foto di Luca Mallamaci

Per capitan Chiumenti potrebbe essere il momento dell’esordio in campionato (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – Alla quinta di andata, umidità permettendo, arriva il tanto sospirato esordio casalingo dell’Assigeco in A2 Gold. Rinviata al 13 novembre la sfida con Brescia, dopo tre impegni “on the road”, due dei quali vinti, la squadra di Andrea Zanchi si vuole mettere alla prova sul parquet del “Campus” ospitando questo pomeriggio (palla a due alle 18) la Pms Manital Torino una delle più forti realtà del campionato nonostante gli zero punti in classifica. «È una partita di grande fascino, è sempre bello giocare con quelli bravi, da affrontare senza pressione addosso: sono i torinesi, due sconfitte nelle due gare giocate, ad arrivare più arrabbiati e probabilmente con molte più sollecitazioni – sottolinea il 50enne coach veneziano-. Torino è una squadra “prestata” a questo campionato, tante sono la fisicità, la forza degli interpreti e il talento che ha al suo interno. Può essere un paradosso, ma è una gara facile da preparare: gli stimoli arrivano da soli e, al di là della difficoltà, tutti i ragazzi non vedono l’ora di giocare».

Per Alberto Chiumenti potrebbe essere l’occasione della “prima”: «Valuteremo tutti insieme la condizione del nostro capitano dopo l’ultimo allenamento. Chiaramente, essendo fuori da metà giugno, è un po’ indietro, si è aggregato al gruppo solo da martedì». Zanchi è molto più preoccupato per lo stato fisico di Alvin Young: «Ha un polso gonfio, gli fa male l’avambraccio: non sappiamo cosa sia successo, non si è mai allenato questa settimana. Lo staff medico sta controllando il ragazzo, mi auguro che possa esserci altrimenti con Torino diventa tutto molto più arduo per noi».

Torino è completa in ogni ruolo, con Mancinelli, Rosselli. Amoroso, Fantoni e Giachetti abbinato ai due Usa, Lewis e Berry, con Gergati e Vangelov pronti a uscire dalla panca. L’Assigeco mette in gioco i suoi “baby”, Vencato, Donzelli e Spissu, all’ombra di Poletti (15.7 punti e 6.7 rimbalzi di media) con Sant-Roos, Alessandri e Ricci rapidi a sintonizzarsi sui ritmi dei compagni. «Di fatto è la prima volta che giochiamo al “Campus”: cerchiamo di fare un ulteriore passo avanti nella conoscenza e nell’amalgama tecnicosottolinea Zanchi -. Sappiamo di avere di fronte gente che ha giocato in Nazionale, ma siamo anche tranquilli: il nostro campionato è contro avversari diversi».

Cosa deve fare l’Assigeco per limitare il potenziale di Torino? «Non possiamo certo fare come Biella – riflette Zanchi -, non abbiamo la capacità realizzativa di giocare a fare un punto in più. È fondamentale farli lavorare difendendo al massimo, anche se con è facile tenere a basso punteggio una squadra così tecnica e fisica».

Stare nel quartetto a zero punti con due gare giocate (la Manital deve recuperare con Napoli e Brescia) è un po’ scomodo per la squadra di Luca Bechi. «La condizione è in leggero miglioramento, con il passare delle settimane aumentano intesa e qualità: adesso che siamo tornati al completo puntiamo a progressivi passi in avantispiega il 44enne coach livornese -. La Gold mi pare di buon livello, ci sono parecchie squadre attrezzate per puntare in alto e tante altre con uno status societario ottimale: tutte puntano a fare bene».

Luca Bechi( foto di E.Zito 2013)

Luca Bechi e la Manital a caccia del primo successo ( foto di E.Zito 2013)

Trascinati da Mancinelli (20 punti, con il 67% da due, e 9 rimbalzi di media) e Lewis (21 punti, 7 rimbalzi e 2 assist a gara) i torinesi hanno voglia di prendersi il ruolo di protagonisti in campionato. «In questo momento siamo un cantiere aperto, non abbiamo ancora vinto e ci auguriamo che sia arrivato il momento di prenderci qualche soddisfazione: dobbiamo guardare avanti con fiducia tenendo la testa bassa per continuare a impegnarci fortecontinua Luca Bechi -. C’è attesa di basket ad alto livello in città, la società sta lavorando molto per consolidarsi: due anni fa si è vinta la Dna arrivando ai play off l’anno scorso. Il progetto di crescita e sviluppo è importante, il pubblico lo avverte e lo segue da vicino».

Come si pone la Pms di fronte all’Assigeco? «Rispettiamo il club lodigiano perché è salito con merito dalla Silver e ha già un vissuto e un’identità che si abbinano all’entusiasmo e a un sistema di gioco collaudato dall’anno scorso. Al gruppo confermato è stato aggiunta Poletti che mette energia e volontà: lo stimo molto, ai tempi di Biella avevo tentato di firmarlo – sottolinea il coach della Manital -. Zanchi ha dato un’impronta decisa al gioco di squadra. Due vittorie in tre trasferte sono segno di grande compattezza. L’Assigeco è una squadra difficile da affrontare, lo abbiamo già notato nelle amichevoli di settembre».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi