Dopo una seconda frazione in equilibrio, con l’Olympiacos che rientra sul 35-35 (primo quarto 27-12 per il Real), gli spagnoli, grazie ad un grande Rudy, prendono il largo nel terzo periodo.

Real Madrid – Olympiacos Pireo 88-71 (serie 1-0) (stats)

ACB Photo: A. Martínez

Vittoria in gara-1 per il Real (ACB Photo: A. Martínez)

Pre-partita. Tremano ancora i tifosi spagnoli dopo la clamorosa sconfitta della finale dell’anno scorso quando l’Olympiacos, autore di un ultimo periodo a dir poco straordinario, si impose per 100-88, aggiudicandosi il secondo titolo consecutivo. A lungo la partita, però, era stata in mano degli spagnoli: il primo quarto infatti si era concluso 10-27 per Llull e compagni. Quest’anno si prevedono delle gare mozzafiato, le prima due in terra madridista. Il Real Madrid, nonostante i risultati dicano sia la migliore squadra finora dell’Eurolega 2013-2014, riuscirà a sfatare il tabù che lo vede negli ultimi anni faticare mostruosamente contro i greci? Riusciranno, inoltre, ad arginare Kill Bill, alias Vassilis Spanoulis?

Primo periodo. E’ un “Palacio de Deportes” di Madrid infuocato, quello che accompagna l’inizio della partita. I primi punti vengono messi assegno da Shermadini, che finalizza un gioco da tre, appunto per lo 0-3 iniziale. Ma il Real sembra in gran serata: buono il veloce giro palla, le transazioni di campo e, soprattutto, l’ottima difesa a zona voluta da Laso. Gli spagnoli non lasciano spazi alle avanzate dei greci e Spanoulis sembra particolarmente in difficoltà: perde troppe palle rispetto ai suoi soliti standard. E così il Real si porta sul 9-3 grazie a Llull, Bourousis e Mirotic che segna su uno splendido assist in sospensione con una mano di Rudy Fernandez. E’ ora di chiamare un time-out per Bartzokas e provare a riorganizzare le idee dei suoi. Al rientro sul parquet la situazione non muta, anzi il Real prende il “largo”: le due triple, prima di Llull e poi di Rudy, fanno volare gli spagnoli fino al 15-5. Petway mette una tripla e porta i suoi sul -9, ma il Real macina gioco ed è preciso in attacco grazie a splendide azioni in velocità che lo portano alla sirena di fine primo quarto sul 27-12, al massimo vantaggio di +15. Sono tante le palle perse dell’Olympiacos, ben 5 contro l’unica del Real.

Vassilis Spanoulis, per la terza volta Mvp delle Final Four (foto euroleague.net)

Partenza lenta per Spanoulis, prima di prendere in mano l’Oly (foto euroleague.net)

Seconda frazione. La partita torna ad infiammare i tifosi presenti al palazzetto. E’ Printzeis a suonare la carica per i suoi, ma la sua tripla è infilata pochi millesimi di secondo dopo lo scadere dei 24″: gli arbitri optano giustamente per annullarlo. Ma il Real sembra disunirsi, sia in attacco che in difesa. L’intensità del primo periodo sembra lontana, e così i greci si fanno sotto: Laso è costretto a chiamare il time-out sul 31-23 per i suoi, il parziale di 4-11 è un campanello dall’allarme per il Real. Al rientro in campo è Darden a portare i suoi sul +10, ma l’Olympiacos sembra rientrato in partita a tutti gli effetti. Il Real sbaglia lasciando spazi al tiro per uno Spanoulis ritrovato: in pochi minuti mette a segno 11 punti, con tre triple. Sale il nervosismo negli spagnoli e Mirotic si fa fischiare un fallo tecnico, dopo le proteste per un mancato fischio della terna (l’infrazione era netta da parte di Perperoglou). Ed è Printzeis ad impattare la partita: a 4′ minuti dalla fine del primo tempo si torna in parità, 35-35. Sono tre minuti di un’intensità incredibile, da una parte e dall’altra. Le squadre si affrontano punto a punto, fino al 43-41 per il Real. Nell’ultimo minuto di gioco, infatti, gli uomini di Laso tornano in vantaggio grazie a Slaughter e ad un ottimo Sergio Rodriguez, autore degli ultimi 8 punti dei 12 totali in questa parte di gioco. Si va così al riposo sul 48-41 per il Real. La partita non delude le aspettative: stando al ritmo del primo tempo, sarà una seconda parte di gara fantastica.

