(Foto Savino Paolella 2014)

Langford sarà il grande assente a Istanbul (Foto Savino Paolella 2014)

I playoff assicurati dalla vittoria dell’Olympiacos al Carpena sono solo il primo traguardo per questa Olimpia che ora non può pensare di accontentarsi. Specie perchè, dopo la maturazione evidente di questa annata, incrociare le armi con una tra Cska e Real Madrid sarebbe una beffa atroce sulla via della Final Four in casa.

Il calendario, però, non è propriamente clemente dato che le scarpette rosse incroceranno a domicilio Fenerbache e Malaga (occupate nella bagarre per il quarto posto) e in casa l’imbattibile Barcellona. Per la matematica il secondo posto è ad una vittoria (con sconfitta del Pana), possibile che nemmeno quella sia necessaria, ma meglio non scomodare numeri e classifiche avulsa. Vincere è sempre la maniera migliore per risolvere tali questioni.

Certo, andare ad Istanbul senza Langford, contro una squadra costretta a vincere per non perdere il treno Europeo dopo la sconfitta dell’O.A.K.A., non è propriamente semplice. All’Ulker Arena i gialloblù hanno perso solo contro Partizan (a qualificazione alle Top 16 già avvenuta) e Barcellona ed hanno un rendimento decisamente più prestante. In Top 16 gli uomini di Obradovic hanno segnato 79 punti di media tra le mura amiche contro i 75,5 a domicilio, ma soprattutto ne hanno concessi solo 70 contro gli 84,3 concessi in trasferta.

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Bogdanovic era stato completamente disinnescato nella gara di andata (Foto Savino Paolella 2014)

Chiaro che emanciparsi dalla pressione psicologica di un match che, per quanto importante, rappresenta più un’ultima spiaggia per i turchi che per le scarpette rosse potrebbe essere una chiave di lettura determinante per incidere sui nervi scoperti di una squadra dal potenziale immenso ma dai risultati ancora altalenanti. Specie avuto conto del fatto che il Fenerbache è squadra da corsa, che tira ben prima dello scadere dei 24” e ha nel ritmo e nelle percentuali di tiro una delle armi fondamentali per imporre il proprio gioco all’avversario.

McCalebb non ha bisogno di pressioni alte, anche perchè tenerlo dal palleggio potrebbe essere controproducente data la sua velocità. Piuttosto bisognerà uscire bene dai blocchi pensando un sistema di cambi efficace che limiti le conclusioni in ritmo e con spazio dei turchi.

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Gentile, si saprà ripetere in Europa dopo la prestazione monstre di Montegranaro? (Foto Savino Paolella 2014)

Altro fuoco della sfida a Kleiza e compagni sarà l’accoppiamento difensivo nel pitturato dove i turchi possono vantare uomini di stazza e dai movimenti da pivot classici al cospetto di gente come Lawal e Samuels, tipologia antitetica alla prima. Chiaro che il controllo dei tabelloni rappresenti una buona fetta della posta in palio perchè concedere secondi tiri o, difensivamente, una rapida apertura del contropiede, potrebbe essere letale per i “nostri”.

Milano dovrà gestire il ritmo del match specie in fase offensiva dove evitare forzature e coinvolgere il collettivo “democraticamente” sarà fondamentale per cercare di mantenere percentuali accettabili nell’inferno dell’Ulker Arena spostando sui padroni di casa la pressione del risultato. I 5 punti di vantaggio del Forum sono un’eredità preziosa da non dissipare nel tentativo di rincorrere una vittoria. Ragionare anche su questo dato sarà fondamentale in un finale che potrebbe preannunciarsi serrato e confusionario.

Pronostico DB: Milano ha tanto cuore ma all’Ulker Arena il Fenerbache è una macchina da guerra. Il discorso secondo posto è rimandato.


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