Prima settimana dal doppio impegno e classifica che subisce il primo strappo, con Real Madrid e Olympiacos le uniche a rimanere imbattute dopo 4 partite. Cedono il passo il Khimki (vittorioso in casa, ma sconfitto ad Atene) ed il Maccabi, che infila due sconfitte in 48 ore, mentre risale il CSKA con un doppio successo così come il Valencia trascinato da Erick Green che straccia il Malaga nel remake della finale di EuroCup della scorsa stagione. In fondo trova il primo successo Milano mentre il Brose di Trinchieri fa doppietta ed entrano in crisi Efes e Baskonia, ancora al palo. Infine nell’ultimo match della settimana spettacolo ad OAKA dove il Panathinaikos batte il Fenerbahce con una gran giocata di Pappas ad 1″ dalla sirena.

RISULTATI 3^ GIORNATA

Khimki Crvena Zvezda 85-78
Maccabi Olympiacos 68-69
Bacelona Zalgiris Kaunas 75-81
Real Madrid AX Olimpia MI 100-90
CSKA Mosca Panathinaikos 81-63
Fenerbahce Anadolu Efes 81-70
Baskonia Valencia 63-80
Unicaja Bamberg 76-80

(credits canale Youtube EuroLeague Basketball)

RISULTATI 4^ GIORNATA

Crvena Zvezda Maccabi 87-84
Zalgiris Kaunas Real Madrid 66-87
Olympiacos Khimki 92-75
AX Olmipia MI Barcelona 78-74
Anadolu Efes CSKA Mosca 80-98
Bamberg Baskonia 78-72
Panathinaikos Fenerbahce 70-68
Valencia Unicaja 91-53

(credits canale Youtube EuroLeague Basketball)

CLASSIFICA

Real Madrid 8 Crvena Zvezda 4
Olympiacos 8 Bamberg 4
Khimki Moscow 6 Panathinaikos 4
Valencia 6 Barcelona 2
CSKA Mosca 6 Olimpia Milano 2
Fenerbahce 4 Unicaja Malaga 2
Maccabi 4 Anadolu Efes 0
Zalgiris 4 Baskonia 0

DONCIC LEGACY – Si lo sappiamo stiamo parlando di un ragazzo che tra 4 mesi esatti compirà solo 19 anni. E questo probabilmente basta e avanza per definire i contorni di quella che sta diventando una specie di leggenda che racconteremo ad i nostri nipoti ed a quelli che ancora devono nascere, quando tra una ventina di anni Luka Doncic giocherà la sua ultima partita NBA. Obiettivamente ogni parola, ogni frase, suona quasi retorica di fronte a quello che abbiamo visto nelle prime 3 settimane di EuroLeague. Imbarazzante è forse il termine corretto, perché imbarazzante è il dominio che sta dimostrando in tutte le fasi del gioco e mai come in questo caso le statistiche sono quasi sufficienti a delimitarne (parola quanto mai sbagliata per descrivere un talento strabordante) i contorni di questo dominio. 24 alla voce punti, 32.3 alla voce valutazione, con il primo degli umani staccato in entrambe le voci statistiche, e poi quasi 7 rimbalzi a partita ed 1.3 recuperi. E’ vero ci sono anche 2 palle perse, ma quasi 4 assist a partita ed un clamoroso (per il suo ruolo) 65% da 2 e 43,5% da 3. Si lo sappiamo siamo solo alla quarta partita di stagione, i giochi si faranno solo a maggio, ma il consiglio è di godersi gli ultimi 7 mesi di basket europeo della stella cestistica più luminosa dei prossimi 2o anni.

(credits canale Youtube EuroLeague Basketball)

NO SPANOULIS, NO PROBLEM – L’assenza di Spanoulis poteva rappresentare un problema per l’Olympicos in queste prime settimane di EuroLeague, soprattutto sommato all’altra assenza illustre, quella di Kim Tillie che probabilmente non vedremo prima di febbraio-marzo. Invece l’Olympiacos ha dimostrato ancora una volta di avere le spalle larghe e che il lavoro di rifinitura fatto in estate, con innesti mirati  per rinforzare senza perdere la propria identità (miglior difesa con 70.5 punti subiti), sta dando i suoi frutti. La crescita di Milutinov e l’ottimo impatto di Roberts, Strelnieks e Thompson stanno facendo sentire meno anche la partenza a rilento di Mantzaris, giocatore fondamentale nel sistema dei biancorossi. Se poi hai un Printezis che ogni anno sembra nel prime della sua carriera, allora è facile partire con 4 vittorie consecutive, le ultime due contro Maccabi e Khimki le squadre che più avevano impressionato nelle prime due settimane.

