La Tezenis vince il confronto di bassa classifica con l’Ambalt Recanati (67-66), ma che fatica. I gialloblù vincono al fotofinish grazie ad un cesto di Frazier a 12″ dalla sirena finale, ma i marchigiani mancano il sorpasso prima con PIerini a 7″ dalla fine e poi con Bader proprio al suono del “gong”. Una Tezenis a due facce: contrariamente alle scorse partite in casa dove i gialloblù erano costretti ad inseguire sin dall’inizio, stavolta è Verona a condurre nei primi due quarti. Dopo il 20-14 del primo quarto, nella seconda frazione il vantaggio veronese arriva in doppia cifra, sino al 42-30 con cui si va all’intervallo lungo. Frazier sorprendentemente è a quota zero, ma nel terzo periodo mette a segno 8 dei (soli) 12 punti gialloblù in questa frazione. Recanati, trascinata da Loschi e Reynolds sigla un break di 5-18 e perviene al sorpasso con la tripla di Bader (47-48). L’anemia in attacco per la Tezenis prosegue pure nel quarto periodo (25 punti segnati dopo l’intervallo lungo) e gli ospiti accarezzano il sogno del successo in trasferta. La tripla di Pierini ad un minuto esatto dalla fine, vale il +1 per il leopardiani (65-66), prima del finale già raccontato.

Per Verona, ancora senza Boscagin, Rovatti e Pini, soltanto 11 punti dalla panchina: bene Totè e Robinson ma solo nel primo tempo, mentre dopo l’intervallo si salvano solamente Frazier e Brkic. C’è ancora tanto da lavorare, ma il rientro degli infortunati è imminente: «Finalmente abbiamo visto Pini con la tuta da giocatore in panchina con noi – analizza coach Frates nel dopo partita – Speriamo che da martedì possa tornare ad allenarsi come Boscagin, ne abbiamo bisogno per lavorare e mantenere intensità durante la gara».

Venendo alla partita il tecnico gialloblù commenta: «Abbiamo giocato un bellissimo primo tempo, di grande aggressività. Abbiamo segnato 42 punti con Frazier che ha fatto virgola, abbiamo distribuito bene i tiri, abbiamo corso e avuto buone percentuali. Nel secondo tempo non abbiamo trovato quelle munizioni arrivate dalla pressione difensiva che nel primo tempo ci avevano permesso di correre e giocare di più in campo aperto. Abbiamo un po’ perso, anche per merito di Recanati, il ritmo del gioco sbagliando fra l’altro qualche cosa all’inizio del terzo quarto, fra cui buoni tiri soprattutto da sotto, concedendo ai nostri avversari di tornare in partita. Da lì in avanti è stata tutta una guerra di nervi perché ci è venuto il naturale affanno di chi ha paura di perdere una partita che alla fine del primo tempo ci sembrava di avere in mano».

Foto: fonte Scaligera Basket Tezenis