Marco Spissu (Foto di Iguana Press/Virtus Pallacanestro)

Bologna – Ramagli, alla vigilia, aveva chiesto una vittoria ad ogni costo anche sacrificando il bel gioco. Alla fine sono arrivati i due punti e pure una partita molto gradevole dove gli attacchi hanno prevalso sulle difese. Jesi ha venduto cara la pelle, lasciandosi guidare da un positivissimo Bowers, e solo nell’ultimo quarto si è dovuta arrendere di fronte ai canestri di Spissu che, insieme a Umeh, è stato il mattatore della serata con 28 punti segnati e 42 di valutazione. Senza Lawson, Ndoja e Pajola, Bologna ha retto nel pitturato grazie al capitano Michelori che per l’ennesima volta è stato costretto agli straordinari. La Virtus mantiene il primato in classifica e si appresta a disputare, tra le mura amiche, la Coppa Italia sperando di recuperare il suo lungo titolare.

Cronaca: la partita inizia con le marcia alte inserite da entrambe le squadre. Ritmo alto che esalta l’attacco bianconero capace di realizzare 19 punti in meno di cinque minuti di gioco. Umeh e Spissu bucano la difesa di Jesi a suon di triple per la gioia del numeroso pubblico virtussino presente all’Unipol Arena nonostante il giorno feriale. I marchigiani si aggrappano a Bowers per restare a contatto. L’americano di Jesi realizza 9 punti nel primo quarto. 29 – 20 al decimo minuto di gioco. Cagnazzo manda in campo Janelidze che punisce una distratta difesa bianconera consentendo all’Aurora di riavvicinarsi. Gli arbitri concedono a Jesi svariati contatti fisici e le percentuali al tiro della Segafredo calano. Jesi, passata la paura del primo quarto, non si ferma più e mette il muso avanti dopo una tripla di Davis. Ramagli prova la difesa a zona per inceppare i meccanismi degli ospiti, ma il capitano Maganza e il solito Bowers mettono i canestri che permettono alla Termoforgia di concludere il primo tempo in vantaggio. 51 – 49 al 20esimo. Per risalire la china la Virtus si affida al trio Spissu-Umeh-Rosselli. I padroni attaccano con maggiore aggressività il ferro e caricano di falli gli avversari. Si accende la quarta lampadina di Maganza, fino a quel momento dominante nel pitturato, e Cagnazzo è costretto a metterlo in panchina. Benevelli, però, non lo fa rimpiangere e punisce ripetutamente dalla distanza Bologna ricacciandola indietro. 75 – 73 al 30esimo per Jesi. Nell’ultimo quarto Ramagli decide di lasciare in panchina Bruttini, gravato di quattro falli e autore dell’ennesima negativa partita. Con Michelori in campo, al posto del lungo toscano, la Virtus acquisisce maggiore consistenza sotto canestro e l’inerzia della partita si inverte. Spissu è il braccio armato della rimonta. Il playmaker sardo realizza 10 punti nell’ultimo quarto e fa sorpassare la Virtus. Tra le fila di Jesi Bowers è quasi perfetto, ma alla fine anche lui è costretto ad arrendersi di fronte alla Virtus che centra la terza vittoria consecutiva priva del suo centro titolare, Lawson. Finisce 98 – 88.

Pagelle:

Segafredo Bologna:

Marco Spissu: alla fine la decide lui realizzando 10 punti nell’ultimo quarto. Alla fine colleziona 28 punti, con un solo errore al tiro, 6 rimbalzi, 5 assist e 42 di valutazione. Fare meglio era quasi impossibile. Voto 8

Michael Umeh: solito cecchino, soprattutto dalla lunga distanza. Mette a segno 7 triple. 28 punti anche per lui e tutti a casa. Voto 8

Gabriele Spizzichini: capisce che in questa partita i protagonisti sono altri e si dedica al gregariato. Voto 6

Mirko Carella: NE

Danilo Petrovic: NE

Guido Rosselli: sfiora la doppia doppia con 15 punti e 9 assist. Contribuisce anche lui alla rimonta bianconera. Voto 7

Andrea Michelori: entra in campo e la Virtus torna a farsi rispettare sotto canestro. 13 punti. Voto 7,5

Tommaso Oxilia: parte molto bene, poi si ferma. Voto 6

Lorenzo Penna: produce tanta confusione e Ramagli si affida ad altri. Voto 5,5

Kenny Lawson: NE

Davide Bruttini: dopo i segnali incoraggianti mostrati a Chieti, compie due passi indietro. Lento sia di gambe che di pensiero. Dovrebbe prendere esempio da Michelori per diventare un fattore positivo. Voto 4

Termoforgia Jesi:

Filippo Alessandri: prova a sopperire la mancanza di talento solo con la grinta e un eccessivo nervosismo. Voto 5

Simone Mentonelli: NE

Matteo Battisti: si fa notare solo per le palle perse. Voto 5

Guido Scali: NE

Marco Maganza: ottimo partita prima di essere fermato dai falli. Voto 6,5

Samuele Moretti: NE

Giga Janelidze: come Maganza è limitato dalle fischiate arbitrali. Esce per 5 falli nell’ultimo quarto. 15 punti. Voto 6,5

Tim Bowers: per tanti minuti guida l’attacco di Jesi quasi da solo. 26 punti conditi da 7 assist. Voto 7

Joseph Vita Sadi: NE

Dwayne Davis: sfrutta il fisico sotto canestro per catturare 10 rimbalzi, ma è spuntatissimo al tiro. Voto 6

Andrea Benevelli: tre triple che stavano per illudere Jesi. Voto 6,5

Andrea Picarelli: comparsata con un cesto realizzato. Voto 6