KHIMKI C’E’ – E’ vero la squadra di Bartzokas ha sfruttato come meglio non avrebbe potuto le tre gare casalinghe all’esordio; è anche vero che ad Atene nel primo test serio la squadra si è sciolta sotto i colpi di Printezis e Milutinov, che in 15′ a cavallo della pausa lunga hanno piazzato un break di 37-21 che ha indirizzato la gara. Ma è altrettanto vero che i russi si stanno confermando una serie candidata alla lotta playoff, una di quelle squadre che forse si è rinforzata di più in estate e che sicuramente potrà recitare un ruolo da protagonista nella corsa ai primi otto posti. Khimki negli ultimi anni vuol dire Shved e l’ex T-Wolves e 76ers sull’onda lunga di un ottimo Eurobasket è partito fortissimo e sulle prime tre vittorie c’è senza dubbio la sua impronta, ma Bartzokas può contare anche su un Thomas Robinson che si sta ritagliando il suo spazio in Europa e la conferma di Stefan Markovic, ma anche l’utilità di un giocatore come Jenkins, che non avrà il passo dei giorni migliori ma che in difesa resta il solito rompicapo (per chi attacca, ovviamente). Attenzione ai russi perché ad aprile bisognerà fare i conti con loro per trovare un posto in post-season.

(credits canale Youtube EuroLeague Basketball)

LA BARÇA AFFONDA – Diametralmente opposto il discorso per il Barcelona di Sito Alonso che, come già su queste pagine avevamo sottolineato non più tardi di una settimana fa, non riesce ancora a trovare un equilibrio vivendo su un continuo ottovolante anche all’interno della stessa partita. Poi la mancanza di certezze nel proprio sistema e nel roster fanno il resto quando le cose si complicano. I blaugrana, infatti, se non devono pensare possono far male a chiunque, trovando ritmo in difesa e correndo in transizione. Chiedere a Milano che si è ritrovata sotto di 15 punti a metà secondo quarto senza neanche accorgersene. Però Pianigiani e Jasikevicius sono riusciti a girare tatticamente la partita, abbassando i ritmi e costringendo la squadra di Alonso a ragionare troppo in attacco. Se Navarro non è più quello di un tempo e Heurtel pensa più a sè che alla squadra, allora si fa dura giocare e costruire un tiro pulito. Dopo il bel esordio casalingo sono arrivate tre sconfitte di misura ma tutte figlie degli stessi errori. Forse la strada per la rinascita è quella giusta, ma quest’anno sarà molto dura da affrontare.

UNA OLIMPIA DIVERSA? – Forse Meo Sacchetti non aveva tutti i torti quando alla presentazione del campionato di Serie A aveva apostrofato scherzosamente Simone Pianigiani dicendo “Inizia già a piangere“. Milano vince finalmente la prima partita della stagione dopo aver perso tre gare giocate ottimamente, contro CSKA, Real e Fenerbahce cioè le squadre vincitrici delle ultime tre edizioni, anzi l’Olimpia è stata la squadra che è andata più vicina a battere i blancos imbattuti (sotto di 3 a 2′ dalla sirena, con una gestione arbitrale del match quanto meno da rivedere). La vittoria con il Barcelona, in un Forum caldo e appassionato che sembra quasi aver dimenticato gli strali estivi contro il coach senese, è di quelle da definire “di squadra”. Certo Theodore nell’ultimo quarto si è caricato la squadra sulle spalle, ben supportato dal sempre ottimo Gudaitis, ma nella sera in cui mancava Goudelock bisogna rimarcare le prove di Kalnietis e Cinciarini, l’impatto di Tarczewski nel secondo quarto quando Milano ha ricucito il break del Barça, e poi il lavoro sporco in difesa di Mbaye e Micov. Una Milano apparsa diversa in queste prime tre settimane, dal punto di vista tecnico ma soprattutto mentale, una squadra che crede nel suo sistema offensivo e difensivo e non abbassa le braccia alla prima difficoltà. Una squadra credibile che potrebbe anche regalare qualche piacevole sorpresa ai suoi tifosi.

(credits canale Youtube EuroLeague Basketball)

TOP 5

Gli abbiamo già dedicato ampio spazio ma ovviamente non possiamo non citare Luka Doncic tra i top 5 di una settimana in cui è stato eletto due volte MVP. Forse gli arbitri iniziano a tutelarlo un pò troppo (quasi 7 falli subiti a partita e 9 liberi tentati in media) ma è anche vero che il suo modo di giocare crea imbarazzo nelle difese avversarie che non sanno realmente come limitarlo. La sua settimana recita 27.5 punti con quasi il 60% al tiro, 8.5 rimbalzi, 4.5 assist a partita.

