Segafredo Bologna – OraSì Ravenna 73-57 (1-0)

Alessandro Ramagli (foto Serra\Virtus Pallacanestro Bologna)

Bologna – la Virtus inizia nel modo migliore la serie di semifinale con Ravenna, attraverso una vittoria ottenuta con autorità. Dopo una primo tempo equilibrato, la Segafredo ha preso il largo grazie ad una difesa aggressiva e ad una fisicità sotto i tabelloni che è cresciuta con il passare dei minuti. Coach Martino ha provato a schierare Marks, ma il playmaker americano è apparso comprensibilmente fuori condizione dopo un mese di stop. A differenza della serie con Verona, Sabatini e Tambone non sono riusciti a prendere il suo testimone e Ravenna si è resa pericolosa solo nel pitturato. La Virtus, come le era già successo durante questi playoff, ha cambiato nuovamente pelle. Le grandi percentuali da tre punti viste contro Roseto hanno fatto spazio ad una grande difesa che è stato il vero fattore di gara 1.

Cronaca: come richiesto per una semifinale, c’è subito grande intensità in campo. Le difese non si risparmiano e il numero delle palle recuperate per entrambe le difese lo conferma. Coach Martino parte con Sabatini in cabina di regia e la velocità del figlio dell’ex patron bianconero è indigesta a Spissu che è costretto a spendere presto due falli. Prima Smith e poi Chiumenti puniscono la Virtus nel pitturato, mentre Umeh risponde con il tiro dalla lunga distanza. Ravenna manda in campo anche Marks, al rientro dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare i quarti di finale, e il primo quarto si conclude in parità a quota 17. Smith è un rebus difficilissimo per Lawson che prova a riscattarsi in attacco. I tentativi di allungo bianconero vengono respinti dai romagnoli che colpiscono dal oltre l’arco con Sabatini. Ramagli pesca dalla panchina un positivo Bruttini, anche se il solito Smith è una piovra che arpiona una moltitudine di rimbalzi (già 7 dopo i primi 20 minuti di gioco). Sul finale del primo tempo sono le due triple consecutive di Spissu a rompere l’equilibrio. La Segafredo va negli spogliatoi in vantaggio di 9 lunghezze (41 – 32) dopo un canestro sulla sirena di Ndoja. Le squadre rientrano in campo distratte, le percentuali si abbassano e la Virtus comincia a difendere l’area con maggiore consistenza dagli attacchi di Smith. A preoccupare Ramagli ci pensa la quarta lampadina accesa di Spissu, ma Gentile non fa rimpiangere il playmaker sardo. Il figlio del grande Nando realizza 7 punti nel terzo quarto e guida la Virtus a +15: 59 – 44 al 30esimo. Ravenna, nell’ultimo quarto, si riavvicina fino a -9 affidandosi ad un quintetto tutto italiano con l’asse play-pivot composta da Sabatini e da un ottimo Chiumenti. Smith, bloccato dai crampi, non viene rischiato da coach Martino. Senza il solito apporto di Tambone, gli esterni di Ravenna non fanno la differenza e la Virtus riesce a concludere la partita senza eccessivi patemi capitalizzando con astuzia i tiri liberi conquistati. Finisce 73 – 57 e la testa va già a gara 2.

Pagelle:

Segafredo Bologna:

Marco Spissu: ha un cattivo rapporto con gli arbitri, ma ha anche il merito di realizzare nel secondo quarto le due triple che sono valse la prima fuga bianconera. Voto 6,5

Michael Umeh: segna subito da tre punti, poi spara 5 tiri contro il ferro. Insolite pessime percentuali da oltre l’arco, eppure riesce lo stesso a rendersi utile e conclude il match con 15 di valutazione. Maturato. Voto 7

Alessandro Pajola: NE

Gabriele Spizzichini: capitalizza nel migliore dei modi ogni pallone che tocca. Voto 6,5

Klaudio Ndoja: qualche storia tesa con alcuni giocatori di Ravenna. Il suo carattere guerriero è così, prendere o lasciare. Voto 6

Guido Rosselli: torna a disputare una partita globale in cui fa punti (7), cattura rimbalzi (9) e regala assist (6). Totale. Voto 7

Andrea Michelori: NG

Tommaso Oxilia: NE

Stefano Gentile: spreme tutto il suo talento nel terzo quarto facendo aumentare il vantaggio bianconero. Per stasera basta così. Voto 6,5

Lorenzo Penna: NE

Kenny Lawson: inizia soffrendo tantissimo Smith. Alla fine esce vincitore attraverso una partita in crescendo che conclude sfiorando una doppia doppia da 17 punti e 9 rimbalzi. Voto 7

Davide Bruttini: prezioso nell’utilizzare le sue manacce per aumentare la consistenza della Virtus nel pitturato. Voto 6,5

Orasì Ravenna:

Taylor Smith: inizia alla grandissima catturando qualsiasi pallone orbiti dalle sue parti, ma si spegne nel secondo tempo in cui patisce i crampi. Voto 6

Emmanuele Scaccabarozzi: NE

Giacomo Sgorbati: manovalanza che stasera ha fatto più danni che altro. Voto 5

Alberto Chiumenti: è il giocatore più costante di Ravenna. Mette a segno 14 punti a cui aggiunge 5 rimbalzi. Voto 6,5

Michael Marks: in evidente deficit fisico. Alla prossima. NG

Andrea Raschi: nell’ultimo quarto gli vengono chiesti spartiti a cui non è abituato. Voto 6

Stefano Masciadri: un buon ultimo quarto non cancella l’assenteismo precedente. Voto 5,5

Matteo Tambone: la difesa bianconera gli mette una museruola che non riesce a togliersi. A Ravenna sono mancati tremendamente i suoi punti. Voto 5

Marcello Crusca: NG

Fadilou Seck: NE

Gherardo Sabatini: con la sua velocità mette in crisi inizialmente Spissu, ma a forza di spingere sull’acceleratore deraglia. Voto 5