foto di Luca Mallamaci

Manuel Carrizo durante la preparazione al “Campus” (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO È uno dei nuovi arrivi al “Campus”, tra quelli più inseguiti durante la presentazione ufficiale dai numerosi appassionati accorsi al raduno dell’Assigeco. Per affrontare la nuova prestigiosa avventura in A2 Gold, la seconda categoria nazionale, pur tenendo dritta la barra nella propria filosofia dedicata ai giovani talenti del vivaio, il club rossoblu inserisce nel roster del coach Andrea Zanchi l’abilità e l’esperienza di un giocatore come Manuel Antonio Carrizo Cordova (questo è il nome completo), 34 anni il prossimo 28 settembre. «Un doppio ruolo che mi è stato prospettato subito, la prima volta che ho parlato con l’allenatore: la possibilità di essere utile dentro e fuori del campo aiutando e accompagnando i ragazzi giovani nella loro crescitasottolinea l’ala italoargentina -. Mi piace l’idea, sento la sfida anche di questa doppia responsabilità. Anche per questo non ci ho pensato due volte quando l’Assigeco, tramite il mio agente, mi ha contattato per venire a giocare nel Lodigiano».

L’entusiasmo generato dalla straordinaria cavalcata dell’anno scorso abbinato all’interesse per la Gold e il curriculum dei nuovi arrivati ha portato una grande entusiasmo tra i tifosi rossoblu: una bella foto che ha resistito al sudore delle prime sedute atletiche? «Avevo già sentito parlare bene dell’Assigeco, ma l’impressione diretta è ancora migliore – dice “Manuelito” -. Ho sentito con molto piacere citare più volte il termine “famiglia” nei discorsi iniziali ed è sicuramente molto importante perché va al di là della pallacanestro e assiste sicuramente la possibilità di miglioramento dei singoli e della società».

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Manuel Carrizo alle FinalSix di Rimini, dove è stato MVP della finale (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Con Manuel Carrizo, elemento “navigato” nel basket italiano, sia a livello di LegaDue che in B1 (sette campionati con quattro promozioni), in arrivo da due stagioni a Latina, dove l’anno scorso ha vinto la Coppa Italia di Serie B (MVP della finalissima) e ha conquistato il passaggio alla A2 Silver, l’Assigeco si assicura un contributo prezioso per l’obiettivo salvezza. «Inizio il mio quattordicesimo anno nel basket italiano, sono arrivato a 20 anni con l’intenzione di migliorare il mio livello tecnico ed economico: cercavo l’opportunità di venire in Europa, il trasferimento in Italia è stato perfettoricorda il neo acquisto rossoblu partito dall’Estudiantes Santa Rosa con esordio in Serie A nel Ferro Carril Oeste (2000/2001) e medaglia di bronzo ai Mondiali in Giappone con l’Under 21 albiceleste -. La famiglia? È in Argentina, mi manca e d’estate vado sempre a trovare i miei parenti. In Italia? Ho avuto la fortuna di trovarmi bene in ogni posto dove ho giocato vincendo pure parecchi campionati, ma se proprio devo sceglierne uno non posso non dire Ferentino: la città di mia moglie Martina, dove abito».

In attesa di essere raggiunto dalla dolce metà insieme alle figlie Giorgia (12 anni) e Mia (1 anno), Manuel Carrizo si concentra sul basket. «Posso giocare in due ruoli, “3” e “4” – spiega -. Prediligo il tiro da fuori e le letture del gioco. La Gold? Il livello è alto e molto duro, ci sarà tanto da fare. Per far crescere al meglio i giovani servirebbe la tranquillità di qualche vittoria. Non è semplice ma noi ci siamo».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi