Risultati

CSKA Mosca-Crvena Zvezda Belgrado 93-81

Fenerbahce Istanbul-Unicaja Malaga 91-99 dts

Baskonia Vitoria-Efes istanbul 79-81

AX Exchange Milano-Panathinaikos Atene 95-96 dts

FC Barcelona Lassa-Khimki Moscow Region 86-82

Olympiacos Atene-Zalgiris Kaunas 85-86 dts

Real Madrid-Brose Bamberg 106-86

Valencia Basket-Maccabi Tel Aviv 87-84

Tabellone Playoff

1 vs 8: CSKA Mosca-Khimki Moscow Region

4 vs 5: Panathinaikos-Real Madrid

2 vs 7: Fenerbahce-Baskonia Vitoria

3 vs 6: Olympiacos-Zalgiris Kaunas

Game of the Week

Con i posti playoff già assegnati, la stessa EuroLeague assegna a Milano-Pana le stimmate del “Match of the Week”, fosse anche solo per la necessità della squadra greca di vincere al Forum per evitare incroci pericolosi (leggasi derby con l’Olympiacos). Milano, dal canto suo, voleva chiudere in bellezza la stagione europea, confermando il bel momento di forma e di risultati. Ed i primi 26′ di gioco confermavano in pieno tutto quello che di buono si dice delle scarpette rosse da un mese a questa parte: difesa aggressiva, ritmi alti, palla che si muove velocemente (più con Cinciarini che con Jerrells, ad essere onesti), ottime spaziature. Ne viene fuori una prima parte di gara da 18/27 al tiro con 55 punti a tabellone in cui i compassati (sempre più simile ad un salotto il Forum, più che un impianto sportivo) tifosi milanesi si sbucciano le mani per applaudire le giocate degli uomini di Pianigiani, su entrambe le metà del campo, con Cinciarini a dirigere le operazioni e soprattutto Kuzminskas (14 punti nei primi 20′, poi quasi spettatore non pagante, non solo per colpa sua) e Gudaitis a tirare spallate ad un Pana scarico e, sembra, poco motivato. Chi si aspetta che gli uomini di Pascual cambino marcia dopo l’intervallo resta deluso perché Milano, pur abbassando i ritmi e senza le vorticose rotazioni dei primi 20′, allunga ancora toccando il +17 (69-52) dopo 26′ di partita dominata. Qui però si spegne la luce. Jerrells contribuisce con i suoi palleggi sul posto ad abbassare ancora di più i ritmi, Kuzminskas non c’è più come terminale offensivo, Goudelock va a corrente alternata e resta il solo Gudaitis a lottare sotto canestro (chiude con 18 punti e 10 rimbalzi, di cui 6 in attacco). Milano impiega oltre 6′ a segnare su azione a cavallo dell’ultima pausa, mentre il Pana, come spesso succede, si accende all’improvviso e mette insieme un parziale di 15-2 che riapre il match che poi si decide all’overtime. Non prima di un finale di ultimo quarto da mani nei capelli, con Jerrells (-1 di valutazione in quasi 30′ in campo…) che passa la palla alla prima fila del parterre e Singleton che pensa bene di fare fallo su un tiro fuori equilibrio da 3 punti di Bertans. Overtime giocato punto a punto, con Milano avanti di 1 a 7″ dalla fine, ma l’ultima penetrazione di James (10 punti tra ultimo quarto e overtime) trova il tocco di M’Baye a rimbalzo, che vale il successo ed il derby evitato al Panathinaikos. A Milano, invece, resta l’ennesimo rimpianto di una stagione europea che poteva essere diversa con un minimo di cattiveria in più.

