EA7 MILANO-EFES ISTANBUL 88-84

Finalmente una grande partita per McLean (Foto Savino PAOLELLA 2015)

La prima notizia è che Milano è tornata al successo in Europa, dopo quasi un mese e mezzo. La seconda notizia è che l’Olimpia è una squadra, perchè la vittoria di oggi nasce dall’applicazione offensiva, ma soprattutto difensiva, di tutti i giocatori soprattutto quelli più criticati in questo inizio di stagione, ad iniziare da Simon, Lafayette e McLean. La terza notizia è che Milano ha vinto senza il suo capitano Alessandro Gentile e questa forse è la notizia più importante. Sgombriamo subito il campo da qualsiasi dubbio, Milano non può fare a meno di un giocatore come Gentile, ma è indubbio che in alcuni momenti la sua presenza è ingombrante, sia per come gestisce la palla, sia perché i compagni non sembrano responsabilizzati con lui in campo. Ed invece stasera tutti sapevano di dover fare qualcosa di più per tenere aperte le speranze di Top16, e lo hanno fatto. La strada è ancora molto lunga, perchè la vittoria del Cedevita a Limoges complica un pò il cammino, ma l’EA7 sapeva già di dover vincere tutte le gare in casa e andare a vincere anche a Zagabria, quindi per stasera va bene prendere una vittoria di prestigio ma soprattutto i progressi che continuano dopo la bella vittoria in campionato contro Venezia.

La gara ha vissuto su un secondo quarto pazzo in cui Milano è prima scappata sul 39-22 con un 7/9 al tiro, per poi subire il rientro dell’Efes che addirittura superava alla sirena di metà partita (44-46) con l’Olimpia che non faceva canestro per oltre 5′. I turchi provavano a forzare ad inizio terzo quarto, sorretti soprattutto dal tiro da fuori (5/6 nel terzo quarto), ma Milano teneva duro e con un immenso McLean, un Simon concentratissimo ed un Lafayette tarantolato, restava in scia superando nel finale di terzo quarto e piazzando l’allungo decisivo nei primi 4′ dell’ultima frazione, riuscendo poi a controllare i tentativi di rientro dell’Efes.

EA7 MILANO

LAFAYETTE 7 – Una delle gradite sorprese della serata. Gioca spesso al fianco di Cinciarini, non andando mai sopra le righe, nel primo tempo si prende i tiri che gli arrivano e cerca di coinvolgere anche i compagni. Non è un playmaker e nel secondo quarto, con il Cincia a rifiatare in panchina e la squadra in difficoltà, fatica a trovare il bandolo della matassa. Ma mette in campo tantissima energia e nel secondo tempo cancella dal campo Heurtel, andando poi a raccogliere i frutti nella metà campo offensiva. Il +13 di plus/minus racconta molto della sua partita-

SIMON  7 – A Vitoria aveva steccato, stasera ripaga con gli interessi la fiducia del suo allenatore, che in assenza di Gentile gli chiede di fare da guida e di prendersi parte delle responsabilità. Lui risponde presente e lo fa capire subito in un primo quarto da 8 punti, senza errori al tiro. Non ha il talento di Gentile ma è l’unico nel roster meneghino che si avvicina a quello del capitano, a volte esagera, come testimonia il 5/15 al tiro, ma mette insieme tante piccole cose, sia in attacco ma soprattutto in difesa che permettono alla squadra di non mollare mai. Poi mette anche la ciliegina sulla torta con il recupero in mezzo all’area a 40” dalla fine.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Partita finalmente positiva anche per Lafayette (Foto Savino PAOLELLA 2015)

CINCIARINI 6.5 – Altra prova incoraggiante per il play azzurro, che sta crescendo di condizione e si vede soprattuto per come attacca il canestro e cerca di coinvolgere i compagni. Mette anche tanta aggressività difensiva, giocando nel complesso una buona partita, anche se alla distanza tende a sparire lasciando la scena a compagni molto più caldi.

