha tolto dalla lista degli eleggibili per i trofei di fine anno annullando qualche tonnellata di voti che gli avrebbero fatto sicuramente vincere il titolo di miglior giovane del campionato e di giocatore più migliorato, oltre che piazzarlo in ottima posizione nella classifica del miglior giocatore francese. Come si è arrivati a tutto questo? La Lnb rimprovera al giocatore (14,1 punti media a 19 anni) di aver negato la propria disponibilità a essere presente alla serata della consegna dei trofei. La stagione di Poitiers, che non si è qualificata ai play-off, finirà questo fine settimana e Fournier partirà direttamente per gli Stati Uniti per partecipare a una sessione di lavoro dei New Jersey Nets, una scelta obbligata per poter strappare un posto migliore nel draft di giugno. E ora si prospetta addirittura una sanzione disciplinare per il giocatore e per il club.

Alessandro Petrini e Andrea Rizzi