(credits EuroLeague Basketball)

E’ già tempo di playoff

Una settimana di pausa, poi martedi 17 si parte con gara-1 di playoff. Il giovedi ha regalato a Fenerbahce e CSKA, già certe della loro posizione, due avversari forse poco graditi, per motivi diversi. La squadra di Obradovic, sconfitta senza conseguenze da Malaga dopo un overtime, subisce un brutto scherzo da parte dei rivali dell’Efes, che approfittano della scarsa vena e bassissima intensità del Baskonia, andando a violare la Fernando Buesa Arena e relegando Vitoria al settimo posto. La squadra di Pedro Martinez è un pò la nemesi del Fener di Obradovic ed il confronto tra la difesa ed il ritmo controllato di Datome e compagni, contrapposto al ritmo ed al basket ad alti possessi della squadra basca, rischia di essere scoppiettante. Quest’anno il Fener, che lo scorso anno perse due volte contro il Baskonia, è 2-0 negli scontri diretti e la sensazione è che, aldilà di una sfida comunque aperta il Fener possa arrivare nuovamente alle Final Four. Per il CSKA, invece, c’è il gustoso derby russo con il Khimki, che chiude male la stagione con tre sconfitte consecutive e probabilmente avrebbe volentieri evitato il confronto con i cugini, con cui in EuroLeague hanno vinto una volta sola su 4 sfide e quest’anno non ci hanno neanche provato. Sfida suggestiva, vero, ma la sensazione è che il CSKA ancora una volta arriverà in carrozza a Belgrado. Se sia un bene o un male lo capiremo solo a metà maggio.

 

(credits EuroLeague Basketball)

La scossa all’ultima serata di regular season la dà lo Zalgiris, già certo del sesto posto ma che si toglie la soddisfazione di battere a domicilio l’Olympiacos in quella che, a posteriori, sarà una gustosa anteprima di una serie di playoff che si annuncia spettacolare oltre che la più equilibrata. Per Jasikevicius, che si è già tolto lo sfizio di battere due volte l’Oly in stagione, sarà molto più di un derby e siamo certi che saprà dare ai suoi giocatori gli stimoli giusti per cercare un’impresa che non sembra così impossibile. L’ultimo quarto di finale è un classico del basket europeo con il Panathinaikos, che ha in dono il fattore campo proprio dalla squadra lituana, che trova sulla strada i blancos, già battuti in stagione ad OAKA. Sfida senza pronostico tra due squadre che hanno difettato di equilibrio e costanza in stagione ma che assicurano uno spettacolo che potrebbe durare fino a gara-5.

Top Five

Il Panathinakos subisce quasi in modo indifferente l’Olimpia per oltre 25′, poi arriva la sveglia, anche per merito della energia di Mike James che non fa grandi numeri (18 punti, 4 rimbalzi, 4 assist) ma è l’anima dei greens, sia nel finale di gara che nell’overtime dove si prende le responsabilità finali inclusa la penetrazione che vale la vittoria ed il quarto posto finale. In Italia è stato il nome della settimana, per le voci di un suo possibile arrivo a Milano il prossimo anno, nel frattempo Nemanja Nedovic saluta l’EuroLeague con il suo career-high in una notte magica ad Istanbul, chiusa con 31 punti, 6/8 da 2, 8 assist, 8 falli subiti ed un clamoroso 13/13 liberi, inclusi quelli che hanno messo in ghiaccio la vittoria nell’overtime. Il Real Madrid poteva scegliersi l’avversario, Anthony Randolph ha deciso per il Panathinaikos trascinando i compagni al successo sul Bamberg e regalando il terzo posto all’Olympiacos. Per l’ex Lokomotiv Kuban, gara da 38 di valutazione con 23 punti e solo due errori al tiro, condita da 5 rimbalzi, 4 assist e 5 recuperi. Grande sfida tra Milutinov e Brandon Davies, con l’ex Sixers e Nets che firma la sua migliore serata europea, condita dalla rimonta e dal successo ad Atene sull’Olympiacos. E’ tra i protagonisti dal come-back dello Zalgiris, che risale dal -15 di fine primo quarto per vincere all’overtime grazie anche alla sua serata da 18 punti, 6 rimbalzi e 4 recuperi, oltre ai 7 falli subiti. E’ senza dubbio la nota più lieta della altalenante e piena di rimpianti stagione europea dell’Olimpia Milano. Anche contro il Panathinaikos, in alcuni frangenti, Arturas Gudaitis ha dato l’idea di esser un uomo solo al comando, o forse uno dei pochi con la cattiveria giusta che serve sempre nelle serate di devotion. Arriva la sconfitta ma la sua gara da doppia-doppia (18 punti+10 rimbalzi) con 6 rimbalzi in attacco e 2 stoppate, non può passare sotto silenzio.

(credits EuroLeague Basketball)


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