Il primo derby in serie A, per giunta con aria di altissima classifica, non tradisce le attese, e al cospetto di un pubblico da grandi occasioni Libertas Bologna e Magika Castel San Pietro mandano in scena una partita di grandissima intensità. Il promo sulla partita pubblicato pochi giorni prima dalla squadra di casa lasciava chiaramente intendere quanto la partita fosse sentita, ma all’impatto la pressione gioca un brutto scherzo alle rossoblù che terminano il primo quarto sotto per 4-14. Nella seconda frazione D’Alie e compagne rompono finalmente il ghiaccio e si riportano prepotentemente in partita con un quarto da 26 punti segnati e solo 19 subiti. Nella ripresa la Meccanica Nova effettua il sorpasso, mentre è l’Alfagomme a non trovare più la via del canestro segnando solo quattro punti. Bologna però non ne approfitta pienamente, e così gli ultimi dieci minuti vedono il punteggio inchiodato sul 41-39. Si segna ancora col contagocce, la gara si avvia al rush finale ancora su binari di grande equilibrio dove la maggiore freschezza ospite ha la meglio. Sono infatti una tripla di Mariella Santucci dall’angolo e un’altro canestro spezza gambe di Ballardini (MVP) a chiudere il match in favore delle ospiti.

Come detto anche in sede di presentazione della gara qualche giorno fa, le squadre hanno mantenuto la loro filosofia inalterata per questo match. Coach Seletti ha ruotato ben undici delle sue dodici giocatrici, trovando così energie fresche nel finale in volata, oltre ad una grandissima prestazione non solo di Ballardini, ma anche di Matic sotto le plance. Lolli ha invece dato spazio alle solite otto giocatrici, trovando ottime risposte da Cordola (11, 6 rimbalzi e 3 recuperi in 17′) ma pagando la giornata non positiva di Vian, per noi il vero ago della bilancia della squadra. La lunga rossoblù ha sofferto la superiore velocità delle avversarie, giocando troppo lontana dal canestro in attacco e non sfruttando così la superiore fisicità in post basso, specie in una giornata in cui il suo solitamente pericoloso tiro dalla media non entrava. Gara a due facce anche per Arianna Landi, che in attacco ha trovato una serata stortissima al tiro (1/10 dal campo e 1/6 ai liberi) ma ha compensato abbondantemente con 11 rimbalzi, sette falli subiti, cinque recuperi e quattro assist, risultando una delle ultime a mollare. L’impressione, ieri sera ma anche ragionando sul lungo periodo, è che pesi terribilmente l’assenza per infortunio di Tassinari, sia per alleggerire D’Alie (solito cuore, ma qualche errore di troppo ieri sera) dai compiti di regia, sia per aggiungere qualità e minuti preziosi alle rotazioni delle esterne, e che coach Lolli farebbe carte false per riaverla subito e poter quindi variare anche soluzioni e quintetti a seconda delle situazioni. Problema che come detto le termali non hanno, vista la lunghezza e l’ampio utilizzo e contributo che arriva dal pino delle bianco blu.

Rimane, al di là di tutto, il valore assoluto molto simile di entrambe le squadre, ma ancor di più il successo di una grande serata di sport che in un mercoledì di novembre ha portato al basket rosa grande pubblico e tanta visibilità, e la conferma che a Bologna e Castel San Pietro abbiano intenzioni più che serie per il prosieguo del campionato. Magika arriva alla quarta W in trasferta. Libertas, per uno strano scherzo del calendario, tra turni di riposo e infrasettimanali giocherà per quattro week end consecutivi in trasferta. Le possibilità di un arrivo testa a testa tra le due formazioni sono tutt’altro che da escludere.
Che riparleremo ancora di loro invece, è poco ma sicuro.


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