Euroleague-LogoMACCABI TEL AVIV – FENERBAHCE ULKER  74-75 d.t.s.

I presupposti per assistere ad una gara dal fascino unico ci sono tutti. Serie sul 2-0 in favore della corazzata di Obradovic, ora ci si sposta in casa dei campioni in carica. E la musica potrebbe cambiare, nella cornice gialloblù che, come sempre, ha sempre il ruolo di sesto uomo in campo. La prima frazione di gioco sembra dar ragione alle premesse, e i padroni di casa partono tutto sommato forte con un buon primo quarto condotto per 20-13, e qui si vede subito che manca qualcosa al Fenerbahce. Si è visto, fin troppo bene, quanto Nemanja Bjelica sia stato il vero ago della bilancia dei turchi. I problemi di falli lo hanno limitato fortemente in questa gara e serviva una vera prova di forza per sopperire alla sua “assenza”.

maccabiTALogoUn ottimo Brian Randle, vero MVP del Maccabi con 19 punti e 10 rimbalzi, mette spesso a dura prova la difesa di Obradovic e il contributo di Jeremy Pargo, incisivo a fasi alterne, lascia intuire che si tratterà di una lunga serata sul parquet. Le percentuali di Pargo non sono esaltanti: 20 tiri presi con 6/13 da due e 2/7 da tre, a cui si aggiunge un rotondo 3/3 dalla lunetta. Tanto minuti in regia per Nikos Zisis e partita veramente di buonissimo livello, conclusa con 19 punti e 5 assist e rappresentando una vera sentenza dalla distanza (3/4 da tre). L’assenza di Bjelica viene egregiamente fatta passare in secondo piano dalle prestazioni di Vesely, Erden e, per qualche minuto, Zoric. Sono gli ingredienti per arrivare in fondo quando si affrontano competizioni di questo tipo, potendo attingere dalla panchina una serie di elementi in grado di ridare ossigeno ai titolari, evitando però di far scendere il livello del gioco proposto. Il terzo quarto vede un numero decisamente limitato di canestri ma un’intensità in crescita, grazie soprattutto a giocate di Pargo e Tyus per i padroni di casa, mentre per gli ospiti ci pensano il solito Zisis, in cooperazione con Goudelock e Bogdanovic. Strana la prova di Devin Smith, probabilmente il giocatore più importante di coach Goodes, autore di 8 punti con 0/3 da due, 2/6 da tre, ma comunque 9 rimbalzi catturati in ben 40 minuti di utilizzo.

fenerbahceNel quarto conclusivo è Jan Vesely che fa la voce grossa, in una situazione di botta e risposta senza esclusioni di colpi. Brian Randle continua la sua grande partita e Joe Alexander, nonostante soli 10 minuti di utilizzo, rischia di fare la giocata che decide la partita, andando in cielo a prendere un rimbalzo per poi affondare una grande schiacciata che fa impazzire il pubblico di casa. Sul 65-63 il Fenerbahce deve gestire bene il possesso per recuperare lo svantaggio, e Vesely si fa trovare pronto su assistenza di Preldzic, per il pareggio che regala l’overtime.

Il cambio di marcia di Goudelock, autore di una discreta partita fino a quel momento, consente ai turchi di portare a casa questo match infinito, ma non si può dimenticare la grande continuità di Zisis, uno abituato a giocare e vincere partite di questo tipo. I campioni in carica sono fuori e i turchi raggiungono le Final Four in programma a Madrid. È la prima volta nella storia di questa squadra, e bisognerà temere molto una corazzata di questo genere, seria candidata ad emulare ciò che è riuscito a mettere in piedi lo stesso Maccabi lo scorso anno.

MACCABI TEL AVIV – FENERBAHCE ULKER 74-75 d.t.s.

MACCABI: J. Pargo 21, B. Randle 19, D. Smith 8. Rim (41): B. Randle 10. Ass (13): Y. Ohayon 4.
FENERBAHCE: N. Zisis 19, A. Goudelock 15, J. Vesely 12. Rim (42): E. Preldzic 9. Ass (18): N. Zisis 5.