Mike Hall, il re delle doppie-doppie (foto di Pasquale Cotugno)

Tre giornate al termine della regular season, è tempo di fare i primi conti nella lotta verso la post-season. Dopo il girone Ovest è tempo del girone Est, dove la situazione è leggermente più delineata, con le squadre per i playout ormai sicure (Orzinuovi tenuta in piedi solo dalla matematica) e Mantova, Forlì e Piacenza che non hanno praticamente più nulla da chiedere al campionato.

Nella nostra analisi prendiamo in considerazione 6 squadre, dai 32 punti della G.S.A. Udine ai 28 punti di Imola, che si giocano 4 posti disponibili, considerando sia Treviso che Montegranaro (appaiate a quota 34) già dentro i playoff anche se la matematica non gli assicura ancora un posto. Nelle tabelle qui sotto riportiamo il cammino da qui alla fine (in maiuscolo le partite da giocare in trasferta) ed il quadro riassuntivo degli scontri diretti.

G.S.A. Udine 32

Coach Lino Lardo

La squadra messa meglio numeri alla mano, forse quella più in difficoltà da un punta di vista psicologico. Al secondo anno in A2 la squadra del presidente Pedone ha disputato fin qui un super campionato, con un roster tutto sommato equilibrato e senza stelle di prima grandezza, che ha fatto le sue fortune sulle giocate di Dykes e Veideman, oltre a Bushati da quando ha vestito il bianconero. Una stagione, impreziosita dalla partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia, che rischia però di naufragare sul più bello. La sconfitta casalinga con Bergamo (Udine non perdeva in casa da Novembre) ha scoperchiato il vaso di Pandora, con la contestazione dei tifosi e lo stesso Lino Lardo messo in discussione. La colomba pasquale ha portato a più sani consigli la dirigenza che, confermato Lardo, ha messo in squadra un nuovo giocatore, Troy Caupain, lasciando però al coach ligure l’ingrato compito di scegliere chi schierare tra lui e Veideman. Il calendario non sorride ai friulani, attesi dai viaggi di Montegranaro e Trieste, prima di ospitare Imola. Per stare tranquilli servono 4 punti, tenendo lontano una tra Ravenna e Jesi.

Bondi Ferrara 30

Riki Cortese (Foto di Berti Marco)

La miglior stagione dai tempi dei playoff 2014/15, quando Ferrara proveniva dalla A2 Silver, che sarebbe perfetta se la Bondi riuscisse a staccare un biglietto per la post-season. Mike Hall e compagni sono lanciatissimi, avendo vinto 7 delle ultime 9 partite, e con Bonacina alla guida sono 8 vinte e 3 perse. Si perché patron Bulgarelli anche quest’anno non si è fatto mancare i soliti scossoni, solo che questa volta ha pagato solo Martelossi e la squadra, a parte l’addio a Venuto, è sempre la stessa. Mike Hall, collezionista di doppie-doppie, è l’uomo chiave ma anche capitan Riccardo Cortese è tra i grandi protagonisti, con una stagione da quasi 18 punti e 4 rimbalzi a partita. La squadra di Bonacina adesso deve concretizzare il lavoro fatto con un calendario non impossibile: la trasferta di Bergamo di sabato sera sarà forse decisiva, poi Jesi in casa (dove Ferrara non perde dal 7 gennaio) e Piacenza fuori. Con diversi scontri diretti a favore, forse 2 vittorie potrebbero essere sufficienti.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Tezenis Verona 30

Greene IV (foto Pasquale Cotugno)

