Consultinvest Pesaro – Umana Reyer Venezia 84-78

Torna a sorridere la Consultinvest Pesaro, che tra le mura amiche conquista la sua seconda vittoria stagionale, avendo la meglio solo nel finale su una Venezia mai doma. A decidere una partita intensa e divertente e’ stata una Vuelle tosta in difesa, capace di correre tanto in transizione e di mettere a referto cinque uomini in doppia cifra. Le buone percentuali da oltre l’arco dei tre punti (48%, 11/23) e una pallacanestro di buona qualità hanno permesso di domare nel finale una Reyer alla quale non sono bastate le sfuriate di Tonut e McGee e un solo terzo quarto all’altezza delle proprie possibilità.

Cronaca – Bucchi decide di mischiare le carte per cominciare e mette in quintetto Harrow, Fields, Jasaitis, Zavackas e Jones.L’inizio della partita è intenso: raffica di triple in fila per i veneziani, con Haynes e Bramos da una parte, canestri di talento di Harrow e Fields dall’altra (autori di 13 punti dei 17 biancorossi). Le difese sono forti, i padroni di casa offrono brani di bella pallacanestro, corrono e impostano la partita sui loro binari. Venezia è frastornata, ma esperta e piena di talento. Quanto basta per non permettere a Pesaro di raccogliere quanto potrebbe: una disattenzione da 4 punti in 5 secondi vale la fine del primo quarto sul punteggio di 17-14. Ad inizio secondo periodo, De Raffaele cerca di inceppare l’attacco pesarese con un 3-2 che sortisce effetti: Tonut mette in mostra la sua concretezza, arrivano palle perse biancorosse banali e i veneziani si riavvicinano, arrivando anche a meno uno (24-23). Nonostante le disattenzioni, Pesaro ritrova il bandolo della matassa in tempo, guidata da un Ceron scatenato e su di giri: parziale di 12-2 e tutta l’Adriatic Arena che esplode. Ancora una volta le estemporanee iniziative degli orogranata ci mettono una pezza: 41-36 all’intervallo.

Fabrizio Stefanini 2016

Fabrizio Stefanini 2016

Venezia approccia al rientro in campo con una faccia totalmente diversa; reattiva a rimbalzo e precisa in attacco, capace lei di correre e finalizzare. È invece un brutto terzo quarto per i biancorossi, che sembrano incappare nella loro faccia più brutta e perdono la fluidità del primo tempo: alla vigilia degli ultimi 10 minuti di gioco il punteggio dice 57-58, in perfetto equilibrio. Serve l’ultimo periodo per stabilire una definitiva supremazia e Ceron lo comincia nel migliore dei modi: due bombe importanti, il palazzetto che esplode. Ne esce fuori un finale maschio, fisico e battagliero. Una partita vera, dove Venezia risponde colpo su colpo alle buone iniziative pesaresi, guidata da uno scatenato McGee. A 2.20 dalla fine il punteggio dice 74-74. E’ intensità pura, ma i padroni di casa hanno una marcia in più: un 4-0 di parziale con una bomba di Zavackas segna il 79-74. Venezia ci prova, pressa a tutto campo, sfodera il fallo sistematico, ma i biancorossi sono bravi a gestire e mantenere l’inerzia finalmente e definitivamente conquistata.  Finisce 84 a 78.

Una vittoria di qualità, che da forza per lavorare e trasmette entusiasmo, come sottolinea Marco Ceron, euforico in sala stampa: “Venivamo da un brutto periodo, io avevo perso ritmo e fiducia. Ho cercato di aggredire subito la partita ed è andata bene. Ce lo siamo meritati perché stiamo lavorando bene. Questa settimana abbiamo continuato a lavorare in fiducia e le cose sono andate bene.”

Soddisfatto anche il coach Piero Bucchi: “Sono contento per i ragazzi perché la squadra lavora, cerca sempre di dare il massimo in settimana e la domenica. La vittoria di oggi dimostra che ci vuole pazienza: ci vuole tempo perché i giocatori si conoscano e le cose si mettano a posto. La squadra ha dimostrato che l’atteggiamento è quello giusto, anche se si può vincere o perdere. Cinque giocatori in doppia cifra dimostrano che stiamo crescendo a livello di opportunità offensive. Due punti che volevo, che ci fanno bene anche per il morale. Ce lo godiamo e da domani mattina siamo pronti per la prossima.Ceron? Sa che per giocare tanto in questa squadra deve anche difendere. Oggi ha trovato la serata giusta. Alcuni suoi tiri mi hanno fatto venire i brividi lungo la schiena, ma bravo lui a metterli.”

Meno allegro coach Walter De Raffaele, che riconosce ai suoi tanti limiti di atteggiamento: “Complimenti a Pesaro perché ha giocato una partita aggressiva, presente e di spirito. Noi ancora una volta abbiamo giocato a sprazzi, impattando in maniera soft e facendo credere potessero giocare tanto di 1vs1. Nel terzo periodo ci siamo espressi bene, poi abbiamo commesso le nostre solite ingenuità, non ammissibili per giocatori del nostro livello. Abbiamo regalato troppe cose facili, abbiamo avuto poca lucidità nella gestione dei possessi quando eravamo un punto avanti. Dobbiamo riflettere, farci un esame di coscienza e rimboccarci le maniche.”

Tabellini

Pesaro: Ceron 23, Zavackas 16, Fields 10. Rimbalzi: 32 (Jones 12); Assist 11 ( Harrow 5)

Venezia: McGee 19, Peric 15, Tonut 13; Rimbalzi 39 (McGee 8); Assist 8 ( Tonut 4)