Terza frazione. Il rientro in campo dall’intervallo sembra aver portato consiglio ed energie ai madridisti, soprattutto ad uno in particolare: sale in cattedra, osannato dal pubblico, Rudy Fernandez. La gara, però, è nervosa e iniziano le prime avvisaglie tra Bourousis e Mirotic, da una parte, contro Dunston e Spanoulis, dall’altra. Ma tornando alla gara, è Rudy a mettere a segno 3 canestri di fila: due tripla ed un lay-up di splendida fattura; si torna così sul 58-46 per il Real. Sale nuovamente la difesa spagnola, l’Olympiacos fatica ed è Bourousis a brillare, con un’ottima stoppata su Printzeis. I greci mostrano tutti i loro limiti a causa dell’ottima visione di gioco del coach spagnolo, Laso, che passa alla difesa ad uomo, che porta i suoi frutti. Il Real colpisce anche in contropiede e chiude il terzo periodo con un canestro di Darden che fissa il parziale sul 70-56. Grandissima qualità di gioco degli spagnoli in questi dieci minuti.

Ultimo periodo. Al rientro sul parquet, per l’ultima volta nella serata, un pò di stanchezza e di errori affiorano tra le due squadre. A questo si aggiunge anche un eccessivo nervosismo soprattutto dell’Olympiacos, e dell’insolito Spanoulis a questi comportamenti. La partita è sentita, ma il Real sembra in completo controllo. Da segnalare, anche, i falli antisportivi fischiati a Reyes e Petway contemporaneamente per uno scontro di gioco. A metà tempo il punteggio è di 78-62. Ma è un altro affronto sotto canestro spagnolo a portare faccia a faccia, a muso duro, Spanoulis e Rudy Fernandez. E’ Mejri, così, a far scoppiare letteralmente il “Palacio de Deportes” con la sua tripla che porta il Real sull’81-63. La partita finisce così sull’88-71, con un altro scontro di gioco che porta alla zuffa tra Bourousis e Petway, che rientra subito nel post partita quando i due si stringono la mano.

euroleague.net

Altra fantastica prestazione per Rudy Fernandez (euroleague.net)

Il Real vince meritatamente gara 1, mentre l’Olympiacos dovrà riorganizzare il proprio gioco, soprattutto in attacco, avendo l’obbligo di superare l’ottima fase difensiva madridista di questa partita.

MVP: Sarà antipatico e avrà atteggiamenti spocchiosi ai limiti della provocazione nei confronti degli avversari, ma quando Rudy Fernandez scende su un parquet e prende in mano un pallone, predica basket, almeno da questa parte dell’Europa. Parte a fari spenti, poi piano piano inizia a salire di intensità difensiva sul finire del primo tempo, per completare l’opera nella prima metà del terzo quarto, dove le sue giocate su tutti i 28 metri spaccano definitivamente la gara. Chiude con 20 punti, frutto di 7/11 dal campo (con 4/6 da 3), 6 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi per un 34 di valutazione.

Real Madrid – Olympiacos Pireo 88-71 (27-12, 21-29, 22-15, 18-15)

MAD: Rudy Fernandez 20, Mirotic 15, Sergio Rodriguez e Llull 12; Rim(31): Bourousis 7; Ass(16): Rudy Fernandez 5.

OLY: Spanoulis 18, Printzeis 10, Simmons 8; Rim(25): Simmons 7; Ass(18): Spanoulis 5.


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