McLEAN 8 – Finalmente, verrebbe da dire. L’ex Alba Berlino mette insieme una prestazione da cinema, giocando su livelli che la scorsa stagione aveva tenuto spesso e volentieri. Parte piano ma si capisce subito che sente la partita perché attacca subito il ferro non appena ne ha l’occasione. E’ il protagonista dell’allungo ad inizio secondo quarto quando infila quasi 10 punti in fila e continua il suo lavoro nel terzo quarto, lavorando benissimo in difesa sia su Tyus che Dunston e attaccando sistematicamente il ferro, creando non pochi problemi alla difesa turca come dimostrano i 9 falli subiti. 26 punti, 90% al tiro, 5 rimbalzi e 2 assist, con un 36 di valutazione che lo candida ad MVP della settimana.

BARAC 6+ – In una serata in cui McLean fa fatto tutto e il contrario di tutto, lui doveva fare il suo nei momenti in cui Repesa lo ha chiamato in campo per far rifiatare il compagno. Svolge il suo compito egregiamente, tenendo impegnato Dunston e mettendolo anche in difficoltà con la sua fisicità vicino a canestro, trovando anche il tempodi mettere a referto 12 punti e 5 rimbalzi.

HUMMEL 6 – Altra gara a corrente alternata, in cui fa buone cose, come un piazzato in punta dopo un brutto attacco nel finale, ma anche errori per mancanza di concentrazione, come la quasi palla persa per un passaggio sciagurato a Lafayette, nell’ultimo minuto. Però è importante tatticamente in difesa, soprattutto nella zona adattata che Repesa utilizza per lunghi tratti, e la sua presenza dà fiducia a McLean nella battaglia contro Dunston.

JENKINS 6+ – Gioca ai margini del match per oltre 30′, poi fa un paio di giocate sia in attacco che in difesa dal peso specifico enorme, quando Milano prova a scappare ad inizio di ultimo quarto, facendosi perdonare per due falli ingenui commessi nel giro di due azioni che lo mettono a sedere proprio quando sembra stia entrando in partita.

CERELLA 6.5 – Repesa gli chiede di entrare in campo e metterci tutta l’aggressività difensiva possibile. E’ il suo pane quotidiano e lo fa alla grande recuperando un paio di palloni, ma si rende utile anche in attacco con un bel rimbalzo ed un assist.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Spalle al muro Repesa ha tirato fuori gli artigli (Foto Savino PAOLELLA 2015)

REPESA 7-5 – Nel momento più delicato della stagione è riuscito a tirare fuori da questi giocatori l’animus pugnandi e resta in corsa per l’Europa che conta. Con la zona gioca un terribile rischio, considerando i tiratori dell’Efes ma mette tantissima pressione in punta, togliendo il fiato ad Heurtel. Gioca per lunghi minuti con McLean centro, dà fiducia a Lafayette e si affida a Simon in contumacia di Gentile. Indovina praticamente tutte le mosse e costringe Ivkovic ad adeguarsi e a snaturare il gioco della sua squadra. Non sappiamo come andrà a finire la stagione di Milano ma sicuramente questa sera si è vista una versione europea che non si vedeva da diverso tempo.

EFES ISTANBUL

TYUS 4.5 – Accumula solo malus, tra falli e palle perse (4). Il gemello brutto del giocatore che dominò su questo parquet in una finale di Eurolega. Soffre da matti sia McLean che Barac ed in 9 minuti che resta in campo l’Efes prende 15 punti.

BROWN 5 – Siamo sinceri abbiamo dovuto guardare il tabellino per ricordarci che anche lui fa parte del roster dell’Efes. Bruttissima partita, senza cattiveria in attacco e con l’unico pregio, rispetto a Tyus, che almeno ci mette un pò di agonismo a rimbalzo.

OSMAN 5 – Il linguaggio del corpo in questo gioco conta sempre e lui quando lo guardi in faccia capisci che vorrebbe essere a milioni di chilometri di distanza. Quasi impaurito, è un giocatore in completa involuzione che sembra aver perso il feeling con il gioco, che aveva fino alla scorsa stagione.