Ennesima stagione da “vorrei ma non posso per la Scaligera, che mancata la promozione nella stagione 2014/15 si è un pò persa per strada. Ed anche quest’anno la squadra, che a detta di molti potrebbe lottare per le prime posizioni, alla prova dei fatti non si è mai fatta trovare pronta mancando quei turning point che potevano indirizzare in modo diverso la stagione. Pensiamo alla sconfitta di Piacenza dopo 6 successi consecutivi, oppure quella interna con la Fortitudo dopo il successo di Mantova, o ancora al “ventello” preso ad Imola dopo aver fermato Treviso. Verona ha sofferto gli alti e bassi di Jamal Jones e di Greene, oltre ad un pacchetto italiano che non ha reso secondo le aspettative, come l’innesto di Mitch Poletti, che sta giocando decisamente al di sotto del suo potenziale. Il doppio stop di Ferrara e Trieste, poi, ha rimesso in ballo anche la post-season, con Verona che ora non deve più sbagliare un colpo. Il calendario, più degli scontri diretti quasi tutti negativi (a parte con Jesi), sorride alla squadre di Dalmonte, con gli impegni casalinghi con Orzinuovi e Roseto, che non dovrebbero riservare sorprese, e la trasferta di Forlì, non semplice ma contro una squadra con nulla da chiedere alla stagione. Forse l’unica squadra che potrebbe fare bottino pieno in questo rush finale.

OraSì Ravenna 30 / Termoforgia Jesi 30

Cagnazzo (foto Pasquale Cotugno)

Mettiamo insieme Ravenna e Jesi perché il destino di una è legato a quello dell’altra. La sfida diretta dell’ultima giornata fa si che una delle due quasi sicuramente dovrà dire addio al sogno playoff, perché nella loro posizione per essere certi di partecipare alla post-season bisognerà vincere tutte le gare, tenendo conto anche e soprattutto dello scontro diretto a sfavore con Ferrara. Certo quello di Ravenna, quasi sicuro quello di Jesi (che deve ribaltare un -19 subito all’andata). Percorsi diversi quelli seguiti dalle due squadre per ritrovarsi appaiate a quota 30 a 3 giornate dal termine. La squadra di Martino ha giocato un grande girone di andata, culminato con il quarto posto e la partecipazione alle Final Eight, a cui è seguita però una fase molto delicata, proprio prima delle finali di Jesi con una sola vittoria in 5 partite. Ravenna è però uscita rinfrancata dalla Coppa Italia, battendo in casa sia Bologna che Treviso, ma adesso per raggiungere nuovamente i playoff servirà almeno un colpo esterno (che manca dal 29 Dicembre). Magari proprio contro quella Aurora Jesi il cui cammino può tranquillamente definirsi miracoloso. La squadra di Cagnazzo aveva sei lunghezze di distacco da Ravenna alla fine del girone di andata ed è riuscita a mettere insieme 8 successi su 12 nel girone di ritorno, di cui ben 7 nelle ultime 9 gare giocate, molte delle quali in estrema emergenza, con rotazioni di soli 6/7 giocatori, Under inclusi. Eppure Jesi è ancora qui e pronta a combattere, come fatto per 50′ contro la capolista Trieste nell’ultimo successo casalingo. Calendario che propone due sfide casalinghe, intervallate dalla sfida di Ferrara. Il sogno di Hasbrouck e soci è di infilare due successi consecutivi per non dover arrivare alla sfida con Ravenna con l’obbligo di ribaltare il -10 dell’andata.

Andrea Costa Imola 28

Lorenzo Penna (foto di Marco Berti)

Decimo posto a sole due lunghezze dall’ottavo posto valido per la zona playoff per la Cavina band, che a tre giornate dal termine della regular season è costretta a vincerne almeno due ed incamerare almeno quattro punti per proseguire la stagione. Imola ha soli due punti di svantaggio rispetto a Ferrara e Verona a quota 30, con cui ha però il vantaggio della classifica avulsa, e Ravenna e Jesi con cui è in svantaggio (0-2 con i marchigiani). Il problema per Bell e compagni è invece un calendario terribile che la vedrà impegnata a Treviso ed Udine (solo 2 vittorie esterne in stagione, l’ultima a Roseto a Novembre) ed in casa contro Montegranaro, ossia le attuali terza, quarta e quinta in classifica. Nulla di impossibile ma i problemi fisici di capitan Prato, che non si allena da quindici giorni coi compagni, fanno scendere il borsino delle opportunità’ già di per sè al di sotto del 50% rispetto alle avversarie.

(a cura di Fabrizio Quattrini e Alessandro Salvini)


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