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CHE SPETTACOLO, I BAD BOYS DI SIENA

Dov’è finita la Siena impaurita, smarrita, reticente e tremebonda di inizio stagione? Dissolta, in favore di una squadra che ci ricorda sempre di più i Bad Boys detroitiani di Chuck Daly: contro Malaga, che sino a ieri aveva un record di 6-1 , fa a fettine l’avversario con una maestosa prestazione corale. Kangur, Rasic, Hackett, Moss, Sanikidze: è la vittoria di un collettivo trasformato. Minucci riassume la postura da sfinge, gli avversari tremano: Siena è tornata.

Papanikolaou ruggisce ancora (foto S. Paolella 2012)

IL BARçA STRAVINCE. SENZA NAVARRO…

Dopo aver massacrato il Cska sul parquet moscovita, il Barcellona versione ‘rullo compressore’ rifila un bel trentello al Besiktas, opaco e smarrito. Joe Ingles fa l’eroe, con 22 punti, unico in doppia cifra dei catalani. Gli altri giocano da perfetti comprimari. A proposito, avete letto chi mancava? Un certo Juan Carlos Navarro: come dire uno qualunque, il ragazzino dell’under che deve farcire il roster..

SPANOULIS E PAPANIKOLAU CI SCRIVONO: ‘OCCHIO RAGAZZI, I CAMPIONI SIAMO SEMPRE NOI’

“Ci avevate dati per cotti, finiti? Pensavate che senza il genio di Ivkovic fossimo una bagnarola greca, con buchi da ogni parte? Eccovi serviti: Kaunas; veni, vidi, vici. E tanti saluti a Rimas Kaukenas, che ha provato a fare l’eroe con 17 punti in 23 minuti. Occhio ragazzi: i campioni siamo sempre noi”.  Firmato: Vassilis Spanoulis e Kostas Papanikolau

REAL-FENERBAHCE, IL RUGGITO DEI BLANCOS

Bloccata sulla parità sino al minuto 30, coi turchi per larga parte del match in vantaggio, la gara stellare tra Real e Fenerbahce è finita con un distacco di 16 punti a vantaggio dei madrileni. Che, con un grande Mirotic e un’ottima prestazione corale nei momenti topici, piega ancora una volta la corazzata turca. Real e Barca, spedite verso le Final Four..

PANA E VITORIA, DECADENTI MA COMUNQUE VINCENTI

Vince ancora il Pana, che dopo aver espugnato Cantù piega anche Lubiana marciando spedita verso le Top 16. Vince a sorpresa il Caja, che passa dall’inferno al paradiso sospinto dall’urlo dei 10mila che surriscaldano il catino basco. Due grandi nobili, non ancora decadute ma forse un po’ decadenti, che saranno clienti scomodissimi per tutti

Kristjan kangur, da comprimario impaurito a pedina dei Bad Boys senesi

DOWNS

MILANO SENZA I “COGLIONI” DI BASILE

Nel 2011, a Bilbao, la tripla ignorantissima di Basile diede a Cantucky l’accesso alle Top 16. A Vitoria, invece, l’ultimo tiro di Basile per la vittoria e il recupero di una gara persa in modo rocambolesco finisce sul ferro. E’ un segnale? Un simbolo della scarsa cattiveria meneghina? Un caso? Non lo sappiamo. Sappiamo che a Milano mancano i “coglioni” di Basile. Che sono d’acciaio. Torneranno quelli di una volta? Per i destini dell’Eurolega sono determinanti.

CANTUCKY PIEGATA DAL KHIMKI E DALLA SFORTUNA

L’ingeneroso meno 24 rimediato a Mosca distrugge ogni residua speranza canturina di passaggio del turno. Come accadde con Shermadini, Micov e Basile nel 2011.2012, poi, gli infortuni stanno falcidiando il roster di Trinchieri. Urge rimediare: col sostituto di Smith quanto prima, perché Tabu ha dimostrato di non essere un robot, e appellandosi alla Dea Bendata perché torni a baciare il parquet del Pianella..

PROKOM, CHALON, LIETUVOS  E CEDEVITA: VERSO L’EPILOGO DI UN’EUROLEGA INCOLORE

Con modalità, aspirazioni, provenienze, budget e obiettivi differenti, tutte queste formazioni si avviano a concludere mestamente un girone eliminatorio nel quale non hanno quasi mai brillato, rimediando anche delle sonore batoste o producendosi in prestazioni tecnicamente molto povere.

FENERBAHCE: IL RECORD DI 4-4 E’ TROPPO POCO, PER UN BUDGET COSI’ STELLARE

A Madrid i Pianigiani Boys reggono a lungo e cedono solo nell’ultima frazione, ma l’attuale quarto posto nel girone è un risultato troppo modesto per un team partito con ben altre aspirazioni e un budget stellare. Forse il problema è proprio quello: troppa ansia da prestazione, frustrata da infortuni e una chimica di squadra ancora molto deficitaria. E ormai siamo a dicembre..

Pianigiani e Andersen (Foto Matteo Cogliati 2012): tanta spesa, poca resa

Fabrizio Provera