BATUK 6.5 – Tra i più positivi dell’Efes, si accende ad intermittenza ma quando lo fa diventa caldissimo, come quando ne mette 8 in 5′ nel terzo quarto che fanno allungare l’Efes fino al +5

SARIC – Ci verrebbe da dire che gioca la sua classica partita di Eurolega, in cui alterna momenti di onnipotenza cestistica a minuti in cui Ivkovic preferirebbe vederlo in tribuna. Parte al rallentatore, poi sale all’improvviso di colpi a metà secondo quarto su entrambe le metà del campo ed insieme a Heurtel guida rimonta e sorpasso. Gioca con grande maturità nel terzo quarto, quando Ivkovic gli chiede di fare il leader in campo, ma poi improvvisamente si spegne nel finale, non difendendo praticamente più e commettendo errori banali in attacco.

KORKMAZ 6.5 – E’ sicuramente un giocatore tatticamente importante, soprattutto difensivamente, ma il suo atletismo stasera sarebbe potuto servire nell’ultimo quarto. E invece Ivkovic gli riserva solo 8′ nel secondo quarto quando non sa che pesci prendere. Ebbene il ragazzino è tra i protagonisti del 24-5 che ribalta il match nel secondo quarto ma, purtroppo per lui, la sua partita finisce lì.

GRANGER 5 – Dopo Tyus tra i peggiori dell’Efes. Non prende alcuna iniziativa e subisce tantissimo in difesa, prima Cinciarini, che lo attacca appena ne ha la possibilità, poi Simon, quindi anche Jenkins. Giocatore che sta vivendo una fase di involuzione e che, a parte un paio di prestazioni, sta giocando una Eurolega decisamente sottotono.

HEURTEL 6.5 – Parte subito forte, illuminando il Forum con un paio di gicoate delle sue (5 sssist nel solo primo quarto), poi decide di mettersi in proprio nel secondo quarto quando l’Efes sta per affondare e permette ai suoi compagni di rimanere nel match, quindi prova a propiziare l’allungo riprendendo a servire cioccolatini per i vari Batuk e Diebler. Si spegne però sul più bello soffrendo la marcatura di Lafayette e di Cinciarini, perdendo lucidità e non riuscendo più a creare dal palleggio.

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Bryan Dunston, qui in maglia Varese, ha messo in piedi una bella sfida con McLean (foto di Alessia Bruchi, 2013)

DIEBLER 6+ – Milano con la sua zona che lascia ampi spazi negli angoli lo invita a nozze e lui si dimostra il solito cecchino freddo (3/5 nel primo tempo). Sembra in difficoltà nel terzo quarto quando Simon gli prende le misure ma nel momento peggiore nell’ultimo quarto mette un incredibile gioco da 4 punti che tiene l’Efes ad un solo possesso di distacco. Non basta e nel finale sparisce dalla partita.

DUNSTON 6.5 – Gioca una partita a volte indecifrabile, perchè soffre tantissimo difensivamente McLean, ma con il suo fisico riesce a mettere pressione dall’altra parte del campo, mettendo in piedi una bella sfida con l’ex Alba Berlino che però alla fine lo vede uscire sconfitto, con il Forum che non gli perdona la sua militanza varesina e lo accompagna in panchina tra i fischi al suo quinto fallo. Nonostante tutto fa la voce grossa a rimbalzo (8 in totale) e si dimostra u giocatore tatticamente importante per la sua capacità di aprire il campo dal post (4 assist), dopo aver fatto collassare la difesa.

IVKOVIC 5.5 – Dopo il brodino preso contro il Limoges settimana scorsa, chiedeva alla sua squadra una prova di maturità per uscire definitivamente dalla crisi, ed invece non solo è arrivata una sconfitta ma anche lui ha dimostrato di capirci poco. Ha sofferto la sfida di Repesa che gli ha offerto il fianco con la difesa a zona per lungh tratti del match, ma ne ha saputo approfittare solo a sprazzi, anche perchè in difesa è stato messo spesso in difficoltà dalle atipicità di Milano.Il momento migliore è stato quando, in difficioltà, ha provato a giocarsi il tutto per tutto con un quintetto piccolo con il solo Dunston in campo insieme a Huertle, Diebler, Korkmaz e Saric. Difensivamente ha funzionato benissimo, producendo palle perse e punti facili in contropiede. Peccato che sia durata lo spazio di una effimera rimonta.


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