RNB Rimini 2016: Ups and Downs

UPS

Givova Scafati – La società di Nello Longobardi torna sul trono della Coppa Italia di categoria a distanza di 10 anni e lo fa più che meritatamente. Prima di tutto perché è sempre difficile vincere quando si arriva ad una manifestazione come favoriti, forti del primo posto e del dominio nel gruppo Ovest, in secondo luogo perché la squadra di coach Perdichizzi ha ampiamente dimostrato sul campo la sua forza, passando anche da situazioni difficili in tutte e tre le gare, risolte sia con la forza dei singoli (Mayo, Simmons e Portannese su tutti) ma anche con la forza di un collettivo che ha fatto della difesa il suo punto di forza, tenendo le prime del girone Est, Treviso e Mantova, a quota 7 punti nei due quarti che hanno deciso la gara di venerdi e la finale di domenica. Questo di Rimini era il primo obiettivo stagionale per la Givova che ora può iniziare a pensare ai play-off in cui potrà puntare al bersaglio grosso, facendo tutti gli scongiuri del caso visto che finora a nessuna squadra è riuscita la doppietta dalla nascita di LNP.

Marco Portannese – MVP della finale, chiusa con una doppia-doppia da 19 punti e 11 rimbalzi, e sicuramente di tutto il weekend riminese. Un grande riconoscimento per un giocatore che in questa stagione sta finalmente trovando grande continuità, partendo dalla panchina e spezzando, spesso e volentieri, le partite. Come successo a Rimini, soprattutto in semifinale e finale. Contro Casale il siciliano è l’attacco di Scafati in un primo tempo molto complicato e poi continuare a giocare con grande aggressività chiudendo con 26 punti e 61% al tiro, oltre a 5 importanti rimbalzi. Poi in finale il capolavoro, con due quarti centrali da 17 punti, quelli in cui Scafati ha ricucito ed è scappata via, involandosi verso la conquista della Coppa. Un simbolo, probabilmente, l’ultimo rimbalzo della finale conquistato proprio dal ragazzo agrigentino, a suggellare un weekend da assoluto protagonista.

Vis Francesco Argenty Roma / Fulgor Libertas Forli – Applausi e standing ovation alle due vincitrici della Coppa Italia delle categorie di serie B e C. La prima a scendere in campo e’ la Vis Roma che si aggiudica la Coppa nel match dell’ora di pranzo. I ragazzi di coach Ravaioli festeggiano di fronte ai circa 30 tifosi saliti dal Lazio contro un arcigna Tarcento che ci prova sino alla fine. Migliore in campo ed MVP della manifestazione Tommaso Rossetti che in finale ne segna 18 al quale aggiunge 8 rimbalzi. Non riesce l’en plein all’altra romana di B, l’Eurobasket, che cede contro una Forlì seguita da oltre 400 tifosi. L’Unieuro e’ sempre avanti pur senza mai dominare sospinta da un sontuoso Ferri (MVP), da un immarcabile Rotondo nel primo tempo e dal miglior marcatore Pederzini. Dopo lo scalpo prestigioso di Orzinuovi in semifinale e la coppa alzata da capitan Rombaldoni la compagine di Garelli con questa ulteriore iniezione di entusiasmo e fiducia e’ ora pronta a tentare la scalata alla A2.

DOWNS

Leonessa Brescia– La Centrale del Latte fallisce per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con la Coppa Italia. Erano tre le squadre bresciane scese a Rimini con qualche velleità di portare a casa un trofeo, tutte rientrate con l’amaro in bocca. Su tutte la compagine guidata da Andrea Diana che sta attraversando un periodo di involuzione di gioco senza precedenti, accompagnato da uno stato fisico precario, i giocatori “sani” sono praticamente quelli che vedono il parquet con un minutaggio da slalom speciale di coppa del mondo di sci. Lo stato mentale non è dei migliori, Bushati ha detto di non riuscire a spiegarsi l’atteggiamento mentale di arrendevolezza che dimostra la squadra quando perde il contatto con l’avversario. Sicuramente urge un rinforzo se si spera di riprendere un cammino vincente ed interrompere un inerzia sempre più simile ad una via crucis.

Treviso Basket -Anche la De Longhi torna a casa al primo turno di questa RNB 2016. I ragazzi di coach Pillastrini a Rimini, come l’anno scorso, pagano caro un blackout nell’ultimo periodo e si lasciano strappare dalle mani una vittoria decisamente alla loro portata. Trentasei minuti di attenzione e concentrazione non sono bastati, quando è subentrata la stanchezza Scafati ha aumentato la pressione, i tiri non entravano più e nel pitturato è stato tutto più difficile, tutti particolari che hanno cambiato l’inerzia del match e ha visto allontanarsi la possibilità di semifinale. Un vero peccato per i tanti tifosi giunti da Treviso a sostenere la squadra, e la seconda sconfitta di fila, dopo Trieste, deve far riflettere, soprattutto in vista di un finale di campionato che si presenta decisamente “caldo”.

a cura di Alessandro Salvini, Fabrizio Quattrini e Klaus Krug

 

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