Il solito immenso Georgios Printezis, uno di quei giocatori che cerchi sempre nelle voci statistiche e che non trovi mai, ma che possono anche da soli vincere le partite, facendo quelle due/tre cose utili, sempre al momento giusto. Vedi i 6 punti tutti suoi che decidono la gara con il Maccabi, ma anche i 18 di media nelle due gare settimanali che tengono l’Oly a punteggio pieno.

Un uomo solo al comando alla OAKA, nel big match della quarta giornata. Nikos Pappas fa impazzire la difesa del Fenerbahce incapace di trovare contromisure. Chirurgico nell’attaccare il canestro per poi colpire da fuori nel finale. Quasi epico negli ultimi due minuti, in cui l’attacco dei greens passa solo dalla sue mani, prima la tripla del -2, poi il gioco da 3 punti del sorpasso quindi, dopo i liberi di Datome, la bomba per il successo. Chiude con 24 punti e 9/15 al tiro.

L’ultimo arrivato per coprire il buco lasciato dall’infortunio di Dada Pascolo, teoricamente il terzo lungo della squadra, per qualcuno anche il quarto dietro a Cusin, Arturas Gudaitis è la nota più lieta di un inizio di EuroLeague più che positivo per Milano aldilà dei punti in classifica. Il suo impatto è esemplificato dalla difficile gara contro il Barça, dove soffre per oltre 30 minuti ma fa le cose giuste al momento giusto come 5 dei suoi 7 punti messi negli ultimi 2′, oltre a due rimbalzi in attacco dal peso specifico enorme.

Tre vittorie consecutive per il Valencia, con doppietta settimanale stracciando prima il Baskonia a domicilio, poi Malaga in casa. A guidarli un Erick Green che conosciamo molto bene ma che abbiamo sempre snobbato, o forse alle nostre latitudini è arrivato troppo acerbo. Dopo un anno di crescita all’Olympiacos ha iniziato con le marce alte la stagione e chiude la settimana con 17 punti di media e 3/6 da 3 punti.


(credits canale Youtube EuroLeague Basketball)

FLOP 5

Ritornato ad Istanbul, dove aveva vinto l’EuroCup con il Galatasaray, Errick McCollum doveva essere la guida del nuovo Efes di Perasovic. Dopo essere stato tra i pochi a salvarsi nelle prime due sconfitte, questa settimana si chiude con numeri da incubo per lui, incapace di portare punti ed idee ad un Efes ancora fermo a quota zero. Per lui 2/16 al tiro in 48 ore con un -4.5 di valutazione media.

Deve essere la guida del nuovo corso del Crvena Zvezda ma il buon Branko Lazic è uno che ha sempre fatto canestro eppure in questo inizio di EuroLeague sembra che le sue mani siano gelide. 2/15 complessivo, addirittura 1/10 da 3, nelle ultime due addirittura peggio 1/8. Per il momento i serbi non hanno avuto bisogno di lui, ma verrà il momento in cui il suo impatto in uscita dalla panchina sarà utile e lì Branko dovrà farsi trovare pronto

Giustamente considerato un colpo di mercato dopo il grande Eurobasket disputato con la sua Lettonia, Janis Timma si aspettava un inizio di EuroLeague ben diverso, così come i caldissimi tifosi del Baskonia, che invece mercoledi hanno assistito inermi al banchetto del Valencia alla  Fernando Buesa. Per Timma fino ad oggi 16 punti complessivi e solo 10 tiri da 3 punti. Sia lui che il Baskonia hanno bisogno di cambiare registro.

Settimana poco brillante per il Maccabi ed Alex Tyus. L’ex Cantù continua a lottare come un leone sotto canestro ed a raccogliere rimbalzi, ma il fisico non è più quello di una volta ed è così che arrivano anche errori marchiani, come nel finale contro l’Olympiacos, che possono anche costare caro. Ha le spalle larghe il ragazzo, si rifarà.

Le statistiche dicono 22 punti e 15 rimbalzi. Complessivi, dopo 4 partite. Ante Tomic fa rabbia per come abbia buttato via il talento che madre natura gli aveva donato. Fa quasi tenerezza vederlo giocare spalle a canestro contro Gudaitis e non toccare neanche il ferro con il suo tiro. Ci sarà un motivo se finora Alonso ne ha limitato la presenza in campo.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati