euroleague-logoASSAGO – Occasione ghiotta, se non ghiottissima, per rialzare la testa per davvero. 4 vittorie e 6 sconfitte prima della palla a due contro un CSKA privo dei suoi due migliori interpreti, ma si tratta pur sempre della squadra campione in carica e che fino a questo momento ha subito solamente una sconfitta, contro il Darussafaka Istanbul.
E nei primi due quarti, effettivamente, la squadra di Jasmin Repesa non solo si è comportata bene in campo, con l’atteggiamento giusto in ambedue le metà campo, ma è stata anche in grado di chiudere all’intervallo sopra di due lunghezze.
Poi, il solito calo. Solito non a livello di tempistiche, perché nelle ultime apparizioni il terzo quarto ha rappresentato sempre la parte migliore delle partite dell’Olimpia, ma contro il CSKA è stata, a tutti gli effetti, la frazione che ha condannato i padroni di casa.

30-16 di parziale e tanti saluti alle speranze di raggiungere la quinta vittoria in EuroLeague.

Teodosic e De Colo sono, in questo momento, due dei migliori 5 giocatori in Europa, capaci non solo di indirizzare le partite e prendersi responsabilità di grossa portata, ma di cambiare il volto alla gara come quasi nessun’altro sa fare.
Eppure Itoudis ha trovato un equilibrio anche senza di loro, certo, forse nei primi 20 minuti certi possessi sarebbero stati da gestire meglio e  certe ingenuità da evitare, ma queste situazioni dimostrano la vera forza di una squadra anche nelle condizioni tutt’altro che ottimali.
cskaJamel McLean ha fatto pensare, in un paio di break, di essere l’uomo giusto al momento giusto ma, purtroppo, si è trattato solamente di un’illusione e quello che si è visto in campo non è di sicuro il Ricky Hickman visto nelle prime partite della stagione, ma solamente una fotocopia in parte sbiadita. Fondamentale l’ex Maccabi e Fenerbahce per la causa delle Scarpette Rosse, che sono partiti con Cinciarini e poi hanno inserito a partita in corso Mantas Kalnietis, senza però ottenere ciò di cui avevano bisogno.
Difficile valutare anche l’impatto di Raduljica, ma in questo momento non ci si può riferire solo ad una partita, bensì esaminare il periodo nel suo complesso e nella sua complessità, soprattutto.
Se rimarrà o meno a Milano è un fatto secondario. Ci sono frangenti in cui sembra ampiamente sul pezzo, con intuizioni da grande giocatore, mentre in altre occasioni pare poco partecipe del match e troppo poco efficace in difesa e a rimbalzo. Considerando che si tratta dell’unico 5 di ruolo, tutto ciò è un po’ pochino.


Male Sanders, rivedibile Simon. Se Milano non riesce ad avere uno score di grande rilievo, perde praticamente sempre, e i punti di questi due giocatori sono troppo importanti per il prosieguo dell’esperienza europea dell’Olimpia. La fisicità del CSKA è importante, come ha evidenziato Repesa in conferenza stampa, ma non si può accusare così tanto e 41 punti in tre quarti di gioco spesso e volentieri condannano alla sconfitta.

Dimitris Itoudis, sempre sotto controllo alla guida del CSKA (Fabrizio Stefanini 2015)

Dimitris Itoudis, sotto controllo nonostante le assenze di Teodosic e De Colo (Fabrizio Stefanini)

Le scelte sono state la vera condanna dei meneghini, e anche qui si possono riprendere le parole dello stesso Repesa. Certi tiri e certe situazioni di gioco sono state gestite male. Punto. Nonostante fosse ben chiaro che giocare così non avrebbe portato a nulla di buono, la rotta non è stata cambiata e gli errori sono stati ripetuti con grande frequenza. Gli ultimi 5 minuti del match sono parsi imbarazzanti, con due squadre che non giocavano più o, meglio, con il CSKA che si è limitato a gestire il vantaggio e a consolidare la vittoria. Reazione di Milano: non pervenuta.
4 vittorie, 7 sconfitte, un terzo di regular season archiviata. Le prossime 5/6 partite diranno molto della dimensione europea dell’EA7 e sarà necessario guardarsi avanti, soprattutto quando mancheranno poche partite alla conclusione di questa prima fase e si scatenerà un vero inferno per conquistare l’accesso ai playoff.
Jasmin Repesa sembra aver capito, anzi, sembra aver sempre saputo cosa è opportuno fare per alzare il livello. La squadra, francamente, no.

Galatasaray, in Turchia, e Panathinaikos, al Forum. Le prossime due tappe devono evidenziare una crescita, sennò la strada sarà veramente in salita.